Africa Day: pace, cibo, diritto alla salute e all'istruzione le priorità per il continente africano

L'Africa Day cade quest'anno nel mezzo di una crisi mondiale - quella della guerra in Ucraina - che non è senza ripercussioni nel continente africano.

"Terre che sono lontane da Kiev e da Mosca, ma solo geograficamente, perché gli effetti del conflitto hanno cominciato già a pesare, e in modo notevole, dal Cairo a Città del Capo", ha scritto recentemente Marco Impagliazzo, parlando delle ripercussioni economiche e politiche del conflitto in atto. LEGGI

La preoccupazione per l'acuirsi della crisi alimentare, il protrarsi del conflitto nel Nord del Mozambico e il propagarsi di conflitti di matrice jihadista in diverse parti del continente, ci ricordano che il destino dell'Africa non è disgiunto da quello dell'Europa e del mondo. "Bisogna aiutare le società africane a creare opportunità per i loro cittadini. Ci sono troppe guerre e vari Stati infragiliti da crisi e violenza. C'è la sfida del terrorismo" ha scritto Andrea Riccardi. LEGGI

Va letto in questa prospettiva l'impegno di Sant'Egidio in Africa, che si sviluppa nei grandi programmi come DREAM per il diritto alla salute e BRAVO! per la registrazione anagrafica, all'impegno per la pace in diverse situazioni di conflitto, ma vive quotidianamente anche dell'impegno di migliaia di africani che, nelle Comunità di Sant'Egidio sparse nei diversi paesi del continente, si impegnano nelle situazioni di estrema marginalità, con le Scuole della Pace, la vicinanza agli anziani, ai lebbrosi, ai rifugiati.

NEWS #Africa