Videocronaca della risposta al coronavirus di Sant'Egidio in Piemonte

In Piemonte, una delle regioni più colpite dal Covid-19, Sant'Egidio non ha smesso di aiutare chi è solo o senza casa, ma soprattutto non si è smesso di stare uniti! Guarda il VIDEO.

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C’è chi resta a casa, ad aspettare di poter riabbracciare il mondo. E non vede cosa succede oltre il proprio orizzonte popolato da paure e incertezze. E chi invece è stato spinto fuori sulle strade svuotate a vivere un’altra reclusione, quella della solitudine.

A Torino, sospesi in un limbo, ci sono circa duemila senza dimora. Italiani, ma soprattutto stranieri. Giovani, ma soprattutto di origine africana. E fra loro alcune badanti che vivono in Italia da venti, trent’anni, lavoravano in nero e ora sono senza un tetto. Costretti a vivere allo sbando.

I più fortunati, circa 700, hanno trovato un rifugio nei dormitori del Comune, oppure ospiti della Caritas. Gli altri sono rimasti in balia del niente che li circonda. E aspettano con ansia i volontari della comunità di Sant’Egidio che tre volte alla settimana portano loro cibo, mascherine e gel igienizzanti per proteggersi dal Covid-19: «Abbiamo fatto ripetuti appelli al Comune, invano. Sono impauriti e affamati. Non sanno dove andare, come farsi una doccia o trovare bagno. Hanno visto le strade svuotarsi e la rete informale di bar, stazioni, centri diurni sparire», spiega Daniela Sironi...Continua a leggere su NuoveRadici.world