Mons. Óscar Arnulfo Romero fu arcivescovo di San Salvador, capitale del piccolo paese centroamericano. Mons. Romero si fece in particolare “voz de los sin voz”, ossia difensore dei poveri e degli umili “senza voce” sottoposti alla spirale di violenza scatenata dal governo militare e dalle formazioni guerrigliere di opposizione. A causa del suo impegno fu ucciso da un cecchino degli squadroni della morte, mentre stava celebrando la messa nella chiesetta dell’ospedale per malati oncologici presso cui viveva. È stato proclamato santo da papa Francesco il 14 ottobre 2018 a San Pietro.
La Comunità di Sant’Egidio, che da tanti anni è presente in Salvador accanto ai bambini con le Scuole della Pace, ai giovani, agli anziani e ai senza fissa dimora delle zone più periferiche del Paese, lo ricorda come un santo amico dei poveri e della pace fino al dono della sua vita. Grazie alla canonizzazione la sua voce, messa a tacere dalla violenza, è ora ancora più conosciuta e ascoltata e la sua memoria venerata. Come già avviene con i pellegrini che si recano nella basilica di San Bartolomeo all’Isola, a Roma - santuario dei martiri del XX e XXI secolo, affidato a Sant'Egidio da San Giovanni Paolo II - dove è conservato il messale con cui l’arcivescovo di San Salvador celebrava la liturgia.