APPUNTAMENTI

A Livorno il 16 e 17 Marzo il convegno "Le Città hanno un'Anima. Il mare di Abramo agitato dalla storia"

Dalle ore 17:00 al Teatro Goldoni

Voci dalle città ferite, città-porto dove armi ed esplosivi circolano e colpiscono al cuore, città rifugio per chi dalle guerre fugge, città animate da una forza non comune, capaci di reagire, di ricominciare. Voci come quella di Luchino Chessa, figlio del comandante della Moby Prince (10 aprile '91) che parlerà a nome dei familiari delle 140 vittime, e di Elie Hasrouty che è testimone dell'esplosione del porto di Beirut, il 4 agosto del 2020, dove il padre ha perso la vita insieme ad altre centinaia di persone. Ospite d'onore la città di Odessa. Sarà Ugo Poletti (Odessa Journal) a dare voce alla "perla del Mar Nero" ferita dalla guerra che ha sconvolto l'Ucraina e che sembrava essere un po' scomparsa dalla cronaca del conflitto salvo essere di nuovo, pochi giorni fa, colpita da missili nella notte.

Queste e altre le testimonianze che interverranno a “Medì, le Città hanno un’anima”, l'incontro internazionale tra le città del Mediterraneo promosso ogni anno dalla Comunità di Sant’Egidio per sostenere una cultura della pace, aprendo spazi di confronto e un ambito di dialogo con le società civili, con le fedi religiose, con le persone del Mediterraneo.

Nella prima giornata, il 16 marzo alle ore 17, la cerimonia inaugurale con la relazione introduttiva di Andrea Riccardi, storico e fondatore di Sant'Egidio, l'intervento del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, i saluti del vescovo di Livorno Simone Giusti e del Sindaco Luca Salvetti. Quindi il punto sulle “Città ferite”.

La seconda giornata sarà suddivisa nelle sessioni “Città rifugio: profughi e rifugiati nelle città del Mediterraneo”, alle 9.30, e “Città di Abramo: le Fedi del Mediterraneo e la città”, alle ore 11.

 

LIVE 16 MARZO

LIVE 17 MARZO