Coronavirus, Sant’Egidio: l'aiuto di Google ai volontari per soccorrere chi soffre le conseguenze della pandemia

“L’emergenza dettata dalla pandemia non è finita, anzi ora sta iniziando il periodo più difficile con la moltiplicazione delle domande di aiuto, a partire da quelle che riguardano il cibo”. E’ l’allarme lanciato questa mattina in videoconferenza stampa dalla Comunità di Sant’Egidio: “Attraverso la rete dei nostri centri in tutta Italia, abbiamo osservato che sin dai primi giorni di lockdown, è cresciuta la richiesta di beni di prima necessità tra le persone più fragili, in concomitanza con la diminuzione del numero di persone per strada e, di conseguenza, delle offerte di denaro e aiuti ai senza dimora. Nella mensa di via Dandolo, a Roma, si è registrato un aumento del 30% dei pasti caldi serviti, mentre sono raddoppiati i pasti da asporto distribuiti durante le cene itineranti e i pacchi-spesa, oltre 20mila in due mesi, distribuiti in una decina di quartieri della periferia della Capitale, oltre che presso i centri di Sant’Egidio a Trastevere”.

Grazie a una donazione da parte di Google.org (la divisione di Google che si occupa di iniziative filantropiche) – illustrata in videoconferenza stampa - si intensificherà nelle prossime settimane l’impegno che Sant’Egidio, in forma gratuita, porta avanti in Italia. L’ampliamento del progetto si focalizzerà principalmente sul sostegno alimentare in cinque regioni: Campania, Lazio, Liguria, Lombardia e Sicilia. Verranno così rafforzate le cene itineranti per i senza dimora, le distribuzioni di generi alimentari e prodotti per l’igiene personale, anche sotto forma di buoni spesa, a domicilio, per gli anziani soli e le famiglie più fragili, e presso i centri di Sant’Egidio, dislocati nelle città di Catania, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo e Roma.

“Questo importante contributo ci permetterà di allargare il nostro raggio di azione con nuove risorse a disposizione di chi ha sofferto maggiormente le conseguenze sociali e economiche della pandemia”, ha dichiarato Paolo Impagliazzo, segretario generale della Comunità di Sant’Egidio. “L’emergenza ha messo in luce la centralità delle reti di prossimità e solidarietà, che sono ancora più essenziali oggi per combattere la solitudine e l'isolamento di tante persone. La presenza capillare di Sant’Egidio in diversi contesti periferici ci ha permesso di rispondere in maniera rapida ed efficace agli accresciuti bisogni e di intercettare nuove domande”.
Giorgia Abeltino, Direttrice Government Affairs & Public Policy Sud Europa di Google, commenta: “L’Italia sta vivendo una fase molto delicata, le decisioni che verranno assunte e le pratiche che si instaureranno in questo periodo definiranno il volto dell'Italia di domani. Mettere insieme le risorse, pubbliche, private, del terzo settore, per aiutare l’Italia a superare la crisi è un un compito di grande importanza e sono tanti gli attori impegnati nel consolidare una rete di supporto che possa guidare la ripartenza. La Comunità di Sant’Egidio è indubbiamente uno dei più importanti attori e siamo orgogliosi di supportare questa realtà del terzo settore, da anni attiva sul nostro territorio per tutelare i più deboli. Attraverso la nostra divisione filantropica Google.org abbiamo deciso di donare un contributo di duecentocinquantamila dollari che verranno destinati a progetti su cinque regioni dal nord al sud della penisola italiana, con l’obiettivo di fornire cibo alle comunità più bisognose”.