Leon Lemmens, dalla periferia della diocesi del Papa ai confini del mondo

Un ricordo su RomaSette

All’inizio di giugno di due anni fa (il 2 giugno 2017) moriva in Belgio monsignor Leon Lemmens, uno strano tipo di prete romano: uno di quei preti che romani ci diventano per esperienza e formazione, e che da Roma ripartono dopo una lunga permanenza, non senza aver arricchito la Chiesa locale che li ha accolti.

Monsignor Lemmens era nato il 16 marzo 1954 a Boorsem, un piccolo centro del Limburgo, la provincia più orientale delle Fiandre, una delle tre regioni del Belgio, sul confine con l’Olanda. Era terzo di nove figli di una famiglia profondamente cattolica. Studiò alla fine degli anni Sessanta nel Seminario minore della cittadina di Sint-Truiden  e dal 1971 al 1977 al Seminario maggiore della diocesi di Hasselt. Si trattava di una nuova diocesi, eretta nel 1967 da Paolo VI sottraendo territorio a quella di Liegi, realizzando una divisione tra le parrocchie di lingua fiamminga (sotto Hasselt) e quelle di lingua francese che rimanevano  legate al vescovo di Liegi. (Continua a leggere su Romasette)