All'Opera di Roma "Idomeneo" porta in scena i migranti e la ricerca della pace

31 giovani, il capolavoro di Mozart e la collaborazione tra Teatro dell'Opera di Roma e la Comunità di Sant'Egidio

Migranti e rifugiati, con i loro volti e le loro storie, calcano in questi giorni il palco del Teatro dell’Opera di Roma, dopo lunghe prove, per mettere in scena l’Idomeneo di Mozart. Un’opera con un tema classico e con tratti di modernità, che parla di guerre, amore, odio, solitudini e desiderio di pace.


La prima di Idomeneo, re di Creta è al Teatro dell’Opera di Roma (Teatro Costanzi) venerdì 8 novembre alle ore 19:30.
In programmazione le repliche il 10, il 12, il 14 e il 16 novembre.
Il 6 novembre è in programma l’Anteprima Giovani aperta ai minori di 26 anni.


Gli accenti metallici dell’orchestra, diretta da Michele Mariotti, e la regia di Robert Carsen introducono lo spettatore in un ambiente devastato dalla guerra dove sono di sfondo le città distrutte, le recinzioni e il mare. I migranti che figurano sono simboli viventi del dramma sempre attuale della guerra: corrispondono ai “vinti” del mito greco, mentre dall’altra parte ci sono i vincitori, vestiti da militari. La collaborazione tra Teatro dell’Opera e Comunità di Sant’Egidio porta sul palco trentuno giovani che conoscono, tramite la propria esperienza o della propria famiglia, l’approdo in un paese diverso, l’esclusione e la ricerca della pace.
C’è chi è arrivato in Italia via mare, dopo aver affrontato il deserto e sofferenze estreme; c’è chi ha deciso di non affrontare il Mediterraneo perché colpito dalla notizia di amici che hanno perso la vita nell’attraversata precedente. Alcuni di loro hanno avuto un destino diverso grazie ai corridoi umanitari dal Libano, programma con il quale sono arrivati in Italia con un viaggio sicuro.
Vengono per la maggior parte dall’Africa e dalla Siria e sono a punti diversi di un percorso di integrazione in Italia: da chi è in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato, a chi frequenta corsi per diventare mediatore culturale. Hanno condiviso i momenti delle prove, delle pause, si sono affacciati da giovani su un mondo tutto nuovo e affascinante, come quello dell’Opera, imparando a lavorare con la professionalità richiesta. È in scena, con l’Idomeneo, uno spettacolo che vuole far deporre le armi dello scontro tra le diversità, come è rappresentato in modo molto evocativo dall’enorme quantità di fucili. Per i giovani migranti e per tutti, un’immagine spettacolare, ma non passeggera, di come è possibile vivere e lavorare insieme, italiani e nuovi italiani.

 

Idomeneo, re di Creta sul sito del Teatro dell'Opera (link esterno)

 

 Idomeneo: intervista a Michele Mariotti e Robert Carsen