Celebrazioni in città per i 50 anni della Sant'Egidio

La Comunità di Sant'Egidio sabato prossimo 27 ottobre festeggerà a Vercelli il 50° anniversario della sua fondazione con una messa di ringraziamento presieduta dall'arcivescovo Marco Arnolfo. La funzione si terrà alle 17.30 in Sant'Agnese . Al termine della liturgia la Comunità accoglierà gli amici per un rinfresco nei locali attigui alla chiesa.
La storia della Comunità è cominciata il 7 febbraio 1968 a Roma per iniziativa di un giovane studente di liceo, Andrea Riccardi, che, insieme a un gruppo di amici, voleva cambiare il mondo con il Vangelo fra le mani. Oggi Sant'Egidio, che Papa Francesco ha ribattezzato "la Comunità delle 3 P" (Preghiera, Poveri, Pace), continua a nutrire lo stesso sogno, condiviso da tanti amici di ogni età e condizione sociale, in 60 paesi del mondo.
A Vercelli, in questi anni, la Comunità ha vissuto lo spirito evangelico di dialogo e di apertura tessendo fili di amicizia con tante persone, in modo particolare con i poveri. Risale agli anni '90 il legame di comunione umana e spirituale con don Cesare Massa, che ha sempre seguito il cammino della Comunità con affetto, facendola conoscere e apprezzare a Vercelli. Presente con assiduità da 15 anni accanto ai detenuti della Casa Circondariale ( noto in città, e sempre molto atteso, è l'ormai tradizionale "pranzo di Natale" con i detenuti ), Sant'Egidio ha aiutato alcune famiglie Rom con bambini a trovare soluzioni abitative dignitose e ha promosso anche in città l'iniziativa dei "corridoi umanitari" . Su impulso della Comunità, infatti, si è attivato un "team" di associazioni e di privati cittadini che sostiene ormai da due anni l'accoglienza e l'integrazione di una famiglia siriana fuggita da Aleppo a causa della guerra.
Inoltre, Sant'Egidio promuove periodicamente in città incontri, presentazioni di libri e conferenze su temi che le stanno particolarmente a cuore , come il dialogo ecumenico e interreligioso, la campagna internazionale contro la pena di morte ,la dimensione della vecchiaia nel mondo attuale, l'integrazione fra i popoli e le culture, la tragica condizione dei detenuti nelle carceri africane.
La Comunità si riunisce una volta al mese per la preghiera comune, aperta a tutti, nella chiesa del SS. Salvatore. «Ricordare il 50° anniversario non ha un intento autocelebrativo ma ci aiuta a leggere i segni di una storia da continuare e proietta la Comunità verso il futuro: in un mondo inquieto e segnato sempre di più dalla violenza e dalla guerra, la grande sfida da raccogliere è costruire la pace e aiutare i popoli a vivere insieme gli uni accanto agli altri ,a partire dall'amicizia con chi è povero e solo».