Genova, il pasto di Sant’Egidio arriva a domicilio. Raddoppiati i volontari

Solo nove gli eventi in presenza, per un massimo di 600 persone con Green pass. Ma la comunità porterà i pasti a domicilio a diecimila bisognosi, duemila under 18

Torte di verdura come antipasto, lasagne alla Portofino di primo e per secondo bocconcini di pollo con le verdure. Eccolo il pranzo di Natale che la Comunità di Sant'Egidio offre ai più bisognosi, a chi non avrebbe i mezzi per festeggiare il giorno più bello dell'anno. Torneranno le tavolate dopo lo stop imposto dal Covid-19 l'anno scorso, ma siccome i contagi corrono saranno ristrette e non per tutti: niente anziani, perché sono i più fragili, e nemmeno bambini, perché in questo momento sono loro quelli che trasmettono il virus e le sue varianti. Per chi non potrà partecipare in presenza, il pasto arriverà a casa: diecimila quelli previsti in consegna.
Saranno nove i pranzi ufficiali, per un totale di 600 persone. Accesso come nei ristoranti, con il super Green pass. Commensali a distanza di sicurezza di un metro e mezzo uno dall'altro. Il più atteso è quello della Nunziata, il 25 dicembre, con il vescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, e il sindaco Marco Bucci.
La pandemia cambia le abitudini, però non frena la generosità della Comunità di Sant'Egidio
. Perché grazie ai volontari – ai mille di sempre si sono aggiunti 900 ragazzi che hanno chiesto di dare una mano per Natale–saranno distribuiti 10 mila pasti a domicilio, duemila di questi andranno a bambini e adolescenti.
«Vogliamo fare in modo che chiunque possa festeggiare - spiega Sergio Casali, della Comunità genovese di Sant'Egidio 
-. Il mondo attorno a noi è cambiato, nonostante questo ce la metteremo tutta per restituire un clima familiare a chi una famiglia non ce l'ha e dare speranza dopo due anni davvero difficili».
In questi giorni quelli di Sant'Egidio 
stanno distribuendo i pacchi aiuto. Sono cesti alimentari per chi non può fare la spesa per problemi fisici o economici. Lo stesso pacco i volontari lo hanno portato ai detenuti nelle carceri di Pontedecimo, Marassi e Chiavari (caffè, biscotti, grana, torrone, datteri, un piccolo pandoro e un kit per la pulizia personale).
Ma Natale è la festa dei bambini e bisogna pensare soprattutto a loro. Ci sarà un regalo personalizzato, confezionato dai giovani che sabato pomeriggio e ieri hanno dato vita a Rigiocattolo in piazza Matteotti. Andrà a chi è stato seguito durante i compiti, e aiutato nelle materie dove faceva più fatica. Saranno organizzate pure quaranta feste del dono in tutta la città. Ciascuna sede potrà ospitare anche più feste per ridurre l'affluenza e garantire le distanze di sicurezza. «Si terranno all'aperto per permettere a tutti, anche a coloro che non hanno il Green pass o il super Green pass di partecipare. A ciascun bambino verrà offerto un dono grazie alle raccolte fondi che abbiamo attivato e alla generosità di tante persone», sottolinea Casali.
Ma Sant'Egidio 
cercherà di portare un sorriso anche ai 200 senza tetto di cui si occupa quotidianamente. «Avranno anche loro il pranzo di Natale, ma andremo a trovarli nei dormitori pure la notte della vigilia e il 31 dicembre sera. Abbiamo pensato anche per loro a un regalo personalizzato, con il loro nome per fargli capire che per noi non sono invisibili. In più avranno uno zainetto dove potranno mettere le loro cose», conclude il portavoce della Comunità.
Un cantiere speciale è partito in questi giorni, grazie al progetto di solidarietà che vede Webuild al fianco di Sant'Egidio
. Un augurio solidale per chi è oggi meno fortunato, che porterà alla consegna di 20mila pacchi alimentari a persone bisognose di 6 principali città italiane, dal nord al sud, isole comprese, tra cui anche Genova. I pacchi saranno composti da generi alimentari di prima necessità, prodotti tipici della tradizione del Natale, ma anche mascherine protettive certificate. 


[ Danilo D'Anna ]