Settanta alunni a pranzo con i poveri. Questa è vera scuola

Per il sesto anno, tutti a tavola insieme, chiamati con il proprio nome, a pochi giorni dal Natale.

Non solo lezioni e interrogazioni: in classe si può imparare anche a vivere in maniera responsabile e solidale, per migliorare come cittadini e come persone. Da anni infatti il Barbarigo collabora con realtà private e diocesane per sostenere alcune iniziative tramite volontariato e raccolte di fondi. I
In questo contesto si situa anche tradizionale pranzo di Natale presso l'istituto che giunge quest'anno alla sesta edizione, come sempre in collaborazione con la Comunità di 
Sant'Egidio e il circuito dei Pranzi di solidarietà domenicali. Un'iniziativa rivolta a tutti coloro che, pur vivendo un periodo di solitudine e di disagio, cercano un angolo di amicizia e di fraternità in attesa del Natale.
Ed è proprio un esercizio di fraternità quello che domenica 16 dicembre sono chiamati a vivere circa settanta studenti impegnati nella preparazione della festa, che si svolgerà a partire dalle ore 11.45 con la celebrazione della messa nell'androne dell`istituto. «Al loro fianco ci saranno professori, genitori e altri volontari - spiega alla Difeso l'animatore spirituale del Barbarigo don Lorenzo Celi - tutti desiderosi e impegnati a preparare la festa dell'amicizia, a spalancare le porte della scuola non
«"ai poveri" ma ad Antonio e Maria, Yusuf e Alina... perché al nostro pranzo ciascuno è chiamato con il suo nome e ha il suo posto a tavola insieme a Tommaso, Benedetta, Maria Sole e Ludovico... giovani pieni di entusiasmo e voglia di condividere».
Nel più ampio contesto delle iniziative di solidarietà, il Barbarigo ha deciso di utilizzare tutte le offerte raccolte nei diversi eventi e iniziative del Centenario per sostenere la scuola di Dinsho, a 400 chilometri da Addis Abeba (Etiopia), dove la Diocesi di Padova sta avviando la nuova missione di Robe.


[ Daniele Mont D'Arpizio ]