L'Europa non sbatta contro i muri

Andrea Riccardi / Religioni e civiltà
Le barriere sembrano proteggere, ma gli Stati europei, isolati, non riusciranno ad affrontare la sfida di un mondo globale

Qualcosa di serio sta succedendo in Europa. Qualcuno parla di un assedio da parte dei migranti e dei rifugiati. Quale la risposta più logica all'assedio, se non il muro? Ha cominciato Orbàn in Ungheria, costruendo il muro per respingere i rifugiati che salivano dai Balcani e ricordando che proprio a Buda nel 1686 erano stati battuti i turchi. Il muro - così sostiene - dovrebbe preservare il carattere ungherese e "cristiano". Altri Paesi dell'Est hanno seguito il modello fino alla Macedonia.
Il muro è una risposta archetipale all'assedio. Si è sempre fatto così, si dice. Si pensi alla Grande Muraglia cinese, cominciata prima di Costantino, nel III secolo o al Vallo di Adriano verso la Scozia, iniziato nel II secolo. Al di là del muro c'era l'ignoto: popoli in movimento che non si controllavano né monitoravano.

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[ Andrea Riccardi ]