Giornata mondiale del malato: "La Bibbia insegna che il male non è l'ultima parola"

Il messaggio di papa Francesco, la meditazione della preghiera per i malati

"La vicinanza è un balsamo prezioso, che dà sostegno e consolazione a chi soffre nella malattia. In quanto cristiani, viviamo la prossimità come espressione dell’amore di Gesù Cristo, il buon Samaritano, che con compassione si è fatto vicino ad ogni essere umano, ferito dal peccato. Uniti a Lui per l’azione dello Spirito Santo, siamo chiamati ad essere misericordiosi come il Padre e ad amare, in particolare, i fratelli malati, deboli e sofferenti (cfr Gv 13,34-35). E viviamo questa vicinanza, oltre che personalmente, in forma comunitaria: infatti l’amore fraterno in Cristo genera una comunità capace di guarigione, che non abbandona nessuno, che include e accoglie soprattutto i più fragili". Dal Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale del Malato LEGGI TUTTO

La meditazione di Andrea Riccardi su 1 Cronache 21,1-2.7-17 in occasione della preghiera per i malati
Preghiera per i malati del 1° febbraio 2021, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma, con la Comunità di Sant'Egidio.


«Dio non punisce il popolo, ma ci sono conseguenze per l'avidità verso la natura, verso la gente, verso tutto» spiega Andrea Riccardi.
Il re Davide riconosce il suo peccato, il dolore del popolo e si affida al Signore. «Noi siamo figli di Davide, preghiamo con i salmi – continua la meditazione – e la Bibbia insegna che il male non è l'ultima parola: "Ora basta! Ritira la mano" dice il Signore» (cfr. 1Cr 21,15).
«Il confronto con il dolore delle persone chiama alla conversione»: di fronte al male della pandemia, emerge il bisogno di recuperare la misericordia, di avere il cuore vicino a chi soffre per la malattia, per la guerra e la violenza.

È possibile accendere una candela virtuale per i malati nella pagina Lascia la tua preghiera