Corridoi umanitari • A Roma altri 81 profughi

Altri 81 profughi, a grande maggioranza siriani, arriveranno oggi da Beirut all'aeroporto romano di Fiumicino grazie al progetto dei corridoi umanitari. I nuovi arrivati si aggiungeranno ai 200 già giunti in Italia dal febbraio scorso grazie ad un accordo tra il ministero degli Esteri, la Comunità di Sant'Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcei) e Tavola Valdese.
Ormai, sottolineano gli organizzatori, non è più un esperimento, ma una realtà concreta che consente a persone in fuga dalla guerra e in condizioni di vulnerabilità (vittime di persecuzioni, famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilità) di arrivare, in tutta sicurezza e legalmente, in Italia senza rischiare la propria vita nel Mediterraneo. Il progetto prevede l'arrivo di un migliaio di persone in due anni, non solo dal Libano, ma anche dal Marocco e dall'Etiopia.
Si tratta di un modello replicabile di accoglienza e integrazione, tanto che ormai si sta studiano la sua realizzazione anche in altri Paesi europei. Come chi li ha preceduti, anche i profughi che arrivano oggi a Roma appartengono alle categorie più vulnerabili tra coloro che sono stati travolti dalla guerra civile: vittime di persecuzioni, famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilità.