Pietre di inciampo, Sant'Egidio: atto razzista, difendere la memoria di fronte a nuove discriminazioni

 

PIETRE DI INCIAMPO RUBATE, SANT’EGIDIO: FERMA CONDANNA DI UN ATTO RAZZISTA,
DIFENDERE LA MEMORIA DI FRONTE ALL’INSORGERE DI NUOVE DISCRIMINAZIONI

 

La Comunità di Sant’Egidio esprime sdegno e ferma condanna per il grave atto razzista costituito del furto delle pietre di inciampo che, nel rione Monti, come in altre zone della Capitale, ricordano la persecuzione subita dagli ebrei durante la seconda guerra mondiale e l’occupazione nazista. Manifestando la sua vicinanza alle famiglie Di Castro e Di Consiglio - che hanno perso tanti dei loro cari sia nella deportazione del 16 ottobre 1943 che nella strage delle Fosse Ardeatine - e con loro a tutta la Comunità ebraica romana, Sant’Egidio continuerà a coltivare e a difendere una memoria che qualcuno vorrebbe cancellare, ma che oggi è ancora più preziosa di fronte al preoccupante insorgere di nuovi razzismi e discriminazioni.

Roma, 10 dicembre 2018