Il 24 Agosto a Villa Literno preghiera in ricordo di Jerry Masslo e di quanti, immigrati ed italiani, hanno perso la vita nelle campagne

Alle ore 17:30 presso il cimitero di Villa Literno, via S. Maria a Cubito

MIGRANTI, SANT’EGIDIO: DOMANI LA MEMORIA DI JERRY MASSLO E DI TUTTE LE VITTIME DEL RAZZISMO E DELL’INTOLLERANZA
A ricordare il profugo sudafricano, ucciso nel 1989 nelle campagne in cui lavorava, saranno la Comunità di Sant’Egidio insieme ad associazioni e sindacati –
Appuntamento alle 17.30 di lunedì 24 agosto al cimitero di Villa Literno per una commemorazione davanti alla sua tomba, seguita da una veglia di preghiera

 

 

Il 24 agosto, a 31 anni dalla sua morte, Sant’Egidio invita tutti a ricordare Jerry Essan Masslo, il profugo sudafricano, amico e ospite della nostra Comunità alla fine degli anni Ottanta, che fu ucciso per rapina nella povera baracca dove viveva insieme ai suoi compagni per la raccolta dei pomodori. Il suo omicidio commosse l’Italia provocando la prima grande manifestazione antirazzista dell’ottobre 1989 e suggerendo i primi provvedimenti legislativi nei confronti degli immigrati.

In un tempo difficile, a causa della pandemia, non vogliamo dimenticare il gravissimo problema dei braccianti stranieri sfruttati nelle campagne e costretti a vivere in alloggi più che precari. Un dramma a cui, a differenza di colf e badanti, il recente decreto ha potuto dare solo una risposta molto parziale, anche se, significativamente, proprio in Campania si è registrato il maggior numero di regolarizzazioni per i lavoratori agricoli. E restano soprattutto sentimenti di intolleranza e di xenofobia che occorre sempre condannare se si vuole costruire, per tutti, un futuro di pace, di giustizia e di integrazione.

 

Appuntamento alle 17.30 di lunedì 24 agosto al cimitero di Villa Literno, dove, davanti alla tomba di Masslo, la Comunità, sindacati e associazioni locali, daranno luogo ad una sua commemorazione, a cui seguirà una veglia di preghiera promossa da Sant’Egidio in ricordo anche dei tanti migranti morti, in diverse circostanze, mentre erano in Italia al lavoro nei campi.