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Memoria dei Santi e dei Profeti
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Memoria dei Santi e dei Profeti

Memoria della morte di Gandhi. Con lui ricordiamo tutti coloro che, in nome della non violenza, sono operatori di pace. Leggi di più

Libretto DEL GIORNO
Memoria dei Santi e dei Profeti
mercoled? 30 gennaio

Memoria della morte di Gandhi. Con lui ricordiamo tutti coloro che, in nome della non violenza, sono operatori di pace.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi siete una stirpe eletta,
un sacerdozio regale, nazione santa,
popolo acquistato da Dio
per proclamare le sue meraviglie.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla lettera di Paolo ai Romani 12,1-8

Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; ? questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalit? di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volont? di Dio, ci? che ? buono, a lui gradito e perfetto.

Per la grazia che mi ? stata concessa, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi pi? di quanto ? conveniente valutarsi, ma valutatevi in maniera da avere di voi una giusta valutazione, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poich?, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, cos? anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi l'insegnamento, all'insegnamento; chi l'esortazione, all'esortazione. Chi d?, lo faccia con semplicit?; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi sarete santi
perch? io sono santo, dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

L?apostolo, avviandosi alla conclusione della Lettera, esplicita ci? che ? richiesto ai credenti in forza della giustizia rivelata. Tutta la vita del cristiano deve essere un culto spirituale reso a Dio, un culto fatto non di formule vuote e rituali, ma attuato nella vita concreta di ogni giorno. Tale culto rende i credenti capaci di trasformare anche il mondo nel quale vivono. La forza di cambiamento che i cristiani hanno, ma che spesso con la loro pigrizia tengono come incatenata, ? nell?amore ricevuto in dono con abbondanza. L?amore ha vinto anzitutto la solitudine che attanaglia gli uomini radunandoli in un solo popolo. Ciascuno conserva evidentemente la propria identit?. Lo Spirito non abolisce le diverse identit?, ma le armonizza in una comunione nuova che fa, appunto, dei diversi un corpo unico. La comunit? cristiana non nasce pertanto dalle disposizioni dei singoli e neppure dalla omogeneit? dei componenti, ma solo dall?amore di Dio che fa di molti l?uno e di diversi una comunit?. L?immagine del corpo serve per capire il legame stretto dei discepoli con Ges? e allo stesso tempo il rapporto di fratellanza degli uni con gli altri.