Un protocollo d'intesa per garantire assistenza agli anziani ultra 80enni

Firmato da comune e Comunità di Sant'Egidio

Un protocollo d'intesa (valido sino al 2020) per garantire assistenza agli anziani over 80.
È quanto hanno sottoscritto nei giorni scorsi il Comune di Brindisi e la Comunità 
Sant'Egidio nell'ambito di "Viva gli anziani", un programma nazionale mirato a combattere il problema dell'isolamento sociale e finanziato da Enel Cuore.
«Il progetto - spiega una nota - prevede di raggiungere il target della popolazione anziana ultraottantenne residente nel territorio, di intercettare le situazioni di fragilità assicurando un monitoraggio attivo, di attivare e rafforzare le reti di supporto formali ed informali di prossimità, di facilitare l'accesso ai servizi dei cittadini e favorire la gestione condivisa delle situazioni, di sensibilizzare il territorio sui temi della fragilità legata alla terza età, di promuovere e sostenere eventi e iniziative per animare il territorio e e di creare sinergie tra gli attori in favore della popolazione anziana in un'ottica di condivisione e integrazione».
«Con la firma del protocollo - si aggiunge - le parti si impegnano a individuare il/i quartiere/i particolarmente significativi per la composizione della popolazione, con un'attenzione particolare alle problematiche sociali ed abitative. Inoltre, la Comunità si rende disponibile a individuare una sede operativa dove realizzare la centrale telefonica, nonché un luogo di incontro destinato agli anziani, con il coinvolgimento di quelli autosufficienti in azioni di sostegno a chi si trova in situazioni di maggiori difficoltà. La stessa Comunità metterà a disposizione proprio personale qualificato che opererà per favorire la permanenza degli anziani presso il contesto di vita abituale, mentre il Comune, da par suo, fornirà alla Comunità supporto e collaborazione nella programmazione delle iniziative, attivandosi per consentire l'individuazione dei destinatari degli interventi di sostegno previsti attraverso un adeguata informazione».
La prima fase del progetto prevede il coinvolgimento della popolazione anziana del quartiere Centro, poi degli altri quartieri; la scelta è frutto di uno studio che ha evidenziato come nelle periferie esista una rete di rapporti più stretti che ridu
cono l'isolamento sociale.