Sant'Egidio: pranzo per i senzatetto

La buona notizia
Una messa, un concerto e un pranzo per i senzatetto. E per ricordare chi vive, e a volte muore, agli angoli delle strade.

La comunità di Sant'Egidio nei giorni scorsi, nei locali della chiesa di Santa Caterina ha ospitato una messa, un concerto dei cori di Viarolo e del Centro Interculturale e un pranzo con i senzatetto e i volontari che, a vario titolo, si occupano dei bisognosi.
Da più di trent'anni infatti, la comunità di 
Sant'Egidio ricorda le persone senza dimora morte sulla strada a partire da Modesta Valenti, un'anziana di 71 armi che viveva a Roma nelle vicinanze della Stazione Termini, dove si rifugiava la notte per dormire.
Il 31 maggio 1983 Modesta si sentì male proprio in stazione, ma l'equipaggio dell'ambulanza accorso sul posto non volle prenderla a bordo perché era sporca e aveva i pidocchi. Modesta morì dopo ore di agonia, in attesa che qualcuno decidesse di portarle soccorso. Assieme alla donna è stato ricordato Georghe, un senzatetto morto in stazione negli anni passati e tutte le altre persone che quasi quotidianamente muoiono agli angoli delle strade. Per l'occasione infine, per ogni nome di persona morta per la strada, è stata accesa una candela davanti all'`icona della Madonna. A tutti i presenti è stata infine donata l'immagine della dormizione di Maria.


[ L. M. ]