NOVARA (bec) Sono arrivati da vie diverse per confluire in piazza Martiri, perché si può arrivare da tutte le parti del mondo ed essere amici.
«Pace in tute le terre» è la marcia della pace dei bambini organizzata la Comunità di Sant'Egidio, patrocinata dal Comune, con le scuole primarie della città, che il 3 aprile ha colorato la città di messaggi positivi.
Ad aprire la manifestazione una canzone condivisa e appositamente composta: «Io penso che a 10 anni una cosa importante da fare, sia andare a scuola a studiare, perché conta sicuramente per poter stare in mezzo alla gente l'istruzione e il sapere. Forse non conosci Samer che dalla Siria è scappato perché quel Paese è in guerra lo sai, e la scuola è distrutta oramai. Nelle nostre città è normale incontrare dei ragazzi giocare, spesso il gioco è sparare, queste armi però non fanno male, un giocattolo non ti può colpire, non può neanche ferire. Certo non conosci Marcel, che in Centrafrica sparava perché lui era un bambino soldato e a sparare è stato obbligato. Io penso che a 13 anni una cosa è importante avere: chi pensa al tuo avvenire, una madre, un padre nella tua casa, che ti aiutano davanti a ogni cosa, da bambina a sposa. Forse non conosci Amina, che non può più sognare perché la guerra ti ruba il futuro. nessun luogo è più sicuro. Ma oggi un grido sale forte da qui, e lo vogliamo ripetere sì: no a ogni guerra».
Messaggi di pace sono esposti anche al Broletto e appesi sui bus della Sun fino al 7 aprile.
[ Erica Bertinotti ]