A Lesbo per portare ai rifugiati la vicinanza del Papa

Iniziata la visita del cardinale elemosiniere

A nome di Papa Francesco, il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski è arrivato a Lesbo mercoledì mattina, 8 maggio, per rinnovare la sollecitudine e la vicinanza a profughi e rifugiati ospitati nei campi di accoglienza locali, riaprendo i loro cuori alla speranza. La missione avviene a tre anni dalla visita che il Pontefice, era il 16 aprile 2016, fece proprio sull'isola greca.
Per dire aí migranti che «non sono soli», con il cardinale sta compiendo questa missione anche monsignor Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo, nella veste di presidente della Commissione episcopale europea, proprio per esprimere la solidarietà di tutta la Chiesa del vecchio continente. Ad accompagnarli anche monsignor Sevastianos Rossolatos, arcivescovo di Atene. Soprattutto attraverso Caritas Hellas, ma anche grazie alla comunità di 
Sant'Egidio e alla Commissione cattolica internazionale per le migrazioni, la Chiesa è fortemente presente tra i migranti di Lesbo.
Questo viaggio solidale, che si concluderà venerdì 10 maggio, è organizzato dalla 
Sant'Egidio e dalla Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. In questi giorni il cardinale Krajewski visiterà i campi di Lesbo, in particolare il più grande, quello di Moria, l'hotspot che è il centro d'identificazione e registrazione per migranti, lì incontrerà anche le realtà locali e le associazioni impegnate sul terreno. Del resto, Lesbo rimane un luogo particolarmente simbolico, come disse Papa Francesco nel 2016, in quanto «approdo per tanti migranti in cerca di pace e di dignità».