A Torino i giovani dicono forte il loro NO a ogni nuova forma di fascismo, razzismo e discriminazione

La marcia in memoria di Emanuele Artom

Si è svolta ieri a Torino la marcia in memoria di Emanuele Artom, promossa dalla Comunità di Sant'Egidio, dalle Comunità ebraiche di Torino, Vercelli e Casale Monferrato, con il patrocinio del Comune di Torino. La marcia, partita dalla stazione di Porta Nuova, dove si ricorda la deportazione degli ebrei torinesi, è giunta fino alla sinagoga.

Emanuele Artom, giovane studioso ebreo escluso dall’insegnamento a causa delle leggi razziste del 1938, nel '43, durante l’occupazione nazista, invece di fuggire si unisce alla Resistenza contro gli invasori e i loro alleati fascisti. Catturato, viene arrestato, perché ebreo e antifascista,  e trasferito alle Carceri Nuove di Torino, dove una settimana dopo, il 31 Marzo 1944, muore a seguito delle indicibili torture subite. Aveva 29 anni.

I giovani di oggi, ricordando le parole del suo diario, hanno detto forte il loro NO a ogni nuova forma di fascismo, razzismo e discriminazione!