Sant'Egidio: «Un atto grave. Solidarietà alla Comunità ebraica, noi continueremo a ricordare»

«Nuovi razzismi, l'impegno è necessario»

«Sdegno e ferma condanna per il grave atto razzista costituito dal furto delle pietre di inciampo che, nel rione Monti, come in altre zone della Capitale, ricordano la persecuzione subita dagli ebrei durante la seconda guerra mondiale e l'occupazione nazista».
La Comunità di 
Sant'Egidio non tace, anzi: manifesta la sua vicinanza non solamente alle famiglie Di Castro e Di Consiglio (cioè quelle colpite dal furto delle pietre d'inciampo, ndr) «che hanno perso tanti dei loro cari sia nella deportazione del 16 ottobre 1943 sia nella strage delle Fosse Ardeatine» ma anche, «con loro, a tutta la Comunità ebraica romana».
Ovviamente, nella nota diffusa ieri, 
Sant'Egidio spiega che «continuerà a coltivare e a difendere una memoria che qualcuno vorrebbe cancellare, ma che oggi è ancora più preziosa di fronte al preoccupante insorgere di nuovi razzismi e discriminazioni».