Troppe fedi non combattono la pena di morte

Andrea Riccardi / Religioni e civiltà
Più di due terzi dei Paesi hanno abolito le esecuzioni capitali e il mondo non si è rivelato più insicuro. Ma in troppi la conservano. Compresi Stati buddisti

Alla fine del 2015, più di due terzi dei Paesi del mondo hanno abolito la pena di morte: 102 l'hanno cancellata dagli ordinamenti giuridici; in sei, resta solo per reati eccezionali in tempo di guerra. In 32 Paesi non si eseguono più i condannati, ma la pena capitale è prevista dalla legislazione. Si tratta quindi di Stati abolizionisti de facto in cui, da dieci anni, non si registrano esecuzioni o che si sono impegnati ufficialmente a non farle.
In tutto sono 140 i Paesi che hanno eliminato - legalmente o di fatto - la condanna a morte. È un numero importante, impensato fino a non molto tempo fa, quando era diffusa la convinzione che tale pena fosse una necessità sociale e che, soprattutto, la volessero le popolazioni come garanzia. Il mondo senza pena di morte invece non si è rivelato insicuro, come molti prevedevano.

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[ Andrea Riccardi ]