Terroristi in fuga dalla Siria al Sahel

Allarme dell'Onu sui traffici dall'Africa all'Europa

 Il direttore esecutivo dell'agenzia alimentare dell'Onu (Pam), David Beasley, ha parlato di una possibile nuova imminente ondata migratoria. L'allarme nasce perché molti dei militanti del sedicente stato islamico (Is) fuggiti dalla Siria si stanno spostando nella regione del Sahel (che comprende Burkina Faso, Ciad, Niger, Mali e Mauritania), dove stanno collaborando con altri gruppi terroristici, tra cui Al gaeda, Al Shabaab e Boko Haram, per alimentare flussi verso l'Europa.
Beasley ha avvertito i leader europei che potrebbero affrontare una crisi migratoria molto più grande di quella causata dal conflitto siriano se non contribuiscono a portare cibo e stabilità nella regione del Sahel abitata attualmente da 135 milioni di persone, ma in forte crescita demografica. «I jihadisti - ha proseguito - si stanno infiltrando usando il cibo come arma di reclutamento, e in modo da causare una migrazione di massa in Europa».
Intanto, sono arrivati questa mattina in Italia 43 profughi siriani - di cui oltre un terzo sono bambini - grazie all'iniziativa dei corridoi umanitari. Domani ne arriveranno a Roma altri. Si tratta di nuclei familiari partiti dal Libano dove sono fuggiti a causa della guerra nel loro paese. L'iniziativa resa possibile dal governo italiano è stata promossa già da tempo da Comunità di 
Sant'Egidio, Federazione delle chiese evangeliche e Tavola valdese.
Sul fronte dell'accordo tra Ue e Turchia per la gestione dei migranti sulla cosiddetta rotta balcanica, Bruxelles conferma gli impegni presi ma chiede ad Ankara un maggiore rispetto dei diritti umani. E quanto ha sottolineato ieri il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, nel corso della conferenza stampa congiunta al termine del summit nella città bulgara di Varna sul Mar Nero, al quale hanno partecipato anche il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, il primo ministro della Bulgaria, Boyko Borissov, e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.