A trent’anni dalla caduta del muro di Berlino, i Giovani per la Pace nella capitale tedesca costruiscono ponti e abbattono muri

In questo periodo in Germania si celebrano la  riunificazione tedesca, avvenuta il 3 Ottobre 1990, e i trent’anni della caduta del muro di Berlino.

Anche Sant’Egidio, specialmente a Berlino, realizza alcuni eventi per queste importanti commemorazioni.

Nelle periferie della capitale tedesca i Giovani per la Pace hanno organizzato delle feste in piazza intitolate: “No more walls!”. Infatti in alcuni dei quartieri più problematici di Berlino, come Neukölln, Hohenschönhausen e Marzahn, Sant’Egidio è presente con le Scuole della Pace,  frequentate da bambini di più di venti Paesi.

Nelle feste i bambini hanno espresso la bellezza di vivere insieme e i loro sogni per la città e il mondo intero. Hevy, nove anni, originaria della Siria, ha raccontato come la Scuola della Pace la ha aiutata a superare la nostalgia della patria aiutando gli altri. Kaan, dieci anni, e Erika, ottant’anni, hanno raccontato la loro amicizia, spiegando che la vita è più bella se si abbattono i muri tra giovani e anziani e hanno concluso: “Tutti possono diventare amici!”.

Padre Alejandro Solalinde, che si impegna in favore dei migranti dal Messico verso gli Stati Uniti, lungo uno dei muri più grandi che ancora oggi persistono, ha incontrato cinquecento giovani delle scuole e li ha esortati ad abbattere tutti i muri e a non aver paura dei migranti.

I Giovani per la Pace di Berlino sentono la loro responsabilità proprio in una città che ha vissuto con grande gioia la caduta del muro che la divideva e anche oggi può rinnovarla se non si costruiscono nuovi muri meno visibili.