Sant'Egidio Pranzi di Natale per i più poveri, volontari cercansi

La Comunità invita tutti a dare una mano per il 25 dicembre e a ritrovarsi insieme

La Comunità di Sant'Egidio celebra il suo cinquantesimo anniversario organizzando tre pranzi di Natale per gli ultimi. E chiede l'aiuto ai parmigiani. Il 25 dicembre poveri, anziani, senzatetto, bambini e famiglie si ritroveranno nella chiesa di Santa Caterina, in borgo Santa Caterina (nella chiesa dell'ex convento dei Cappuccini, vicino a piazzale Rondani), nel salone della parrocchia di Santa Maria del Rosario in via Isola e nel salone parrocchiale delle Sacre Stimmate in via Sbravati (laterale di via Montanara).
«La solitudine, la malattia e le difficoltà economiche rendono più difficile festeggiare il Natale per molte famiglie - spiegano i rappresentanti della comunità di 
Sant'Egidio - così abbiamo deciso di essere famiglia accogliente e inclusiva per tanti».
L'invito non è soltanto quello a contribuire, ma anche a partecipare al pranzo. «Non chiediamo solo un aiuto materiale, vogliamo anche invitare tutti a preparare e vivere un Natale diverso e più vero insieme a tanti amici - proseguono -. Chiunque volesse aiutare il giorno di Natale o contribuire con regali (per anziani, bambini, senza fissa dimora) e altre donazioni, può contattare la Comunità di
Sant'Egidio allo 0521-284982, alla mail santegidio[email protected], oppure recandosi alla chiesa di Santa Caterina il lunedì dalle 18 alle 20, il sabato dalle 16 alle 18, oppure la domenica dalle n alle 13. E' anche possibile effettuare una donazione su conto corrente (IBAN 1T3oUo623012700000036825727) o contribuire con un sms solidale al 45586 (fino al 25 dicembre)».
Gli appuntamenti per aiutare a preparare sono: in 
Santa Caterina, oggi, dalle 16 alle 19; venerdì 21 dicembre dalle 18,15 alle 20; sabato 22 dicembre, dalle 16 alle 19, e domenica 23 dicembre, dalle 16 alle 19. Infine, il primo gennaio, come consuetudine, ci sarà la Marcia della Pace, in partenza da piazza Duomo dopo la messa delle 17 presieduta dal vescovo Enrico Solmi.