Natale, con gli ucraini nel cuore. Nel freddo inverno di guerra, il calore della solidarietà

Il ringraziamento del Ministero della Salute Ucraino per l'aiuto di Sant'Egidio

Siamo alle soglie del Natale. Papa Francesco ha rivolto un appello a tutte le persone di buona volontà a vivere le festività con sobrietà e umiltà, facendo un gesto concreto per la popolazione del Paese in guerra che “soffre tanto”: “Natale sì, ma con gli ucraini nel cuore. E facciamo quel gesto concreto per loro.”

Anche Andrea Riccardi sul Corriere della Sera, scrive sul conflitto in Ucraina proponendo una treguia natalizia. "II giorno di Natale saranno dieci mesi" dall'inizio della guerra. "Sette milioni di ucraini sono profughi all'estero, quasi il 16% degli abitanti. Resta un Paese segnato dalla morte e dal dolore, con tante infrastrutture distrutte, oltre gli edifici civili. Resterebbe un'opzione meno impegnativa, ma pur significativa: una tregua natalizia, fondata su ragioni umanitarie e sulla comunanza cristiano-orientale dei popoli russo e ucraino. Non è una proposta nuova. Benedetto XV propose una tregua di Natale nel 1914, durante la grande guerra." Leggi tutto

Prosegue il lavoro incessante delle nostre Comunità in Ucraina, che in questi lunghi mesi, non hanno mai smesso di essere al fianco di chi soffre. Adesso hanno bisogno ancora di più del nostro aiuto: il freddo è arrivato, manca l'elettricità e non ci sono i riscaldamenti. In Ucraina fa freddo, fa veramente freddo. Le parole di Papa Francesco e quelle di Andrea Riccardi sono un forte appello a non dimenticare questo popolo che soffre.

La Comunità di Sant'Egidio in questi 10 mesi, ha inviato 65 carichi di aiuti alimentari, abbigliamento, coperte, farmaci, che vengono ditribuiti alla popolazione che soffre per la guerra nei centri di Kiev, L'viv, Ivano-Frankivsk. Sono più di 50.000 i profughi che hanno ricevuto sostegno dalla Comunità in questo periodo. Recentemten abbiamo inviato anche generatori di corrente, per permettere la prosecuzione degliaiuti in questo tempo di freddo rigido.

Il Ministero della Salute ucraino ha espresso recentemente il suo ringraziamento per l'aiuto che i nostri volontari stanno offrendo, gratuitamente, alla popolazione che soffre.

Recentemente Hilde Kieboom, vicepresidente della Comunità di Sant'Egidio, ha visitato la Comunità di Leopoli portando i saluti e la solidarietà di tutte le Comunità del mondo.

Ma non ci fermiamo qui. Continua in tutta Europa, la raccolta di farmaci e beni di prima necessità per i nostri fratelli ucraini. In questo periodo natalizio, oltre a raccogliere i regali, raccogliamo anche farmaci che poi saranno inviati nelle città in Ucraina dove è presente la Comunità. (I centri di raccolta)

E nonostante la guerra e il freddo, si celebrerà il Natale con chi oggi vive nella sofferenza. Anche in Ucraina, bambini, anziani, rifugiati, sfollati potranno passare un momento di serenità.