Il presidente del Mozambico ringrazia Sant'Egidio

Per l'impegno in favore della pace e gli aiuti dopo le alluvioni

«Questa è la casa della pace e del Mozambico». Il presidente del Mozambico, Filipe Nyusi, ha esordito così, ieri, nella visita compiuta alla Comunità di Sant'Egidio. Nyusi ha incontrato il fondatore Andrea Riccardi, il presidente Marco Impagliazzo e alcuni responsabili della Comunità. Con loro ha voluto ricordare come, grazie alla Comunità, nel 1990 siano iniziate le trattative che hanno portato, il 4 ottobre 1992, proprio nella sede di Roma, alla firma dello storico accordo di pace che metteva fine a diciassette anni di guerra civile, contrassegnati da centinaia di migliaia di morti e da circa 3-4 milioni di sfollati interni e profughi nei paesi confinanti.
Nell'incontro si è parlato anche del viaggio che Papa
Francesco farà a settembre nel paese africano, in cui visiterà nella località di Zipeto il centro in cui la Comunità di Sant'Egidio gestisce il progetto "Dream" per la cura dell'Aids.
Rivolgendosi ai giornalisti presenti, Nyusi li ha invitati a «fare un reportage su tutto quello che 
Sant'Egidio rappresenta per il Mozambico». Oltre alla mediazione nel negoziato per la riconciliazione nazionale, il Presidente ha ricordato gli interventi e i progetti di solidarietà della Comunità in favore della popolazione, soprattutto dopo il devastante passaggio a marzo del ciclone Idai e di Kenneth ad aprile. «Il Mozambico non si rassegna. Siamo impegnati nella ricostruzione e guardiamo al futuro», ha sottolineato Nyusi.