MIGRANTI

Corridoi umanitari: risposta alla crisi migratoria e opportunità per l'Europa. Dati e sintesi del colloquio di presentazione del libro di Morozzo della Rocca

Il 24 maggio, presso la sala Benedetto XIII a Via di San Gallicano 25 a Roma, si è tenuta la presentazione del libro "Corridoi umanitari. Una risposta a una crisi planetaria" scritto da Roberto Morozzo della Rocca, un evento organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio. Durante l'incontro, vari relatori hanno condiviso le loro prospettive e esperienze riguardo ai corridoi umanitari e all'immigrazione.

Nicola Daniele Coniglio, esperto di impatti economici dei flussi migratori, ha sottolineato l'importanza dei corridoi umanitari come un dono reciproco, sia per i rifugiati, sia per gli Stati che li accolgono, ed ha evidenziato tre passaggi significativi del libro che raccontano storie di persone come Abdì, un giovane somalo, e Garabed, di origine armena, completamente integrati dopo il loro arrivo in Italia. Queste storie dimostrano come l'immigrazione possa generare valore per tutta la società. Coniglio ha anche evidenziato la necessità di aumentare l'immigrazione legale per affrontare il rapido declino demografico in Italia e per soddisfare le esigenze di nuove forze lavoro. I corridoi umanitari sono delle ‘catapulte di umanità’. Il lavoro di Sant’Egidio in questi anni è la base per costruire nuove politiche migratorie.

Alessandra Gianell
i, esperta di diritto internazionale, ha sottolineato l'importanza di conciliare i diritti umani con la difesa dei territori da parte degli Stati, evidenziando come i corridoi umanitari rappresentino una best practice e come l'Unione Europea voglia investire in questo modello. Gianelli ha sottolineato che se ogni Stato adotta questo approccio, i numeri dei corridoi possono aumentare e favorire l'integrazione.

Roberto Impicciatore, esperto in demografia, ha sottolineato come l'immigrazione sia una soluzione per riequilibrare il mercato del lavoro e ha evidenziato la necessità di canali legali di ingresso in Italia. Ha anche sottolineato l'importanza dei corridoi umanitari come generatori di riconoscenza e fiducia da parte degli immigrati nei confronti del paese che li accoglie, migliorando così l'attrattività dell'Italia come destinazione, in questi anni persa.

Francesca Paci, giornalista de La Stampa, ha affrontato il tema della narrazione dei fenomeni migratori e ha sottolineato come la percezione distorta del fenomeno abbia portato a una narrativa basata sulla paura anziché sull'opportunità. Ha evidenziato che l'immigrazione legale è possibile e che è necessario uscire dal racconto della paura per immaginare soluzioni alternative. Il libro fornisce una narrazione che aiuta a comprendere questa possibilità.

Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, mette in luce l'importanza dei corridoi umanitari come una pagina di storia dell'Italia e del fenomeno dell'immigrazione. Secondo Impagliazzo, questi corridoi rappresentano una grande occasione che i paesi europei potrebbero sfruttare per affrontare in modo adeguato il complesso problema dell'immigrazione, nonostante le numerose contraddizioni economiche, giuridiche e demografiche ad esso associate. Solleva inoltre la questione di come attrarre i migranti, andando oltre i limiti dei decreti flussi che spesso risultano insufficienti a soddisfare la domanda del mercato del lavoro. L'idea proposta è quella di considerare i migranti come possibili mediatori tra i loro paesi di origine e i paesi di accoglienza. Ad esempio, Impagliazzo suggerisce che i siriani accolti attraverso i corridoi umanitari potrebbero parlare positivamente dell'Italia nel caso tornassero nel loro paese. In tal modo, l'immigrazione potrebbe essere vista come un'opportunità per promuovere un maggiore scambio culturale ed economico tra le nazioni. Tuttavia, l'Italia è indietro su questo tema, sia per quanto riguarda la sicurezza dei confini esterni che per l'approccio ai migranti come meri lavoratori economici. Secondo Impagliazzo, il fenomeno migratorio non può essere ricondotto a una singola causa, ma è piuttosto una corrente complessa che comprende guerre, crisi economiche, desertificazione e violazioni dei diritti umani. Pertanto, è necessario un approccio globale che vada oltre la mera sicurezza, per concentrarsi sulla salvaguardia e la partecipazione attiva dei migranti nella società di accoglienza. L'importanza dei corridoi umanitari è uno strumento per ascoltare le storie drammatiche delle persone salvate attraverso questo canale. Impagliazzo esorta infine a superare le limitazioni legali e ad aumentare l'accesso per i migranti, sottolineando che la società civile si è dimostrata più avanzata della politica nel proporre e attuare tali iniziative. L'unione tra diverse realtà religiose, come i cattolici e i protestanti, dimostra che la solidarietà e l'impegno per il bene altrui possono superare le divisioni e portare a un programma di accoglienza ecumenico.

Infine, Roberto Morozzo della Rocca, autore del libro, ha sottolineato come i corridoi umanitari rappresentino un crocevia per affrontare le sfide future legate all'immigrazione. Ha sottolineato la necessità di immigrazione per coprire le figure professionali richieste, come badanti e infermiere, e ha evidenziato come l'attrattività del paese sia un elemento chiave nella competizione globale per la forza lavoro e la creatività. Morozzo della Rocca ha concluso sottolineando la prospettiva positiva e speranzosa del libro, che contraddice la narrazione negativa comunemente associata all'immigrazione.

L'evento ha fornito uno spazio di dibattito e riflessione sulle tematiche legate all'immigrazione e ha messo in evidenza l'importanza dei corridoi umanitari come strumento di ingresso legale e di integrazione sociale ed economica. Le diverse prospettive presentate hanno evidenziato infine l'importanza di affrontare la questione migratoria in modo consapevole, considerando sia i diritti umani che le esigenze dei paesi ospitanti. Il libro "Corridoi umanitari. Una risposta a una crisi planetaria" si configura come una risorsa preziosa per promuovere una narrazione più equilibrata e aprire nuove vie di dialogo e azione in campo migratorio.

I corridoi umanitari in cifre

RIVEDI LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO