Meditazione del vescovo Karl-Hinrich Manzke a Santa Maria in Trastevere per l'unità dei cristiani. Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 2,1-11) - Le nozze di Cana

20 gennaio 2022, Santa Maria in Trastevere
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Meditazione del vescovo Karl-Hinrich Manzke
vescovo di Schaumburg-Lippe e responsabile della EKD per i rapporti con la Chiesa Cattolica
 

Gv 2,1-11

1Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino". 4E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". 5Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela".
6Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le anfore"; e le riempirono fino all'orlo. 8Disse loro di nuovo: "Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto". Ed essi gliene portarono. 9Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo 10e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora".
11Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Trascrizione della meditazione

Cari sorelle e fratelli della Comunità di Sant’Egidio,
io sono molto contento di festeggiare la preghiera questa sera con voi. Ci sentiamo connessi con voi, con la Comunità di Sant'Egidio, da molti anni. Grazie per il vostro invito questa sera a pronunciare un breve sermone.
Il Vangelo di Giovanni che abbiamo letto questa sera è il brano del calendario liturgico della mia Chiesa luterana di questa settimana.
Amo questo Vangelo. L’evangelista Giovanni ci dice che le azioni di Gesù sulla terra cominciano con il suo essere invitato ad una festa e con il suo accettare questo invito. Cristo si lascia invitare alla più bella e gioiosa delle celebrazioni possibili, un matrimonio.
Vediamo, incontriamo Cristo sempre e nuovamente tra chi è povero, chi soffre, chi è emarginato. Giovanni però ci dice che Gesù comincia il suo agire tra gli uomini con un matrimonio. Chiaramente non va alle nozze per proibire di festeggiare, per togliere il vino o per rovinare il buonumore. Quando avete una celebrazione, un matrimonio, un compleanno, un anniversario invitate Cristo. Verrà e sarà presente.
In Germania sempre meno persone celebrano il loro matrimonio o le loro feste di famiglia in chiesa con una funzione. Ci rende più poveri se mangiamo e celebriamo feste senza ringraziare Dio per la pienezza e la felicità della vita che ci ha donato.
Eppure, sui nostri comodini a casa abbiamo foto dei nostri matrimoni, dei nostri bambini, delle feste per il loro battesimo, foto della gioia della nostra vita e dei momenti felici della nostra vita. Nessuno mette sul comodino la foto di un’operazione all’intestino!
Molti anni fa ho fatto visita a un amico in Brasile. Era molto impegnato per le persone senza terra, il governo aveva tolto la terra a queste persone. Dormiva appena, perché aveva molto lavoro da svolgere. Abbiamo festeggiato il nostro incontro, una liturgia e poi una festa.
Qualcuno è venuto a chiamarlo: “Leonido, vieni e aiutaci immediatamente, abbiamo bisogno di te in Mato Grosso, andiamo!” E lui ha risposto: “Io adesso devo celebrare l’amicizia e questi amici attraverso la preghiera e attraverso l’incontro, dopo potrò venire con voi e avrò la forza per aiutarvi e per combattere insieme a voi”. Cristo prende parte alla gioia della nostra vita.
Giovanni dice che quando manca il vino bisogna mettersi all’opera, e poi, quando Maria gli chiede aiuto lui, che prima non voleva farlo, disse di riempire gli otri con l’acqua. Prima sarà solo un vino acido, probabilmente tedesco, dopo Chianti o Montepulciano!
Cosa impariamo? Tutti si rallegrano del vino. Non tutti sanno da dove viene il vino ma tutti possono gioire della festa con il vino buono.
Perché il ringraziamento è così importante? Chi non sa ringraziare non gioisce della vita ma ha solo pretese. Chi sa ringraziare Dio per la gioia inaspettata è capace di risplendere per la gioia di Dio. Cristo è la fonte della nostra gioia, della gioia della nostra vita. Quando celebriamo Cristo, percepiamo una gioia di vivere che non perdiamo mai nella vita.
Non possiamo dare da mangiare a tutti gli affamati o dare da bere a tutti gli assetati del mondo, ma con Cristo possiamo sopportare i limiti di ciò che facciamo e non diventare duri di cuore e poco misericordiosi verso noi stessi.
Potrei raccontare molto di come la gioia di Cristo può riempire il cuore di una persona, lo farei volentieri. Al prossimo invito che mi farete continuerò a raccontarvi della gioia che c’è nel vivere con Cristo nella mia vita.
Che Dio benedica questa passione per l’unità dei cristiani. Quale luterano anch’io vivo questa passione per l’unità della Chiesa cattolica e luterana in Europa e nel mondo e sono felice dell’amicizia con Sant’Egidio, con voi. Che Dio benedica la Comunità di Sant’Egidio. Grazie.

 

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