Preghiera per la Chiesa
7 Luglio 2022 | durata: 00
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaAmbrogio Spreafico1Sam 16 1-13SamuelereIesseluceguida #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul libro dell'Apocalisse (Ap 3, 7-13)
6 Luglio 2022 | durata: 27:21
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreparolaMarco ImpagliazzoApocalis Giovanni scrive alla chiesa di Filadelfia le parole che Gesù, colui che ha la chiave di Davide, gli ha dettato in visione. Perché lo definisce “colui che ha la chiave di Davide”? Perché lo chiama “colui che ha il potere di aprire e di chiudere”? Questa immagine è tratta dal profeta Isaia al capitolo 22; nella casa reale di Giuda vi era un ministro che reggeva appunto la chiave di Davide, segno del suo potere a corte, per cui se egli apre nessuno chiuderà, se egli chiude nessuno potrà aprire. Gesù ha dunque la chiave che apre la porta del regno di Dio. Giovanni esorta ad avvicinarsi a Gesù, ad affidarsi a lui proprio perché Gesù aprì con prontezza e generosità le porte della salvezza. Gesù stesso dice “Ecco io ho aperto davanti a te una porta, che nessuno può chiudere a chiave”. Significa “ho liberato il campo per la tua missione, ti ho aperto un grande campo per la missione” e sono parole che noi ritroviamo, dette in altro modo, ma con lo stesso significato, negli Atti degli Apostoli, per la grande missione dell'apostolo Paolo. E’ infatti l'esperienza di Paolo e di tutta la prima comunità, che testimonia che il Signore ha aperto ai pagani la porta della fede. La forza di ogni comunità riposa su questa porta aperta, che nessuno può chiudere. Quale grande forza di attrazione verso tutti ha la parola di Dio! E’ la parola che è una porta aperta sulla vita degli uomini e delle donne ed indica sempre un nuovo cammino. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:25 Lettura del libro dell'Apocalisse (Ap 3, 7-13) 9:36 Commento sul libro dell'Apocalisse (Ap 3, 7-13) Dal libro dell'Apocalisse (Ap 3, 7-13) All'angelo della Chiesa che è a Filadèlfia scrivi: "Così parla il Santo, il Veritiero, Colui che ha la chiave di Davide: quando egli apre nessuno chiude e quando chiude nessuno apre. Conosco le tue opere. Ecco, ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Per quanto tu abbia poca forza, hai però custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. Ebbene, ti faccio dono di alcuni della sinagoga di Satana, che dicono di essere Giudei, ma mentiscono, perché non lo sono: li farò venire perché si prostrino ai tuoi piedi e sappiano che io ti ho amato. Poiché hai custodito il mio invito alla perseveranza, anch'io ti custodirò nell'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. Vengo presto. Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona. Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo, dal mio Dio, insieme al mio nome nuovo. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese". #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Matteo (Mt 11,25-30)
5 Luglio 2022 | durata: 27:15
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloMt 11 25-30piccoli Il Vangelo che abbiamo ascoltato riporta una delle poche preghiere di Gesù presenti nei Vangeli. E l'evangelista la colloca all'inizio della missione pubblica di Gesù, appena inviato i Dodici, che intraprendono con lui la missione che il Padre gli ha affidato, quella della salvezza di tutti gli uomini. E’ il sogno di Dio non solo su Israele, ma sul mondo intero e sorprende che Gesù per questa missione così alta, così decisiva, abbia scelto, come suoi collaboratori, dei semplici pescatori o comunque uomini di umile condizione. Lo ha fatto appositamente, appare ben chiaro fin dall'inizio della preghiera che abbiamo ascoltato: “Ti rendo lode o Padre Signore del cielo e della terra perché hai tenuto nascoste queste cose - cioè il regno di Dio, il suo sogno sul mondo - ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”. Il termine greco, usato qui, significa bambini piccoli, minorenni, non adulti, appunto piccoli; non lo ha rivelato ai sapienti, agli scribi, ai dotti. Il ringraziamento di Gesù è per quel piccolo gruppo che gli sta accanto, è questa la sostanza della benedizione di Gesù, non tanto perché è nascosto il regno ai dotti, ma perché lo ha rivelato ai piccoli. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:37 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 11,25-30) 14:24 Commento sul Vangelo di Matteo (Mt 11,25-30) Dal Vangelo di Matteo (Mt 11,25-30) In quel tempo Gesù disse: "Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per i malati. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Vangelo di Matteo (Mt 8,16-17)
4 Luglio 2022 | durata: 28:15
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloMt 8 16-17malatibi Quella sera gli portarono molti malati, malati nella mente, che il Signore guarisce con la parola, ci dice il Vangelo, l'evangelista Matteo, e poi aggiunge guarì tutti i malati nel corpo. Nel Vangelo, in tanti brani, in tanti passi del Vangelo, dove passa Gesù c'è sempre un importante presenza di persone malate, di poveri, di bisognosi. E sarebbe troppo riduttivo vedere in questa presenza solo una relazione, diremmo così di tipo taumaturgico; c'è forse una verità più profonda davanti alle tante narrazioni, come quella che abbiamo ascoltato stasera, di questi incontri che sono tanto diffuse nel Vangelo. Ovunque c'è una situazione di bisogno, legata alla malattia, legata ad altri tipi di bisogni e bisogni spirituali, lì c'è anche una forte attrazione per Gesù; cioè Gesù è in grado di attrarre tutti coloro che sentono un bisogno, che hanno un bisogno concreto nella loro vita, perché è proprio quando manca qualcosa che ci si accorge di non bastare a noi stessi, di non riuscire da soli a darci ciò che conta, di non trovare da soli la risposta alla domanda che ci stiamo ponendo. Nel Vangelo infatti i sazi, i presunti sani, i saccenti, i superbi, quelli che vogliono mettere alla prova Gesù, non riescono quasi mai a incontrarlo veramente, o certamente non riescono a capirlo fino in fondo, perché non sentono il bisogno, quel bisogno che li spinge ad incontrare veramente Gesù, perché vivono nell'illusione di non avere bisogno. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:56 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 8,16-17) 9:03 Commento sul Vangelo di Matteo (Mt 8,16-17) Dal Vangelo di Matteo (Mt 8,16-17) Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermità e si è caricato delle malattie . #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PXIV del tempo ordinario. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
2 Luglio 2022 | durata: 1:10:31
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PFinalmente arrivati in Italia con i corridoi umanitari 95 profughi dalla Libia
1 Luglio 2022 | durata: 01:02
sant'egidiocomunità di sant'egidio Finalmente arrivati in Italia con i corridoi umanitari 95 profughi dalla Libia. Siete a casa vostra, e vi vogliamo bene! ❤️ • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul primo libro di Samuele (16,1-13)
1 Luglio 2022 | durata: 29:16
sant'egidiocomunità di sant'egidio Era un tempo difficile quello in cui Samuele fu chiamato da Dio e mandato da Iesse per cercare un re tra i suoi figli. Samuele piange perché Saul si era allontanato dal Signore e la situazione del suo popolo era sempre di più segnata dalla violenza e dalla guerra. Samuele era stato chiamato da giovane ed era stato costituito profeta, uomo della parola, che in quel tempo era rara, come dice la Bibbia. Non fu facile neppure per quel giovane comprendere la parola di Dio, in una storia complessa, piena di contrapposizioni e di violenza, in un cambiamento d'epoca, nel passaggio alla monarchia e all'unità di Israele. L'invito di Dio doveva suonare complicato per quell'uomo, troppo perentorio, senza spiegazioni sufficienti: ”Riempi di olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita perché mi sono scelto tra i suoi figli un re”. E comprende la reazione impaurita di Samuele “Come posso andare? Saul lo verrà a sapere. Mi ucciderà”. C'è sempre un mistero nella parola di Dio che non è la sua oscurità, bensì la sua alterità dalle nostre previsioni e dai nostri pensieri.La risposta di Dio alla paura di Samuele è guida per quell'uomo impaurito. Infatti il Signore lo prende quasi per mano, dicendogli che cosa deve fare, gli dà le parole da pronunciare, quando arriverà da Iesse. La parola di Dio è luce, guida i nostri passi, le scelte, quasi prendendoci per mano, nell'incertezza di quanto ognuno di noi riesce a capire e a vedere in questo tempo difficile di violenza e di grande disorientamento. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 15:10 Lettura del primo libro di Samuele (1Sam 16,1-13) 18:30 Commento sul primo libro di Samuele (1Sam 16,1-13) Dal primo libro di Samuele (1Sam 16,1-13) Il Signore disse a Samuele: "Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l'ho ripudiato perché non regni su Israele? Riempi d'olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re". Samuele rispose: "Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà". Il Signore soggiunse: "Prenderai con te una giovenca e dirai: "Sono venuto per sacrificare al Signore". Inviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti farò conoscere quello che dovrai fare e ungerai per me colui che io ti dirò". Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: "È pacifica la tua venuta?". Rispose: "È pacifica. Sono venuto per sacrificare al Signore. Santificatevi, poi venite con me al sacrificio". Fece santificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. Quando furono entrati, egli vide Eliàb e disse: "Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!". Il Signore replicò a Samuele: "Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l'ho scartato, perché non conta quel che vede l'uomo: infatti l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore". Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a Samuele, ma questi disse: "Nemmeno costui il Signore ha scelto". Iesse fece passare Sammà e quegli disse: "Nemmeno costui il Signore ha scelto". Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: "Il Signore non ha scelto nessuno di questi". Samuele chiese a Iesse: "Sono qui tutti i giovani?". Rispose Iesse: "Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge". Samuele disse a Iesse: "Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui". Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: "Àlzati e ungilo: è lui!". Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi. Samuele si alzò e andò a Rama. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PSalvare, accogliere, integrare. In arrivo in Italia 95 profughi dalla Libia con i corridoi umanitari
29 Giugno 2022 | durata: 48:41
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 21 15-19amorePi Sono giunti a Fiumicino, grazie al sistema dei corridoi umanitari, 95 profughi provenienti dai campi di detenzione della Libia, dove sono stati vittime di torture e altri gravi maltrattamenti. Originari di diversi paesi africani (tra cui Sud Sudan, Eritrea, Etiopia e Somalia, Camerun) e dalla Siria, verranno ospitati in diverse regioni italiane (tra cui Lazio, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana e Liguria). Il nuovo arrivo, reso possibile da un protocollo firmato dai ministeri dell’Interno e degli Esteri, UNHCR, Comunità di Sant’Egidio, Fcei e Tavola Valdese, prevede un totale di 500 profughi accolti nel nostro paese. Il benvenuto ai nuovi arrivati e la conferenza stampa, per illustrare l’accoglienza e l’integrazione offerta secondo il modello ormai sperimentato dei corridoi umanitari, vedrà anche la partecipazione di alcuni profughi giunti la sera prima insieme a rifugiati del primo gruppo giunto dalla Libia il 25 novembre scorso. “Salvare, accogliere, integrare” Benvenuto ai profughi provenienti dalla Libia e conferenza stampa Venerdì 1 luglio, alle 11.30 Sala Conferenze della Comunità di Sant’Egidio, via della Paglia 13b (Trastevere). Interverranno: Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio Daniele Garrone, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia Carlotta Sami, portavoce dell’UNHCR in Italia • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo
28 Giugno 2022 | durata: 28:44
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 21 15-19amorePi #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera con Maria, Madre del Signore. Meditazione sul Vangelo di Giovanni (Gv 21, 15-19)
28 Giugno 2022 | durata: 33:02
sant'egidiocomunità di sant'egidio Dio ama il suo popolo con un amore grande. Dio ci ama in un modo che noi non possiamo capire, al di là della nostra comprensione. C'è tanta sofferenza nel mondo, ma soprattutto perché non sappiamo quanto Dio ci ama. Dio creatore del cielo e della terra, potente, capace di tutto ci ama, tanto che non dobbiamo preoccuparci, ma piuttosto avere fiducia in lui, nel suo amore. La fede è questo: avere fiducia nel Dio che ci ama, che ci vuole bene, che niente possa toccarci senza che Dio lo sappia e lo permetta. Gesù Cristo, è il figlio di Dio, che conosce, condivide, questo amore divino si è offerto, per venire nella miseria della storia umana, della persona umana, per riverlarsi, nell'amore di Dio, questo grande amore. Quanto Dio ci ama! Lui che ha offerto il suo unico figlio per la nostra salvezza! Gesù dopo aver offerto la sua vita per liberarci, chiede a Pietro tre volte: ”Simone di Giovanni mi ami più di costoro?”, affinchè confessi apertamente il suo amore per il Signore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:10 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 21, 15-19) 15:11 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 21, 15-19) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 21, 15-19) Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli disse di nuovo, per la seconda volta: "Simone, figlio di Giovanni, mi ami?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pascola le mie pecore". Gli disse per la terza volta: "Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: "Mi vuoi bene?", e gli disse: "Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi". Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: "Seguimi". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PConferenza stampa: “Salviamo i nostri anziani” dal caldo e dall'isolamento
27 Giugno 2022 | durata: 32:46
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloAndrea RiccardiMt 5 All’inizio di questa estate occorre lanciare una grande mobilitazione a sostegno delle persone anziane del nostro paese. Sono state le prime e più numerose vittime della pandemia da Coronavirus, soprattutto negli istituti, e ora, di fronte ad un’ondata di caldo che si preannuncia tra le più forti e lunghe dall’inizio del secolo, rischiano di vivere seri pericoli per la loro salute, con l’aggravante, in molti casi, di un isolamento sociale che si può e si deve contrastare. Martedì 28 giugno, la Comunità di Sant’Egidio presenterà alcuni dati sulla popolazione anziana in Italia e lancerà, sulla base della sua esperienza, alcune proposte per proteggere e salvare questa fragile ma importantissima parte della società, da cui dipende il giudizio sul livello di civiltà del nostro paese. Conferenza Stampa “Salviamo i nostri anziani” Dati e proposte per proteggere la parte più fragile della popolazione Con il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo #santegidio #anziani #caldo • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di Andrea Riccardi sul Vangelo di Matteo (Mt 5,1--11)
25 Giugno 2022 | durata: 47:11
sant'egidiocomunità di sant'egidio Oggi vogliamo ricordare una piccola sorella del Vangelo, Luisa Dell’Orto, uccisa l’altro ieri a Port au Prince, ad Haiti, da tre banditi, con cinque colpi di pistola per strada, senza che le avessero rubato niente. Un atto di violenza in una delle tante baraccopoli della città, la Cité Okay, dove si affolla la gente in una capitale disastrata dopo il sisma del 2010. Ricordo che anche noi recammo aiuti nell’isola e allora nacque una Comunità e il sostegno per una casa per bambini. Questo assassinio vigliacco di una donna sola, indifesa, di 65 anni, mostra cos’è la violenza diffusa delle bande ad Haiti e oggi nel mondo intero. Un nuovo volto del male terribile, della guerra, che inquina interi paesi. Questa è anche Haiti, Haiti che ha sofferto il terremoto, il colera, vicende politiche conflittuali, miseria, assassinii, si parla di 10mila morti. Un paese in cui le istituzioni non controllano più niente, un paese immiserito e in preda alla violenza, di fronte a cui il mondo si è voltato dall’altra parte. Di fronte alla violenza e alla prepotenza delle armi il Signore dice: "Chi manderò? Chi andrà per me?". Una volta rispose il profeta Isaia, oggi piccola sorella ha risposto da sola:"Eccomi, manda me!" ed è andata da sola tra i bambini, la povera gente, i lupi, nel cuore di un mondo violento. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:53 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 5,1--11) 13:56 Commento sul Vangelo di Matteo (Mt 5,1--11) Dal Vangelo di Matteo (Mt 5,1--11) Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PXIII del tempo ordinario. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
24 Giugno 2022 | durata: 26:26
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla Bibbiad #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per la pace. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro del profeta Isaia (Is 9,1-6)
23 Giugno 2022 | durata: 1:03:45
sant'egidiocomunità di sant'egidio Perché una grande esultanza nel popolo? Camminava nelle tenebre e vide una grande luce, sì una luce rifulse su coloro che abitavano in terra tenebrosa. Non vedono il presente o il futuro, perché il buio della guerra li circonda. La guerra è una tenebra fitta; alcuni ormai sono abituati a vivere al buio da anni, come i siriani, i cui i bambini non hanno conosciuto altro che la guerra e mai la luce della pace. Molti hanno lasciato la Siria, più di 5 milioni e mezzo, la più alta cifra di rifugiati per un paese nel mondo, ma non hanno trovato luce. Anzi, buio nei campi, buio in Libano, che oggi manca di elettricità; notti oscure delle traversate o delle attese senza fine. Gli ucraini non hanno conosciuto questa primavera, ma sono avvolti da mesi in un inverno senza fine, in una guerra lenta e implacabile, che distrugge il paese. Ricorda spesso Papa Francesco che ci siamo abituati al loro buio, la guerra, perchè tanto non possiamo far nulla per illuminare la loro vita. Vorrei anche ricordare le popolazioni del nord del Mozambico attaccate da una guerriglia insensata che semina terrore Davanti a queste terre di tenebre appena evocate, la parola del profeta Isaia brilla come una luce. Ma è possibile far luce? E’ possibile dare luce? Eppure il profeta dice:”Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete, perché perché un bambino è nato per noi, c'è stato dato un figlio”. Forse potrebbe essere anche un bambino qualsiasi, nato in questi giorni, il germe di un uomo è di una donna nuovi, che sappiano finalmente darci quella pace che la nostra generazione di adulti non riesce a dare. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:23 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 9,1-6) 10:40 Commento sul libro del profeta Isaia (Is 9,1-6) Dal libro del profeta Isaia (Is 9,1-6) Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l'opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Madian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PA Ostia la mostra Dis/Integration a cura della Comunità di Sant'Egidio. Aperta fino al 31 luglio
22 Giugno 2022 | durata: 28:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorePentecosteparolapredicazione2R A Roma l'estate si arricchisce d'arte e cultura nel suo municipio più popoloso e certamente più frequentato dai romani nei mesi estivi. A Ostia arriva la mostra DIS/INTEGRATION, incentrata sui temi delle fragilità e delle disuguaglianze, dell'accoglienza e dell'integrazione, nonché su questioni di attualità come la crisi ambientale e i conflitti con le loro tragiche conseguenze. La mostra, ideata e promossa da Alessandro Zuccari con i laboratori d’arte della Comunità di Sant’Egidio e l'artista César Meneghetti, allestita già fra dicembre e gennaio scorsi al Rettorato della Sapienza di Roma, poi presso il Museo Laboratorio di Tor Bella Monaca, approda ora negli spazi dello storico prefabbricato di Piazzale della stazione vecchia, crocevia di incontri e progetti di inclusione e accoglienza, a poche centinaia di metri dal lungomare. #ostia #santegidio #disintegration • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Giovanni (Gv 19,28-37)
22 Giugno 2022 | durata: 07:20
sant'egidiocomunità di sant'egidio “Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”. Con queste parole del Profeta Zaccaria, Giovanni Il discepolo amato, ricorda la morte di Gesù e la parola di Dio ci aiuta sempre a comprendere la vita con le sue sofferenze, i suoi dolori. Oggi con la chiesa celebriamo la festa del Sacro Cuore di Gesù; in questa preghiera del venerdì in cui facciamo memoria della Croce siamo tutti portati a sollevare lo sguardo da noi stessi e a contemplare proprio quel cuore, da cui - come narra Giovanni - sgorgarono sangue ed acqua. Contemplare Gesù sulla croce non è solo un alzare lo sguardo, un non pensare almeno per un momento a sé stessi, ma vuol dire contemplare l'amore di Dio, un amore tanto più grande del nostro. Come scrivere lo stesso Giovanni nella sua lettera “Dio è più grande del nostro cuore”. Ecco noi siamo sempre tentati dalle misure piccole del nostro cuore, dagli orizzonti limitati, intimoriti da tutto ciò che sembra superarci. Ma sotto la croce non si può non guardare colui che è stato trafitto, il suo cuore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:59 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 19,28-37) 12:11 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 19,28-37) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 19,28-37) Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: "È compiuto!". E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PGli anziani hanno diritto alla nostra attenzione, alla nostra accoglienza e al nostro affetto
22 Giugno 2022 | durata: 02:27
sant'egidiocomunità di sant'egidio Gli anziani hanno diritto alla nostra attenzione, alla nostra accoglienza e al nostro affetto. Marco Impagliazzo • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di mons. Marco Gnavi sul secondo libro dei Re (2Re 2,1-9)
21 Giugno 2022 | durata: 28:21
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloDon Francesco Tedesc Per lungo tempo, fino alla domenica di Pentecoste, ogni nostra preghiera è stata accompagnata dal saluto liturgico ad una sola voce che proclama che Cristo è risorto, veramente è risorto. Ne avremo nostalgia? Sì, ma questa gioia e questa consapevolezza ora sono scese nel nostro cuore, non sono più solo sulla bocca, nel canto, ma nella vita. E per questo chiediamo a noi stessi che quanto abbiamo ricevuto, la speranza che c'è stata donata, sia visibile nel cuore, nell'atteggiamento nel volto, siano cariche di amore le nostre parole. Questo nostro tempo è infatti il tempo che è ripieno dello spirito, non ha niente di ordinario, cioè di ovvio, di prevedibile, se è mosso e se è guidato dallo spirito. Se lo sguardo si apre ai popoli della terra, sappiamo ora più di ieri che a ciascuno di questi popoli devono essere portati la parola e i doni che abbiamo ricevuto. Quante volte Dio offerto ai suoi figli la parola dei Profeti e in quante forme si è manifestata la profezia, in ogni epoca e in ogni tempo, in maniera originale. In questo capitolo secondo del libro dei Re ci viene incontro Eliseo discepolo di Elia ed Elia stesso, profeta pieno di zelo contro i Bal, gli dei muti della fertilità. Eliseo chiede al maestro di ricevere ben due terzi del suo spirito e non chiede poco; è ambizioso, afferma di voler accogliere la sua eredità e di vivere in prima persona la missione accrescendo ciò che gli era stato dato. Fra questi due giganti, Elia ed Eliseo, scopriamo però anche un tessuto di discepoli chiamati i figli dei profeti. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 5:48 Lettura del secondo libro dei Re (2Re 2,1-9) 8:45 Commento sul secondo libro dei Re (2Re 2,1-9) Dal secondo libro dei Re (2Re 2,1-9) Quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. Elia disse a Eliseo: "Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a Betel". Eliseo rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". Scesero a Betel. I figli dei profeti che erano a Betel andarono incontro a Eliseo e gli dissero: "Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?". Ed egli rispose: "Lo so anch'io; tacete!". Elia gli disse: "Eliseo, rimani qui, perché il Signore mi manda a Gerico". Egli rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò"; e andarono a Gerico. I figli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: "Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?". Rispose: "Lo so anch'io; tacete!". Elia gli disse: "Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano". Egli rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". E procedettero insieme. Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elia prese il suo mantello, l'arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull'asciutto. Appena furono passati, Elia disse a Eliseo: "Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te". Eliseo rispose: "Due terzi del tuo spirito siano in me". #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul libro della Genesi (Gen 4,1-16)
21 Giugno 2022 | durata: 52:41
sant'egidiocomunità di sant'egidio Abbiamo ascoltato questo racconto di Caino e Abele, una storia antica eppure attualissima. Lo vediamo attorno a noi, nelle tante immagini di violenze e di guerra, che sembrano essere diventate come uno sfondo delle nostre esistenze e davanti a cui tante volte sembra facile anche abituarsi. Ma proprio questo racconto, all'inizio della scrittura, ci pone davanti alla violenza dell'uomo come qualcosa a cui non si può mai rimanere indifferente; e allora tornare ad ascoltare insieme queste parole nella preghiera della sera ci aiuta. Dio è presente in questo racconto e nella vita dei due fratelli, tanto che a lui offrono sacrifici; e si fa presente in particolare proprio nella vita di Caino, quando si accorge del peccato che è accovacciato alla porta del suo cuore. Dio si fa presente con la sua parola e questa è la sua unica arma, per impedire la violenza. Sì, Dio è disarmato davanti alla violenza degli uomini. Ma il Signore ha fiducia nell'uomo, anche in Caino. Sa che lui può dominare questo istinto malvagio, ma deve ascoltare la sua parola. Il peccato di Caino, prima di uccidere suo fratello, è nel non ascoltare. Allora diamo spazio all'ascolto, alla sua parola, perché è solo con questa parola che possiamo dominare il male, anche nel nostro cuore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:07 Lettura del libro della Genesi (Gen 4,1-16) 16:08 Commento sul libro della Genesi (Gen 4,1-16) Dal libro della Genesi (Gen 4,1-16) Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: "Ho acquistato un uomo grazie al Signore". Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo. Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai". Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il Signore disse a Caino: "Dov'è Abele, tuo fratello?". Egli rispose: "Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?". Riprese: "Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra". Disse Caino al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà". Ma il Signore gli disse: "Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1P“Cercasi lavoratori”: Come si rende difficile la vita degli immigrati residenti in Italia
20 Giugno 2022 | durata: 30:01
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorepaceUcrainaAndrea Riccardigius La Comunità di Sant’Egidio illustra, con alcuni dati e storie, la complicatissima rete burocratica che sta ostacolando di fatto l’inserimento lavorativo di migliaia di immigrati, di cui il nostro mondo produttivo e dei servizi alla persona ha estremamente bisogno. Si farà il punto sulla regolarizzazione avviata nel 2020 e, a distanza di due anni, non ancora ultimata, sui decreti flussi, che avrebbero bisogno di un maggiore impulso, e sui mille ostacoli che rendono difficile la vita a molti stranieri già residenti, alcuni da anni, nel nostro paese, e persino ai rifugiati. Verranno quindi lanciate alcune proposte concrete. Conferenza stampa - “Cercasi lavoratori” Dati e proposte sugli ostacoli al lavoro e all’integrazione degli immigrati Interviene il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo #santegidio #immigrazione #lavoro #regolarizzazione #sanatoria • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Morire di speranza. Preghiera in memoria di quanti perdono la vita nei viaggi verso l'Europa
18 Giugno 2022 | durata: 1:0:25
sant'egidiocomunità di sant'egidio In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), giovedì 23 Giugno si tiene a Roma, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere "Morire di speranza", la grande preghiera in memoria di quanti perdono la vita nei viaggi verso l’Europa. L'evento è organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, con l'Associazione Centro Astalli, la Caritas Italiana, la Fondazione Migrantes, la Federazione Chiese Evangeliche in Italia, il SIMN - Scalabrini Migration International Network, le ACLI, l'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, l'ACSE. • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/L'Italia che accoglie: a Issime in Valle d'Aosta 4 famiglie ucraine hanno trovato casa
17 Giugno 2022 | durata: 25:45
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla Bibbiad A Issime, casa Christillin accoglie donne e bambini ucraini. Provengono da Lugansk e Dnipro i profughi giunti nella valle del Lys in primavera, con l'aiuto della Comunità di Sant'Egidio. Da tre mesi, nella casa d'infanzia di Evelina e Francesca Christillin a Issime, in frazione Riva, hanno trovato rifugio donne e bambini in fuga dalle regioni orientali dell'Ucraina, sotto attacco russo. Sono arrivati in Italia e poi in Valle d'Aosta grazie alla Comunità di Sant'Egidio, cui i Christillin hanno offerto la propria casa di famiglia, disabitata per la maggior parte dell'anno. Ma è l'intero villaggio ad avere aperto le braccia ai 4 nuclei familiari ospitati, sempre più inseriti nel tessuto sociale. #antegidio #valledaosta #accoglienza • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Festa del Corpo e Sangue di Cristo. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
17 Giugno 2022 | durata: 03:15
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Matteo (Mt 6, 19-23)
16 Giugno 2022 | durata: 26:46
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloevangelizzazioneTimoteoPaoloEuropaAt 16 1-10Ma C’è un legame tra gli occhi, lo sguardo e il cuore dell'uomo e Gesù ci aiuta a capire il senso della nostra vita e la vita del mondo in cui viviamo, attraverso la sua parola. In fondo proprio nella preghiera della sera ascoltare la parola del Signore ci aiuta a connettere il cuore al nostro sguardo, agli sguardi che abbiamo incrociato durante la nostra giornata, alle immagini che sono passate davanti ai nostri occhi. “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” aveva detto Gesù nelle beatitudine. E allora bisogna educare il nostro sguardo, i nostri occhi ed è importante imparare a vedere con il cuore, cioè non in maniera superficiale, distratta, virtuale, ma proprio per questo dobbiamo prima di tutto curare il nostro cuore. E Gesù sa che sempre il nostro cuore in fondo è alla ricerca di un tesoro. Gesù non disprezza mai la ricerca e la sete di felicità che c'è in ogni uomo, anzi quando descrive il regno dei cieli lo paragona a un uomo che trova un tesoro nascosto nel campo. Allora dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. E queste parole del Vangelo ci interrogano non solo sulle nostre ricerche personali di felicità, ma su che cosa questo mondo indica come tesoro, come ricchezza. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:19 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 6, 19-23) 9:45 Commento sul Vangelo di Matteo (Mt 6, 19-23) Dal Vangelo di Matteo (Mt 6, 19-23) Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l'occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul libro del profeta Ezechiele (Ez 36,24-38)
15 Giugno 2022 | durata: 28:06
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorePentecosteVincenzo Pagliaparola Come accogliere il Signore e la sua parola? E’ la domanda di ogni giorno, che questa preghiera della sera ci pone; come accogliere il Signore, la sua parola, quella che nella scrittura abbiamo letto dal profeta Ezechiele. Il signore va accolto soprattutto nel cuore e allora un'altra domanda sorge: dov'è il mio cuore? Dov'è il tuo cuore? Spesso dimentichiamo il posto del cuore nelle nostre giornate e poi, in un tempo di incertezza, di spaesamento, di guerra, come questo, nel quale non sembra esserci troppo spazio per il cuore, è facile ritrovarsi smarriti, spaventati, incerti. Ezechiele parla di un cuore di pietra, sembra un espressione forte, ma in realtà è facile avere un cuore indurito, smarrito, perché poco si nutre della parola di Dio, poco si apre alla preghiera, cede all'abitudine, si rassegna al male o addirittura si fa beffare dal male. La pietra indica una durezza, la durezza che non sa comprendere l'amore del Signore e perciò incapace di accoglierlo e di vivere questo amore. Di fronte a questo mondo, che si è fatto tanto difficile soprattutto per le persone più povere di fronte a un mondo che ha scelto per la guerra, è istintivo, sembra istintivo, rifugiarsi in se stessi, chinare la testa sulle proprie cose e rassegnarsi al proprio piccolo benessere, piuttosto che volgere lo sguardo a problemi così grandi. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:18 Lettura del libro del profeta Ezechiele (Ez 36,24-38) 13:50 Commento sul libro del profeta Ezechiele (Ez 36,24-38) Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 36,24-38) Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia. Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le nazioni. Vi ricorderete della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e i vostri abomini. Non per riguardo a voi io agisco - oracolo del Signore Dio -, sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della vostra condotta, o casa d'Israele. Così dice il Signore Dio: Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto, sarà di nuovo coltivata e si dirà: "La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell'Eden, le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate". Le nazioni che saranno rimaste attorno a voi sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e coltivato di nuovo la terra che era un deserto. Io, il Signore, l'ho detto e lo farò. Così dice il Signore Dio: Lascerò ancora che la casa d'Israele mi supplichi e le concederò questo: moltiplicherò gli uomini come greggi, come greggi consacrate, come un gregge di Gerusalemme nelle sue solennità. Allora le città rovinate saranno ripiene di greggi di uomini e sapranno che io sono il Signore". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Matteo (Mt 10,26-33)
14 Giugno 2022 | durata: 30:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloMt 5 13-16saleterr Il Vangelo che abbiamo ascoltato riporta la seconda parte del grande discorso missionario di Gesù ai Dodici. Alla fine del capitolo precedente, il capitolo 9, Gesù - nota l'evangelista - si era commosso sulle folle che lo seguivano, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore e decide, per questa compassione, di raccogliere i Dodici ed inviarli, per compiere la sua stessa missione, dando loro il suo stesso potere. E li avverte, in questa seconda parte, di non aver paura degli uomini; forse mentre parlava, Gesù leggeva negli occhi di quel piccolo gruppo di Dodici qualche timore di fronte a quella folla; chiunque di quei Dodici avrebbe potuto dire:”Ma cosa posso fare di fronte a tanta gente? Come posso rispondere alle innumerevoli domande che vengono poste? Come riuscirò a superare le numerose difficoltà che si presentano?”. E gli interrogativi potrebbero continuare, anche per noi:”Cosa possiamo fare di fronte a questo tempo così difficile?”. Eppure Gesù disse loro più di una volta ”Non abbiate paura” anzi li esorta a predicare sulle terrazze, sui tetti, quello che hanno sentito nel segreto. “Quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti”. Quelle parole che Gesù rivolge a quel gruppo dei Dodici nell'intimità della loro fraternità, loro sono chiamati a praticarlo e a comunicarlo, uscendo dal loro piccolo cerchio. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:45 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 10,26-33) 8:48 Commento sul Vangelo di Matteo (Mt 10,26-33) Dal Vangelo di Matteo (Mt 10,26-33) Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PGuerra in Ucraina: la solidarietà di Sant'Egidio non si ferma
14 Giugno 2022 | durata: 1:47:51
sant'egidiocomunità di sant'egidio Nel video la testimonianza di Jurij Lifanse, della Comunità di Sant’Egidio che racconta la situazione in Ucriana e in particolare a Leopoli, dove da mesi la Comunità ha a perto un centro per aiutare tutti quelli che fuggono dalla guerra. Il racconto segue con il preziosissimo lavoro umanitario delle tante persone della Comunità in Italia ed Europa, da altre trincee, come sottolinea la redazione di "Sulla Via di Damasco", quelle della solidarietà: ne parla Massimiliano Signifredi, con molti esempi di aiuti utili per i profughi di guerra. - Per saperne di più vai su https://segidio.it/EwwT #santegidio #ucraina #solidarietà • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Presentazione del libro "La Parola e i Poveri. Storia di un'amicizia cristiana"
13 Giugno 2022 | durata: 29:31
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 10 1-10pastorep Marco Damilano, Francesca Romana De Angelis, Giuseppe Giulietti, Marco Impagliazzo, Ambrogio Spreafico, Caterina Doglio presentano il volume LA PAROLA E I POVERI. STORIA DI UN'AMICIZIA CRISTIANA Carlo Maria Martini e la Comunità di Sant'Egidio di Roberto Zuccolini MARTEDì 14 GIUGNO ALLE ORE 18 SALA CONFERENZE COMUNITA' DI SANT'EGIDIO, VIA DELLA PAGLIA, 14 #santegidio #martini #libri • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sulla lettera di Giacomo 3, 1-12
13 Giugno 2022 | durata: 07:40
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro del profeta Isaia (Is 1,10-21)
11 Giugno 2022 | durata: 1:17:11
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PFesta della Ss.ma Trinità. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
10 Giugno 2022 | durata: 28:51
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della Santa Croce
9 Giugno 2022 | durata: 29:56
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloevangelizzazioneTimoteoPaoloEuropaAt 16 1-10Ma #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPlay Music Stop War: il Concerto per la Pace a Roma per dire insieme NO alla guerra
8 Giugno 2022 | durata: 28:06
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorePentecosteVincenzo Pagliaparola #santegidio #playmusicstopwar #giovaniperlapace Artisti da tutta Italia per dire no alla guerra • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera per la Chiesa. Meditazione di Marco Impagliazzo sugli Atti degli Apostoli (At 16, 1-9)
8 Giugno 2022 | durata: 01:12
sant'egidiocomunità di sant'egidio Dopo la Pentecoste ascoltiamo una vicenda che ci narrano gli Atti degli Apostoli: si tratta dell'inizio delle seconde missioni dell'apostolo Paolo verso l'Asia, ma non solo. Ascoltiamo questa parola questa sera ancora nella gioia della Pentecoste. Dopo il Concilio di Gerusalemme e la comune decisione degli apostoli di aprire la via del Vangelo tra le nazioni, quindi anche ai pagani, di non essere più soltanto una comunità che viene dal mondo ebraico, Paolo intraprende la sua seconda missione, che parte dalla Siria e tocca la Cilicia, dove Paolo conferma le chiese che erano state per prime evangelizzate. Per questa nuova missione l'apostolo prende con sé Timoteo, che sarebbe rimasto fino alla fine uno dei suoi più fedeli discepoli; Timoteo, figlio di una donna giudea credente e di un padre greco. E questa vicenda dell'amicizia tra Paolo e Timoteo è tanto importante e percorrerà tutto l'itinerario dell'apostolo Paolo, che si era da poco separato da Barnaba. Essere insieme, due fratelli, per comunicare il vangelo; in fondo Gesù aveva mandato i discepoli due a due. Ed ecco che Paolo dopo essersi separato da Barnaba, non vuole, non può restare solo per questo prende con sé Timoteo. E insieme si fanno portavoce delle decisioni prese dagli Apostoli a Gerusalemme. in quel concilio così importante che aprì la via del Vangelo tra le nazioni, anche nella nostra Europa, dove Paolo arrivò, chiamato dalla visione di un Macedone che invocava aiuto. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:33 Lettura degli Atti degli Apostoli (At 16, 1-9) 14:53 Commento sugli Atti degli Apostoli (At 16, 1-9) Dagli Atti degli Apostoli (At 16, 1-10) Paolo si recò anche a Derbe e a Listra. Vi era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco: era assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio. Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere a motivo dei Giudei che si trovavano in quelle regioni: tutti infatti sapevano che suo padre era greco. Percorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero. Le Chiese intanto andavano fortificandosi nella fede e crescevano di numero ogni giorno. Attraversarono quindi la Frìgia e la regione della Galazia, poiché lo Spirito Santo aveva impedito loro di proclamare la Parola nella provincia di Asia. Giunti verso la Mìsia, cercavano di passare in Bitìnia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro; così, lasciata da parte la Mìsia, scesero a Tròade. Durante la notte apparve a Paolo una visione: era un Macèdone che lo supplicava: "Vieni in Macedonia e aiutaci!". Dopo che ebbe questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci avesse chiamati ad annunciare loro il Vangelo. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Luca (Lc 5,1-11)
7 Giugno 2022 | durata: 32:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloMt 5 13-16saleterr Il brano evangelico, che abbiamo ascoltato, ci riporta all'inizio della predicazione di Gesù: la chiamata dei primi quattro discepoli. Anche noi, questa sera, come quelle folle, siamo radunati per ascoltare la parola del Vangelo; tutti abbiamo i nostri occhi fissi sul volto del Signore, perché quella parola ci tocca il cuore, perché quella parola finalmente ci fa alzare lo sguardo da noi stessi, ci fa uscire dai nostri luoghi abituali e ci mette tutti su quella riva del mare di Genesaret ad ascoltare il Signore. Ascoltiamo questa pagina dopo aver celebrato la festa della Pentecoste, l'inizio della predicazione della Chiesa, quella volta, senza Gesù. Ma in realtà tra questi due inizi c'è una cosa in comune, la parola di Dio. E’ il Vangelo che attrae quelle folle, quei discepoli, come quel giorno di Pentecoste, quando tutti i popoli radunati davanti a quella porta del Cenacolo, ascoltavano la predicazione; e c'è un parallelismo che ci coglie, che ci colpisce. Qui è Gesù che parla e parla però dalla barca di Simone; nella Pentecoste è Simone, è Pietro, che parla, ma la parola è la stessa, quella di Gesù, come a indicare che il cammino della chiesa è segnato sempre dall'ascolto della parola di Dio, ascoltata e predicata. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:36 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 5,1-11) 10:15 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 5,1-11) Dal Vangelo di Luca (Lc 5,11-11) Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore". Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione del card. Cristóbal López Romero sul Vangelo di Matteo (5,13-16)
4 Giugno 2022 | durata: 26:31
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangelopentecoseSpiritoGi Sono Cristobal Lopez, prete salesiano e incidentalmente da qualche anno Vescovo di Rabat e Cardinale. Vengo da Rabat, in Marocco, una diocesi bella ma piccola, 30.000 cristiani in un paese di 37 milioni di mussulmani. Siamo 30.000, provenienti da cento paesi diversi. Spesso ci si chiede: ma vale la pena fare tanta strada, anche 500 kilometri per celebrare la messa con sette persone? Papa Francesco, quando ha visitato la nostra diocesi nel 2017, ha detto:" Il problema non è essere pochi, il vero problema sarebbe sale che ha perso sapore o luce che non illumina nessuno. Il problema non è essere pochi!". Il problema non è essere pochi o molti ma essere autentici, essere sale e luce per tanti. E' più importante l'autenticità della nostra vita e della nostra testimonanza, che non la nostra quantità. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:57 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 5,13-16) 15:25 Commento sul Vangelo di Matteo (Mt 5,13-16) Dal Vangelo di Matteo (Mt 5,13-16) Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera.Meditazione di Don Marco Gnavi sul libro degli Atti degli Apostoli (At 1,12-14)
3 Giugno 2022 | durata: 24:36
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG Questa sera la nostra preghiera per i malati è illuminata in maniera speciale dalla memoria di Maria, Madre della Chiesa. Il libro degli Atti lo abbiamo ascoltato ce la mostra con gli apostoli le donne e i fratelli di Gesù, mentre erano assieme, perseveranti e concordi nella preghiera. Essere perseveranti e concordi nella preghiera fu la premessa della Pentecoste; ma anche noi siamo qui radunati assieme con fiducia e gratitudine cercando di essere perseveranti e concordi nella preghiera. Maria, che nell'antico mosaico.dell’abside di Santa Maria in Trastevere è cinta dalla braccia del Signore, accompagna la nostra invocazione e, ripiena di Spirito Santo, aiuta ogni comunità credente a essere con lei e come lei, madre, siì madre; e ogni fratello e ogni sorella, feriti dalla malattia, hanno bisogno di adozione da parte di questa madre, di amore tenace, di preghiera. Essi stessi questi fratelli e queste sorelle sono un appello alla nostra comunione e alla creatività e intelligenza dell'amore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:05 Lettura del libro degli Atti degli Apostoli (At 1,12-14) 7:35 Commento sul libro degli Atti degli Apostoli (At 1,12-14) Dal libro degli Atti degli Apostoli (At 1,12-14) Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui. #santegidio #preghiera #malati • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Liturgia di Pentecoste
2 Giugno 2022 | durata: 10:21
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloUcrainadon Marco GnaviMc 3 7-15follaguarigione #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della Vigilia di Pentecoste. Meditazione di Don Marco Gnavi sul profeta Gioele (Gl 3,1-5)
1 Giugno 2022 | durata: 28:15
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreAndrea Riccardi1Tm 2 1-8governa L'attesa della Pentecoste non è solo la vigilia, cioè il giorno puntuale che ne precede la celebrazione; l'attesa della pentecoste è attesa viva della salvezza, è un'attesa provocata, suscitata dai profeti, è un'attesa che sgorga assieme al popolo, radunato in preghiera trepidante. E’ un'attesa che noi abbiamo cantato, all'inizio di questa nostra preghiera; c'è grande unità in questa attesa che pervade noi tutti e le comunità ovunque sono. Nel libro degli Atti degli Apostoli Pietro cinquanta giorni dopo la Pasqua, citando lo stesso passaggio del Profeta Gioele appena ascoltato, testimoniò come questa attesa della salvezza si fosse infine compiuta. E quella Pentecoste, come ogni Pentecoste, è un dono che chiede di essere accolto, la si può irridere o la si può accogliere, sino a lasciarsi trasformare nel profondo. E’ la Pentecoste da allora si rinnova, perché l'amore di Dio non si esaurisce mai. Questo amore accompagnerà l'umanità intera fino al giorno del Giudizio e mai questo Amore cesserà di far sentire la potenza. E questo continua ad avvenire nella storia e non una volta per tutte. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:44 Lettura del libro del profeta Gioele (Gl 3,1-5) 12:25 Commento sul libro del profeta Gioele (Gl 3,1-5) Dal libro del profeta Gioele (Gl 3,1-5) Dopo questo, io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli schiavi e sulle schiave in quei giorni effonderò il mio spirito. Farò prodigi nel cielo e sulla terra, sangue e fuoco e colonne di fumo. Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile. Chiunque invocherà il nome del Signore, sarà salvato, poiché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà la salvezza, come ha detto il Signore, anche per i superstiti che il Signore avrà chiamato. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per la Chiesa
1 Giugno 2022 | durata: 57:25
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PFesta della Visitazione. Meditazione di don Angelo Romano sul Vangelo di Luca (Lc 1,39-56)
31 Maggio 2022 | durata: 28:16
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioDon Angelo RomanoLc 1 39-56Visitazione La chiesa celebra oggi la festa della Visitazione di Maria a Elisabetta e viviamo questa giornata alla luce della invocazione per la pace, fatta da papa Francesco al termine di questo mese di maggio, dedicato tradizionalmente alla Madre del Signore. Siamo tutti preoccupati per la situazione che vediamo in Ucraina, per le vittime innocenti, per i bambini, gli anziani, per i tanti profughi; come in tante altre situazioni della storia, la chiesa ricorre con fiducia all’intercessione della Madre del Signore, come una risorsa fondamentale o riparo dalle tempeste, che il male suscita nella storia degli uomini. E nella storia di Maria, nelle parole che abbiamo ascoltato, pronunciate in occasione della sua visita a Elisabetta, vi è una profonda sorgente di consolazione, di sostegno nella debolezza, di forza nella difficoltà. Nel Magnificat, che scaturisce dall'incontro di quelle due donne, ambedue deboli, sebbene una giovane e l'altra avanti negli anni, vi è tutto questo. Il Magnificat è un canto, che rivela la spiritualità degli anawim biblici, ossia di quei fedeli che si riconoscevano poveri, non solo nell’estraneità dalla ricchezza e dal potere, ma anche nell'umiltà profonda del cuore, per questo aperto alla grazia di Dio. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:41 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 1,39-56) 16:02 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 1,39-56) Dal Vangelo di Luca (Lc 1,39-56) In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo . Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo . E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto". Allora Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre". Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Giovanni (Gv 14, 15-21)
31 Maggio 2022 | durata: 03:33
sant'egidiocomunità di sant'egidio 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:22 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 14, 15-21) 9:01 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 14, 15-21) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 14, 15-21) Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Marco Gnavi sul Vangelo di Giovanni (Gv 14,15-26)
30 Maggio 2022 | durata: 29:41
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 10 1-10pastorep #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PAbolire la pena di morte perché il Centrafrica entri definitivamente in una nuova fase storica
30 Maggio 2022 | durata: 56
sant'egidiocomunità di sant'egidio Nel 2011, quando ero Primo Ministro, ho avviato il processo legislativo per l’abolizione della pena di morte. Abbiamo fatto molti passi avanti e speriamo di poter porre fine a questo processo quanto prima. Per quanto mi riguarda, voglio abolire la pena di morte! Sarebbe un segno di pacificazione, il segno di un paese che entra definitivamente in una nuova fase storica. In questo l’Europa ha una grande tradizione e il continente africano si sta muovendo sempre più nella giusta direzione. Faustin-Archange Touadéra Presidente della Repubblica Centrafricana Discorso pronunciato il 15 settembre 2019 all'incontro Paz sin Fronteras a Madrid #santegidio #penadimorte #centrafrica • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Festa dell'Ascensione. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
28 Maggio 2022 | durata: 49:34
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della Santa Croce
27 Maggio 2022 | durata: 27:31
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1P41 profughi arrivati da Beirut con i corridoi umanitari di Sant'Egidio
27 Maggio 2022 | durata: 02:00
sant'egidiocomunità di sant'egidio Arrivati oggi da Beirut altri 41 profughi con i corridoi umanitari. Si aggiungono agli oltre 4400 giunti in questi anni in Europa con la Comunità di Sant'Egidio. Tutti, la maggior parte bambini, sono stati strappati dai viaggi della speranza che costringono ancor oggi molte persone a dei viaggi pericolosissimi. È bello vedere i volti e i sorrisi del loro arrivo a Fiumicino, anche per loro una nuova vita inizia qui in Italia. Benvenuti! ❤️ #santegidio #corridoiumanitari #Libano • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sul Vangelo di Marco (Mc 2,18-22)
26 Maggio 2022 | durata: 28:00
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloUcrainadon Marco GnaviMc 3 7-15follaguarigione #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Vangelo di Giovanni (Gv 8,31-36)
25 Maggio 2022 | durata: 24:56
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoredon Marco GnaviGv 6 22-35miseri #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera a tre mesi dall'inizio della guerra in Ucraina.Meditazione di Andrea Riccardi (Is 55,1-12)
24 Maggio 2022 | durata: 30:28
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioguerrapaceUcrainaIsaiaAndrea Riccardi La parola di Dio disegna innanzi a noi una visione di pace, come in tanti passi del deutero Isaia e noi ne abbiamo ascoltato la fine. Ascoltiamo questa parola come consolazione; il profeta apre una visione, ma è troppo grande in questo presente triste e bloccato. Infatti proprio oggi si compie il terzo mese della guerra in Ucraina, iniziata con l'invasione russa, quando la vita di quel paese è stata sconvolta dalla violenza. Tre mesi sono tanti, troppi subiscono una violenza quotidiana, ma forse non ci siamo abituati alla guerra, ormai? Già prima l'opinione generale aveva dimesso, e da anni, quasi tutti i discorsi sulla pace, mentre riabilitava la guerra, come strumento di soluzione dei conflitti, affermazione di interessi. Abbiamo lasciato crescere qua e là il fuoco della guerra nel mondo, come in Siria, dove ci siamo voltati dall'altra parte. E i signori della guerra hanno affermato con prepotenza le loro logiche e hanno esibito la forza dei loro armamenti. Bisogna rassegnarsi a questo? La parola di Dio è luce i nostri passi e rivela: “Come i miei pensieri non sono i vostri pensieri le vostre vie non sono le mie vie” e insiste “quanto il cielo sovrasta sulla terra tanto le mie vie sovrastano le vostre vie”. No! Bisogna pensare altrimenti. No! Bisogna camminare in altro senso, perché la via della guerra è stata quella dell'esilio di troppi ucraini, spesso donne forti con figli e anziani. E’ una via per un popolo che ben conosce il soffrire, che ha conosciuto il soffrire lungo tutto il Novecento. E il profeta ammonisce:”L'empio abbandoni la sua via l'uomo iniquo i suoi pensieri”. E così Signore dice:”Basta!”. Basta, come Gesù quando gli portarono due spade. Basta! È troppo! Basta alle giustificazioni politiche e religiose di una guerra che giustificazioni non ha. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:17 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 55,1-12) 11:45 Commento sul libro del profeta Isaia (Is 55,1-12) 25:18 Saluto del rappresentante del Consiglio Ecumenico delle Chiese Dal libro del profeta Isaia (Is 55,1-12) O voi tutti assetati, venite all'acqua, voi che non avete denaro, venite, comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. Ecco, l'ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d'Israele, che ti onora. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata. Voi dunque partirete con gioia, sarete ricondotti in pace. I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sugli Atti degli apostoli (At 16, 6-15)
23 Maggio 2022 | durata: 25:35
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 10 1-10pastorep #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PVI di Pasqua. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
21 Maggio 2022 | durata: 58:50
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Angelo Romano sugli Atti degli Apostoli (At 15, 22-31)
20 Maggio 2022 | durata: 26:36
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul vangelo di Giovanni (Gv 14, 1-6)
19 Maggio 2022 | durata: 26:55
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloUcrainadon Marco GnaviMc 3 7-15follaguarigione #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1P35 rifugiati arrivati con i corridoi umanitari della Comunità di Sant'Egidio dalla Grecia
19 Maggio 2022 | durata: 01:36
sant'egidiocomunità di sant'egidio Sono atterrati questa mattina a Fiumicino, con un volo proveniente da Atene, 35 profughi originari di paesi in cui persistono conflitti, alcuni ormai decennali, e condizioni di violenza diffusa come Siria, Afghanistan, Somalia e Camerun. Alcuni tra loro hanno trascorso lunghi periodi di permanenza nei campi profughi delle isole greche, tra cui quello di Moria, a Lesbo. I nuclei familiari e i singoli - tra cui 17 minori - saranno accolti in 7 regioni italiane (Lazio, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia) e verranno subito avviati verso l’integrazione: per i minori attraverso l’immediata iscrizione a scuola, per gli adulti con l’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, con l’inserimento nel mondo lavorativo. Complessivamente, con il sistema dei corridoi umanitari, realizzati grazie a una rete di accoglienza diffusa, sono giunti in Europa oltre 4.600 rifugiati, di cui 3.900 in Italia. Tutto ciò grazie a un progetto totalmente autofinanziato e la generosità non solo di associazioni e parrocchie ma anche di cittadini che hanno offerto le loro case e il loro impegno gratuito e volontario. #santegidio #corridoiumanitari #grecia • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/La Festa della Pace a Tor Bella Monaca con profughi ucraini in fuga dalla guerra
19 Maggio 2022 | durata: 01:26
sant'egidiocomunità di sant'egidio Il video racconto dela Festa della Pace a Tor Bella Monaca con profughi ucraini in fuga dalla guerra, in particolare bambini, ospitati a Roma da famiglie, associazioni e la larga rete di accoglienza attivata da Sant'Egidio dall’inizio del conflitto.Trasformare il bene in una professione. Il corso caregiver per italiani e stranieri
19 Maggio 2022 | durata: 01:35
sant'egidiocomunità di sant'egidio Trasformare il bene in una professione. Il corso caregiver per italiani e stranieri di Sant'Egidio e ASL1 #santegidio #caregiver #asl1 • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sul Vangelo di Giovanni (Gv 6,22-35)
18 Maggio 2022 | durata: 29:16
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoredon Marco GnaviGv 6 22-35miseri Il Vangelo di Giovanni ci narra di come Gesù avesse da poco moltiplicato i pani e i pesci e quanti erano stati saziati dalla sua misericordia lo cercavano. Gesù però non era sulla barca con i discepoli e per questo la folla da Tiberiade prese altre barche e si recò a Cafarnao alla sua ricerca. Ma anche noi cerchiamo il Signore e ci dirigiamo verso di lui. Ci orientano i segni che ci sono stati offerti: la preghiera per la pace, che abbiamo celebrato lunedì, con tutto il suo corollario di dolori di paesi di sofferenza, ci orienta il bisogno di senso in questo tempo così difficile, ci orienta verso Gesù la richiesta di dignità e di amore che sale dai più fragili. E abbiamo visto moltiplicare la compassione per le folle anche attraverso le nostre mani e i nostri cuori. Ma dov'è ora il Signore? Il Vangelo ricorda lo stupore di chi lo cercava e trovatolo al di là del mare gli dissero:”Rabbì quando sei venuto qua?”. E il Signore effettivamente li aveva preceduti, ma dovremmo dire sempre il Signore ci precede. Mentre camminiamo, lui è già qui ad attenderci, a interrogare il nostro cuore e il cuore di ogni comunità dei discepoli, la chiesa stessa. E chiede in maniera tanto chiara:”Procuratevi non il cibo che perisce ma quello che dura per la vita eterna e che il figlio dell'uomo vi darà, perché su di lui il padre Dio ha messo il suo sigillo”. Molte cose passano, ma c'è qualcosa che non passa: è la parola vivente del Signore Gesù, la sua presenza in mezzo a noi. La violenza di questo tempo mostra la vanità e la vacuità di tante cose Tutto può finire, tutto si può ridurre in nulla, ma attraverso le generazioni e in ogni condizione la parola di Dio è viva. Bisogna cercare non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:39 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 6,22-35) 9:54 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 6,22-35) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 6,22-35) Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: "Rabbì, quando sei venuto qua?". Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo". Gli dissero allora: "Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?". Gesù rispose loro: "Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato". Allora gli dissero: "Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo". Rispose loro Gesù: "In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo". Allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane". Gesù rispose loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sulla Lettera agli Efesini (Ef 3,14-21)
17 Maggio 2022 | durata: 31:59
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiopopoloEf 3 14-21muropredicazionecarit Il capitolo terzo della lettera agli Efesini si apre con una dichiarazione dell'apostolo che si dichiara prigioniero, cioè ci dice che è in carcere, “Paolo, il prigioniero di Cristo, per voi pagani”; in carcere per la sua fede e per la sua predicazione, Paolo ha ricevuto dal Signore il compito di comunicare il Vangelo a tutti, a tutti i popoli, anche i pagani, un vero e proprio mandato - come ci dice in questa lettera agli Efesini, come ci dice nella Lettera ai Romani - e lui si considera semplicemente uno strumento della volontà del Signore. Ha ricevuto un mandato: ebrei e non ebrei nella chiesa, a partire dalla predicazione dell'apostolo, si incontrano su un piano di parità. Il muro in Cristo è abbattuto. È scritto nel secondo capitolo di questa stessa lettera e insieme ebrei e non ebrei formano il nuovo popolo di Dio. Ma l'unificazione. l'unità tra i due popoli non è automatica, non cala dall'alto, ma deve essere conquistata giorno dopo giorno, incontro dopo incontro. A partire dalla predicazione, vivendo questa unità, tra chi prima era separato da un muro, la chiesa annuncia che è possibile la fraternità tra i popoli, ma anche comunica in modo concreto l'unicità di Dio. Non è un cammino facile - ci dice l’apostolo - ci sono molti contrasti e contraddizioni, perché è una via totalmente nuova, inedita, dono della grazia di Dio; è una via quella dell'unità, che apre nuovi spazi di libertà, di servizio e di carità per quella comunità, per questo va aperta ogni giorno e custodita ogni giorno. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:08 Lettura della Lettera agli Efesini (Ef 3,14-21) 15:01 Commento sulla Lettera agli Efesini (Ef 3,14-21) Dalla Lettera agli Efesini (Ef 3,14-21) Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell'uomo interiore mediante il suo Spirito. Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. A colui che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che opera in noi, a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per la pace. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro del profeta Isaia (Is 55, 6-11)
16 Maggio 2022 | durata: 31:01
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorepaceUcrainaAndrea Riccardigius Questa sera, come ogni mese, preghiamo per la pace in tanti paesi, che soffrono la violenza e la guerra. Arricchisce la nostra preghiera, la presenza dell'arcivescovo di Montevideo, il cardinale Sturla, che saluto; viene da un paese non grande ma con una sua grandezza, dove cristianesimo vivace e laicità si intrecciano. E’ un paese a noi caro per tanti motivi, ma uno, in particolare: perché è un paese che ha insegnato al mondo la vanità della pena di morte, avendola abolita più di 110 anni fa. Cari amici, c'è tanto bisogno di pregare per la pace, c'è chiesto dalle grida di dolore, che giungono a noi dall'Ucraina, dove si combatte e la popolazione civile è provata duramente. Lo abbiamo sentito dalle testimonianze dei numerosi ucraini che abbiamo accolto e ospitato: persone dolenti, ma sempre forti, perché figli di un popolo che da almeno un secolo ben conosce il patire di guerre successive, di carestia e di violenza. E allora preghiera dei credenti e lamento dei sofferenti si intrecciano in una invocazione per la pace. Non capiamo il perché di tanta violenza, ragioni storiche e geopolitiche non la spiegano in maniera esauriente; c'è una forza del male che si incarna nella guerra e allora ci viene la tentazione di pensare che la storia sia abbandonata al caos, al caos dei Signori della Guerra, al caos del mare dell'odio, che si stende in troppe terre. La parola del Signore, però, illumina la cronaca drammatica di questi ultimi mesi. Oggi, quella del secondo Isaia ci richiama al fatto che la storia non è abbandonata a un destino casuale. Non è abbandonata a forze cieche e cattive come tante volte pensiamo e ci lasciamo prendere dal pessimismo, quel pessimismo che genera indifferenza. Il secondo Isaia parlando ad un popolo esiliato, depresso, tentato dal conformismo dei vinti rispetto a forze ben più grandi, ricorda che colui che ha creato il mondo è anche il Signore della storia, è il redentore di Israele, è la guida dei popoli. No, il Signore non è lontano, non siamo abbandonati nel mare aperto della storia, in mezzo alle tempeste. E allora suona forte, come una rassicurante presa di distanza dai progetti su questo mondo, con il loro carico di violenza, progetti fatti dai Signori della guerra e da quelli che si credono Signori della storia, suona forte la parola di Dio che abbiamo ascoltato “perché i miei pensieri non sono i vostri le vostre vie non sono le mie e quanto il cielo sovrasta la terra le mie vie sovrastano le vostre vie e i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:51 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 55, 6-11) 11:42 Commento sul libro del profeta Isaia (Is 55, 6-11) 27:47 Saluto e benedizione del card. Daniel Fernando Sturla Berhouet, arcivescovo di Montevideo (Uruguay) Dal libro del profeta Isaia (Is 55, 6-11) Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PV di Pasqua. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
14 Maggio 2022 | durata: 48:56
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Luca (Lc 24,44-49)
13 Maggio 2022 | durata: 36:01
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG Il Vangelo che abbiamo ascoltato chiude il giorno di Pasqua del Signore risorto; l'evangelista Luca racchiude Il mistero della Pasqua solo in quel giorno, non parla dei 40 giorni, non racconta le diverse apparizioni, i diversi incontri, come a volerci far sostare nella Pasqua raccontata in quel solo giorno, nel quale ha passato la gran parte delle ore con i due discepoli di Emmaus. Sono due discepoli di cui conosciamo il nome solo di uno, mentre l'altro è sconosciuto. Ma quel che sorprende di questa pagina evangelica e ci fa riflettere è che Gesù in quella sera aprì loro la mente per comprendere le Scritture. E’ il senso della nostra preghiera serale; anche quel giorno era sera e Gesù Risorto apparve ai discepoli riuniti nel Cenacolo. Preghiamo insieme e ascoltiamo insieme la parola del Signore che ci confida Il mistero della Pasqua: Cristo morto e risorto deve essere predicato a tutti i popoli della terra, cominciando da Gerusalemme. C'è come un'ansia di universalità, già in quella sera, come nella nostra preghiera di ogni sera; un'ansia di universalità, perché la parola del Signore possa essere efficace sempre e noi crediamo soprattutto in questo tempo. Dice Gesù in Luca “Di questo voi siete testimoni”. L'evangelista Luca sottolinea la parola testimoni, come il compito affidato sia ai Dodici, sia a tutta la chiesa. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 22:33 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 24,44-49) 24:16 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 24,44-49) Dal Vangelo di Luca (Lc 24,44-49) Poi disse: "Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi". Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: "Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Marco Gnavi sul Vangelo di Marco (Mc 3,7-15)
12 Maggio 2022 | durata: 20:16
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloUcrainadon Marco GnaviMc 3 7-15follaguarigione Come è bello Come da gioia che i fratelli stiano insieme. E’ l'esperienza sempre nuova, che ci fortifica ogni sera, nel convergere non attorno a noi stessi, ma attorno alla parola di Dio. Questa è la fonte vera della gioia e della nostra amicizia. Gesù ha assunto pienamente la nostra umanità e con essa il limite fisico del corpo, la sua fragilità in se stesso e in lui abita tutta la forza di amore del Padre e tutta la debolezza dell'uomo. Lo si vede in questo passaggio del vangelo di Marco, che sottolinea questa tensione tra la potenza dell'amore e la debolezza del corpo. Non dobbiamo sottovalutarla: più Gesù opera secondo la volontà del Padre, più ne mostra la forza e più si espone nelle fragilità. Non è solo il rifiuto, ma anche l'assedio delle domande, della fame di guarigione, del bisogno di perdono di una folla marginale e oppressa. Dice esplicitamente l'Evangelista che presso il mare di Galilea fu raggiunto da una grande folla dalla Giudea, da Gerusalemme, dall’Idumea, da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone. Sentendo quanto faceva, andarono da lui. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male, si gettavano su di lui per toccarlo. La pressione di questa folla era tale da rischiare di rimanere schiacciato, tanto che chiese ai discepoli di mettergli a disposizione una barca. Gesù non è un benefattore generoso, non è un guaritore isolato, la sua missione non si esaurisce in un gesto; comprende e accoglie il bisogno delle folle più profondamente di loro stesse perché non solo le sfama, ma le apre alla conoscenza del regno di Dio. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 3:36 Lettura del Vangelo di Marco (Mc 3,7-15) 5:37 Commento sul Vangelo di Marco (Mc 3,7-15) Dal Vangelo di Marco (Mc 3,7-13) Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: "Tu sei il Figlio di Dio!". Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse. Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PLe Scuole della Pace della Costa d'Avorio insieme per l'Ucraina
12 Maggio 2022 | durata: 41
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #costadavorio #africa • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo del primo Libro di Samuele (1Sam 3,1-10)
11 Maggio 2022 | durata: 28:30
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignore1Sam 3 1-10Marco ImpagliazzoSam Il primo libro di Samuele ci descrive il giorno in cui Samuele incontrò per la prima volta il Signore, ascoltando la sua parola. Era un giovane, serviva il Signore sotto la guida di un uomo più grande e più anziano di lui, Eli; e quel giovane sta accanto all'arca di Dio e dorme. Già questo questa parola della Scrittura ci dice che succede, accade, di dormire anche nel tempio, cioè nella chiesa, nel luogo dove è custodita la Parola del Signore. La scrittura descrive questa situazione e colloca la convocazione di quel giovane proprio mentre è coricato e la lampada di Dio non è ancora spenta. Mentre il giovane dorme, la luce del Signore resta accesa, continua a illuminare. E’ l'esperienza di tante nostre giornate, viviamo nel luogo dove il Signore parla, dove è custodita la sua parola e, in un certo senso, dormiamo. Ci sono tanti modi per dormire e, quando si dorme, è difficile ascoltare, riconoscere chi parla e anche il senso e il valore di quello che ascoltiamo. La parola del Signore sta dicendo una cosa importante, proprio anche a tanti giovani; si ascolta, si vive nella comunità cioè nella chiesa, si sta accanto alla parola di Dio, magari si ha una certa familiarità con essa, eppure si percepisce tutto come in un sonno. Le parole sembrano non toccare il cuore, perché in fondo non arrivano al cuore la scrittura. Ma il Signore continua a chiamare Samuele e a chiamare noi. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:58 Lettura del primo Libro di Samuele (1Sam 3,1-10) 9:29 Commento sul primo Libro di Samuele (1Sam 3,1-10) Dal primo Libro di Samuele (1Sam 3,1-10) Il giovane Samuele serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. E quel giorno avvenne che Eli stava dormendo al suo posto, i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio. Allora il Signore chiamò: "Samuele!" ed egli rispose: "Eccomi", poi corse da Eli e gli disse: "Mi hai chiamato, eccomi!". Egli rispose: "Non ti ho chiamato, torna a dormire!". Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: "Samuele!"; Samuele si alzò e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Ma quello rispose di nuovo: "Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!". In realtà Samuele fino ad allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: "Samuele!" per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuele: "Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: "Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta"". Samuele andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: "Samuele, Samuele!". Samuele rispose subito: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta". #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1P+ Parole - Armi
11 Maggio 2022 | durata: 01:34
sant'egidiocomunità di sant'egidio A Castel Sant'Angelo i Giovani per la Pace di Sant'Egidio continuano a far sentire la loro voce per ribadire con forza che la guerra è ingiusta. Servizio del TGR Lazio #santegidio #roma #giovniperlapace • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro del profeta Isaia (Is 45,14-19)
10 Maggio 2022 | durata: 30:26
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioAndrea RiccardiIsaiaprofetapopoloIs 4 Un popolo in esilio ascolta parlare il profeta, il quale gli comunica una grande visione. Ma questo popolo è relegato in un angolo piccolo della storia; succedeva agli Ebrei ascoltatori del Profeta esuli in Babilonia. Succede a un gruppo di rifugiati, succede a tutti noi. Cosa può una piccola comunità? Che cosa si può fare? Il profeta annuncia una visione di pace e unità del mondo. Cita tre popoli lontani, Egiziani, Etiopi e Sabei e questi si prostreranno al popolo di Dio, per la sua missione di salvezza e di unità nel mondo. Ma non lo faranno perché Israele li ha vinti con la forza, ma saranno convinti da una presenza in mezzo a loro. Solo in te è Dio, non ce ne sono altri, non esistono altri dei - diranno - non esistono altri dei e riconosceranno, pur venendo da storie e culti diversi, il Dio di Israele. Eppure allora gli Dei delle Nazioni sembravano vincenti, mentre il Dio di Israele sembrava che avesse lasciato sconfitto il suo popolo, deportato. E Gerusalemme era distrutta; non era l'ora di una grande visione. Il popolo di Israele, che avrebbe dovuto essere lo strumento per realizzarla, era spaventato dal Dio babilonese Marduk. Gli Dei delle Nazioni, gli idoli, le idolatrie non sono archeologia, non sono passato. Oggi in modo raffinato, ma implacabile, si fabbricano gli dei, imposti con la propaganda: un idolo è una mentalità una cultura, talvolta una politica. La realtà può sembrare questa, la sopraffazione degli Dei delle Nazioni. Ma il profeta rivela una caratteristica stupefacente del Dio a nome del quale parla: “Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d'Israele salvatore". Il Dio nascosto, un Dio che si nasconde, perché il Dio che si nasconde è un Dio che non si impone alla maniera sgargiante delle Corti orientali, non si impone in modo arrogante e prepotente come i potenti di questo mondo. Addirittura così nascosto che i credenti arrivano talvolta a rimproverarlo: “quando succedeva questo tu dov'eri nascosto?”. La potenza di Dio non è quella dei piccoli potentati umani o degli Dei delle Nazioni Ma il profeta rassicura il popolo e rassicurando il popolo rassicura noi “Non patirete ignominia, vergogna, per i secoli eterni. Israele sarà salvato dal Signore per i secoli eterni”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:50 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 45,14-19) 15:36 Commento sul libro del profeta Isaia (Is 45,14-19) Dal libro del profeta Isaia (Is 45,14-19) Così dice il Signore: "Le ricchezze d'Egitto e le merci dell'Etiopia e i Sebei dall'alta statura passeranno a te, saranno tuoi; ti seguiranno in catene, si prostreranno davanti a te, ti diranno supplicanti: "Solo in te è Dio; non ce n'è altri, non esistono altri dèi"". Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d'Israele, salvatore. Saranno confusi e svergognati quanti s'infuriano contro di lui; se ne andranno con vergogna quelli che fabbricano idoli. Israele sarà salvato dal Signore con salvezza eterna. Non sarete confusi né svergognati nei secoli, per sempre. Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli, egli, il Dio che ha plasmato e fatto la terra e l'ha resa stabile, non l'ha creata vuota, ma l'ha plasmata perché fosse abitata: "Io sono il Signore, non ce n'è altri. Io non ho parlato in segreto, in un angolo tenebroso della terra. Non ho detto alla discendenza di Giacobbe: "Cercatemi nel vuoto!". Io sono il Signore, che parlo con giustizia, che annuncio cose rette. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPeace Mob dei Giovani per la Pace a Castel Sant'Angelo
10 Maggio 2022 | durata: 52:36
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #giovaniperlapace • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di don Angelo Romano sul Vangelo di Giovanni (Gv 10, 1-10)
9 Maggio 2022 | durata: 29:10
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 10 1-10pastorep Ieri abbiamo celebrato la domenica del Buon Pastore ed oggi la liturgia ci propone un passo del Vangelo di Giovanni, che precede quello nel quale Gesù usa proprio questa immagine, quella del Buon Pastore, per parlare di sé stesso. Gesù si trovava a Gerusalemme durante la festa della Dedicazione del Tempio; nel Vangelo di Giovanni si descrive uno scontro tra Gesù stesso ed alcuni Farisei, dopo la guarigione da parte di Gesù in giorno di sabato di un cieco nato. Dopo questo episodio Gesù pronuncia il discorso di cui abbiamo ascoltato la parte iniziale; le parole di Gesù che abbiamo ascoltato, dopo la Pasqua assumono un senso particolarmente profondo. Non sono Infatti solamente espressive di una volontà di Gesù, ma anche di quanto da lui vissuto durante la sua vita e particolarmente durante la sua passione morte e resurrezione. Durante il tempo della sua cattura si era compiuta la parola “percuoterò il pastore le pecore e saranno disperse”. I suoi discepoli erano fuggiti dopo la sua cattura e lo stesso Pietro, che lo aveva seguito da lontano insieme a Giovanni e a poche donne, alla fine lo aveva rinnegato, per paura di una serva. Ma poi il pastore era tornato ed era andato a cercare le sue pecore disperse; nei pressi del sepolcro era andato a cercare Maria nel Cenacolo i Dodici o i due discepoli in cammino triste verso Emmaus o i discepoli in Galilea ancora una volta. Gesù è andato a cercarli e a trovarli; la sua visita ha cambiato per sempre la loro esistenza, li ha investiti di una nuova gioia, con il desiderio di comunicarla, vincendo ogni resistenza e ogni paura. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:16 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 10, 1-10) 14:31 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 10, 1-10) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 10, 1-10) "In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei". Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PIV di Pasqua. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
7 Maggio 2022 | durata: 1:06:26
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Marco Gnavi sul Vangelo di Giovanni (Gv 8,12)
6 Maggio 2022 | durata: 29:10
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaD Questa sera insieme confessiamo che tutti abbiamo bisogno della luce. Innanzi all'icona del volto del Signore splende la fiamma del cero pasquale e ne mostra tutta la sua bellezza e la sua forza. La Risurrezione del Signore è il mistero grande che le Scritture contengono, ma tanto grande da avere bisogno gli uni degli altri per comprenderlo e per viverlo. Questo segreto lo si riceve solo in unità gli uni con gli altri, radunati nello spirito e alla luce della Pasqua. Anche i volti delle sorelle dei fratelli e delle sorelle appaiono più nitidamente per ciò che sono: i compagni di viaggio, che Dio ci ha donato nel pellegrinaggio della vita. E così alla luce della Pasqua comprendiamo anche noi stessi, in modo nuovo, dentro questo popolo. Abbiamo bisogno di luce nel pellegrinaggio della vita verso la Terra promessa, ovunque siamo, possiamo riconoscere percorsi dolorosi dell'esodo dalla schiavitù alla libertà, dalla violenza alla pace. Pensiamo all’Ucraina, ma anche le nostre comunità in America Latina, particolarmente in Messico è in Colombia, conoscono le ferite dei poveri e dei migranti, come anche la sete di speranza che si legge nel cuore di tutte le generazioni. La luce, una nube luminosa, guidò il popolo di Israele nel deserto. Alla Festa delle Capanne, quella grande festa all'interno della quale Gesù nel Vangelo di Giovanni pronuncia le parole che abbiamo ascoltate, erano legate anche le musiche e le luci, la gioia e le candele. La luce nel primo testamento è tutto ciò che rischiara la strada verso Dio: la Legge, la Parola, la Sapienza. E nella festa delle Capanne a Gerusalemme Gesù parlò e disse: “Io sono la luce del mondo. Chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:57 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 8, 12) 9:57 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 8, 12) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 8, 12) Di nuovo Gesù parlò loro e disse: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per la Chiesa. Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Luca (Lc 10, 1-12)
5 Maggio 2022 | durata: 29:15
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloUcrainaVincenzo PagliapredicazionediscepoliGesù Il Vangelo di Luca ci presenta l'inizio del viaggio di Gesù verso Gerusalemme, un viaggio che simboleggia l'intera vita dei credenti, l'intera vita di ciascuno di noi, dell'intera chiesa. Tutti siamo in pellegrinaggio verso il regno; il Signore Gesù ci insegna, ci guida, ci ammaestra su come e perché continuare questo viaggio. Nel capitolo precedente Gesù aveva parlato ai Dodici sulla necessità della missione; ora abbiamo ascoltato, dal capitolo decimo, l'invio di 72 discepoli che dovevano recarsi nei villaggi dove Gesù sarebbe passato per preparare l'incontro di Gesù con la gente. 72 indica il numero dei popoli della terra, così come viene detto nel capitolo decimo del libro della Genesi. E’ a dire che l'universalità della predicazione. Non è un'aggiunta successiva, il Vangelo è destinato a tutti i popoli della terra fin dall'inizio, fin dai primi passi della predicazione evangelica. E quando Gesù dice che la messa è abbondante, ossia davvero larga, noi possiamo intendere la vastità del dolore presente nel mondo, l’incredibile frequenza, l'alto numero di conflitti che anche in questo tempo, oltre alla guerra in Ucraina, insanguinano tanti altri paesi. In questa abbondanza c'è anche l'ampiezza della solitudine, dell'abbandono di tanti. Questa sera abbiamo pregato con il salmo 70, la preghiera dell'anziano, una preghiera dove chi è avanti negli anni, invoca la protezione del Signore, perché in tanti lo vogliono allontanare. E Gesù, mentre afferma l'abbondanza della messe, vede la sproporzione tra l'immenso lavoro della predicazione del Vangelo dell'amore, della Pace, un lavoro enorme da compiere, e il piccolo numero dei discepoli. Gesù lo sa bene, Gesù conosce bene la debolezza. i limiti di quei 72 discepoli, ma non sembra darsene tanto pensiero. Non è il numero che sembra frenare Gesù, semmai è preoccupato per la qualità di quei discepoli, o meglio della loro fede, della forza della loro predicazione. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:59 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 10, 1-12) 16:43 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 10, 1-12) Dal Vangelo di Luca (Lc 10, 1-12) Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: "La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio". Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: "Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino". Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPorte aperte e inclusione: nella mostra DIS/INTEGRATION le opere degli artisti con disabilità
5 Maggio 2022 | durata: 03:30
sant'egidiocomunità di sant'egidio DIS/INTEGRATION arriva alla periferia di Roma. Nel quartiere di Tor Bella Monaca la mostra degli artisti con disabilità dei Laboratori d'Arte della Comunità di Sant'Egidio #santegidio #personecondisabilita #roma • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul libro di Ezechiele (Ez 37,15-28)
4 Maggio 2022 | durata: 29:56
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreunitàpopoloprofetaezechieleEz Le parole, che abbiamo ascoltato, sono rivolte agli esiliati a Babilonia dal profeta Ezechiele, che aveva visto dissolversi quell'unità, che Dio aveva voluto mostrare al mondo intero fin dalle origini, attraverso il suo popolo, Israele. L’ingiustizia, la violenza, il peccato di idolatria sembravano avere messo in discussione definitivamente l'unità e la convivenza in Gerusalemme, tanto che la città appariva ormai un luogo inospitale e inabitabile. L’esilio e la dispersione furono la conseguenza, ma la parola profetica risveglia la speranza, aiuta a guardare oltre la delusione, il pessimismo ed anche ad accogliere la misericordia di Dio, che non ci condanna nel peccato, né permette che il mondo sia dominato dal male. Ezechiele, come altrove attesta il suo libro, non solo parla, ma mostra, fa vedere la parola che vuole comunicare, perché così Dio gli chiede più volte di fare. Sono quelli che gli studiosi chiamano le azioni simboliche del profeta, come quella che viene raccontata in questo brano dove Ezechiele mostra visibilmente quanto poi spiegherà. La parola di Dio è sempre anche possibilità di vedere e comprendere, perché spesso si è ciechi, sordi, si ascolta poco e quindi non si riesce a vedere in profondità, nelle vicende nel mondo e nel cuore degli altri. E’ bella l'immagine di Ezechiele: due legni con i nomi delle antiche tribù di Israele, uniti dalla mano del Profeta, come segno di unità di un popolo disperso è diviso, divisione che aveva contrassegnato la storia del popolo di Dio per diverso tempo dopo la morte del Re Salomone. E’ il profeta che li tiene uniti ed è la sua mano che diviene strumento verso l'unità, ma poi Dio aggiunge “Diventeranno una cosa sola in mano mia”. E’ il Signore l'artefice dell'unità, ma essa si manifesta attraverso il profeta; il profeta è strumento prezioso nelle mani di Dio, perché quel popolo ritrovi l'unità perduta. Soprattutto egli deve far vedere qualcosa che non si vede e che sembrava impossibile. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:02 Lettura del libro del profeta Ezechiele (Ez 37,15-28) 9:16 Commento sul libro del profeta Ezechiele (Ez 37,15-28) Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 37,15-28) Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: "Giuda e i figli d'Israele uniti a lui"; poi prendi un altro legno e scrivici sopra: "Giuseppe, legno di Èfraim, e tutta la casa d'Israele unita a lui". Accostali l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano. Quando i figli del tuo popolo ti diranno: "Ci vuoi spiegare che cosa significa questo per te?", tu dirai loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che è in mano a Èfraim, e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia. Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e di' loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni. Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre. Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre". #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPresentazione del libro "La scomunica ai comunisti" di Cesare Catananti
4 Maggio 2022 | durata: 1:23:50
sant'egidiocomunità di sant'egidio Presentazione del libro "La scomunica ai comunisti" di Cesare Catananti. Ne discutono con l'autore Pierluigi Bersani, Massimo Franco, Pietro Parolin, Andrea Riccardi #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Festa degli apostoli Filippo e Giacomo. Meditazione di Don Francesco Tedeschi su Gv 14, 7-14
3 Maggio 2022 | durata: 27:56
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto Filippo?”. Ecco, ascoltiamo fratelli e sorelle questa domanda di Gesù in questa preghiera della sera in cui con tutta la chiesa facciamo memoria degli Apostoli Filippo e Giacomo.Questa domanda, che Gesù rivolge a Filippo, in realtà è rivolta a ciascuno di noi. Giacomo è ricordato dalla tradizione come il figlio di Alfeo e come colui che all'inizio della missione degli Apostoli non volle che si imponessero ai convertiti dal paganesimo le regole dell' osservanza della legge. Filippo invece è ricordato più volte nel Vangelo di Giovanni come colui che pone domande al Signore, come quando davanti alle folle da sfamare sentiva il peso del limite di non avere abbastanza; poi la domanda di quei Greci che volevano vedere Gesù e infine questa domanda profonda, significativa, di poter vedere il Padre. Filippo rappresenta quindi una singolare figura di intercessore, potremmo dire, e una tradizione afferma che si spinse fino alla Scizia, l'antica terra ai confini proprio tra l'Ucraina e la Russia a predicare il Vangelo, prima di morire martire in Asia Minore. Dopo la Pasqua i discepoli devono aver ricordato queste parole di Gesù, quelle parole che gli erano state rivolte dal Signore proprio la sera dell'ultima cena, aprendo in loro una nuova visione. Ma quella domanda - “da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto?” - rimane, si può essere da tanto tempo con Gesù, seguirlo, ascoltarlo, ma non averlo ancora conosciuto. Ed è qui che, allora, la domanda di Filippo si incontra con la nostra vita: la domanda di conoscere Gesù è la domanda di ogni discepolo che deve diventare apostolo, cioè inviato per far conoscere il Vangelo, per comunicare la parola del Signore in questo mondo. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:15 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 14,7-14) 12:12 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 14,7-14) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 14,7-14) Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto". Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PStop the War - Il Flash Mob per la Pace dei Giovani di Sant'Egidio a Fontana di Trevi
3 Maggio 2022 | durata: 01:11
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #roma #giovaniperlapace • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per i malati. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro del profeta Isaia (Is 43,1-7)
2 Maggio 2022 | durata: 28:46
sant'egidiosanta maria in trasteverevangelopreghierabibbialetturapreghiera ogni giornopregarePreghiera della seracomunità di sant'egidioparola di dio del giornopreghiera del giornopreghiera della serapreghiera della sera di oggipreghiera di Preghiamo oggi per i malati, guardando anche ai feriti in guerra e a quanti, malati in Ucraina, mancano delle cure mediche necessarie. Inoltre, proprio per la presenza questa sera nella Basilica di Santa Maria dei nostri amici latino americani, ricordiamo paesi toccati fortemente dal Covid, come il Perù, la Bolivia e Honduras. Le parole del profeta Isaia sono rivolte al popolo d'Israele, sbandato e spaesato, che si chiede se non sia stato abbandonato, sperduto nella storia, privato del futuro, sperando magari di poter ritornare al passato. E’ la condizione di tanti popoli aggrediti dalla guerra, come gli ucraini e altri nel mondo, ma non solo i popoli, anche le persone, specie se ammalate; guardano al futuro, senza speranza, imprigionate dalla malattia:”Chi può aiutarmi?”. Queste parole sono di grande valore, perché sono una dichiarazione d'amore del Signore, non solo di perdono o di accettazione nostra, malgrado tutto, ma Egli dice: “Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché tu sei degno di stima e io ti amo”. Sono parole che andrebbero scolpite, davanti ai nostri occhi; ma come può essere prezioso un servo poco prima definito dallo stesso profeta cieco sordo e distratto? Tante volte sembra che in noi non ci sia niente di valore, eppure Dio parla di stima, trovando qualcosa di valore che forse noi e gli altri non vediamo; degno di stima e prezioso, tanto che dice “Io ti amo”. Significa che una vita malata non è priva di valore per Lui, che un popolo colpito non è abbandonato. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:49 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 43,1-7) 9:15 Commento sul libro del profeta Isaia (Is 43,1-7) Dal libro del profeta Isaia (Is 43,1-7) Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha plasmato, o Israele: "Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare, poiché io sono il Signore, tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore. Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, do uomini al tuo posto e nazioni in cambio della tua vita. Non temere, perché io sono con te; dall'oriente farò venire la tua stirpe, dall'occidente io ti radunerò. Dirò al settentrione: "Restituisci", e al mezzogiorno: "Non trattenere; fa' tornare i miei figli da lontano e le mie figlie dall'estremità della terra, quelli che portano il mio nome e che per la mia gloria ho creato e plasmato e anche formato". #santegidio #preghiera #malati • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/III di Pasqua. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
30 Aprile 2022 | durata: 49:48
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sulla prima lettera ai Corinzi (15,1-11)
29 Aprile 2022 | durata: 26:40
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaD “A voi ho trasmesso quello che anch'io ho ricevuto” dice l'Apostolo, scrivendo alla comunità di Corinto. E ricorda anche a noi che l'annuncio della Pasqua, della resurrezione del Signore Gesù, è qualcosa che si riceve, proprio perché possa essere comunicato agli altri. Quello che abbiamo ascoltato è quello che alcuni esegeti hanno definito il Vangelo di Paolo. L'Apostolo Infatti è legato a questa predicazione, che lui stesso ha ricevuto dagli Apostoli e che non ha smesso di comunicare in tutta la sua missione. Tra questo accogliere e il comunicare l'annuncio della Pasqua, potremmo dire che c'è tutta la sua vita e nella Pasqua, nella resurrezione, c'è il cuore del vangelo e il segreto della vita cristiana, nella quale l'Apostolo chiede di rimanere saldi. E quanto è vero questo, in un tempo in cui tutto sembra perdere stabilità. Questo vangelo e ciò che fa rimanere saldi e Paolo ricorda di come, dopo la Pasqua, Gesù apparve ai Dodici ai e agli altri discepoli. C'è un tempo dopo la Pasqua, che è quello che anche noi stiamo vivendo, in cui la comunità vive nella compagnia del Signore risorto, fa memoria della Pasqua e questa memoria diventa annuncio di fede e di speranza per il mondo intero. E allora queste parole oggi illuminano la nostra preghiera della sera e torniamo anche noi ad ascoltare e ad accogliere questo vangelo dell'apostolo “e cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:32 Lettura della prima lettera ai Corinzi (1Cor 15,1-11) 11:41 Commento sulla prima lettera ai Corinzi (1Cor 15,1-11) Dalla prima lettera ai Corinzi (1Cor 15,1-11) Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l'ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul libro del profeta Naum (Na 1,1-8)
28 Aprile 2022 | durata: 26:51
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloUcrainasdegnoviolenzaarmoniacaosNaumNa 1 1-8 Suonano forse dure le parole che abbiamo ascoltato dal libro del Profeta Naum, il quale si rivolge a Ninive, città capitale di un grande impero sanguinario e distruttore, responsabile di tante guerre. Ma si può tacere davanti alla guerra e alle sue drammatiche conseguenze? Non lo abbiamo fatto in queste settimane e non lo potremmo fare mai, come discepoli di Gesù e figli del Dio Altissimo, lo stesso che parlava a Naum. La profezia è sempre unica e singolare in un mondo di uomini e donne distratti facilmente da sé stessi. Il profeta si rivolge a un Dio geloso, pieno di sdegno. Dio mai rimane indifferente davanti al male, la sua vendetta non è Il capriccio di un Dio giustiziere come talvolta viene descritto il Dio del primo testamento, ma indica la ribellione di Dio di fronte a un mondo violento ingiusto, alle armi che uccidono gente inerme, al potere dei forti che schiaccia e annienta i deboli e i poveri. Nella preghiera noi possiamo unirci alle parole del Profeta per invocare con insistenza la giustizia divina, perché venga ristabilita la pace sulla terra e nei cuori. Il profeta descrive l’intervento divino che riguarda non solo gli esseri umani, ma il creato intero. La sua potenza giunge là dove regna il caos, perché l'uomo si ravveda e tutto possa tornare a quell'armonia che Egli stesso ha voluto fin dalla creazione per il mondo intero, come ci racconta il libro della Genesi. Uniamo la nostra preghiera allo sdegno di Dio per la violenza: troppi silenzi e complicità ci sono stati nella storia, quando la violenza umana ha causato morte e distruzione. Oggi ci uniamo anche le comunità ebraiche che secondo il calendario ebraico fanno memoria dello Yom Hashoàh, il giorno della Shoah Per non dimenticare quei 6 milioni di ebrei uccisi nei campi di sterminio, una vergogna che ha segnato la storia dell'Europa e del mondo davanti a cui non possiamo non dire “Mai più”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:31 Lettura del libro del profeta Naum (Na 1,1-8) 13:34 Commento sul libro del profeta Naum (Na 1,1-8) Dal libro del profeta Naum (Na 1,1-8) Oracolo su Ninive. Libro della visione di Naum da Elkos. Un Dio geloso e vendicatore è il Signore, vendicatore è il Signore, pieno di collera. Il Signore si vendica degli avversari e serba rancore verso i nemici. Il Signore è lento all'ira, ma grande nella potenza e nulla lascia impunito. Nell'uragano e nella tempesta è il suo cammino e le nubi sono la polvere dei suoi passi. Minaccia il mare e lo rende asciutto, prosciuga tutti i fiumi. Basan e il Carmelo inaridiscono, anche il fiore del Libano languisce. Davanti a lui tremano i monti, ondeggiano i colli. Si leva la terra davanti a lui, il mondo e tutti i suoi abitanti. Davanti al suo sdegno chi può resistere e affrontare il furore della sua ira? La sua collera si spande come il fuoco e alla sua presenza le rocce si spezzano. Buono è il Signore, un asilo sicuro nel giorno dell'angoscia. Si prende cura di chi si rifugia in lui anche quando l'inondazione avanza. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Libro del Profeta Isaia (Is 43,1-4)
27 Aprile 2022 | durata: 26:36
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreuomopaceUcrainaabissoguerraM Abbiamo ascoltato la parola del profeta Isaia. Il Signore, che si fa presente come protettore e liberatore di Israele, parla in un momento, in un tempo, in cui il popolo era spaventato e impaurito e lo fa con parole forti, affettuose, che sono quelle che abbiamo ascoltato all'inizio di questo capitolo 43 del profeta Isaia. “Non temere io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome. Tu mi appartieni”. Parole forti, affettuose, perché il Signore vede un popolo provato dalla paura, dallo spavento e la fede nel Signore, attraverso queste parole, che nasce, che cresce, che si rafforza dall'ascolto di queste parole, libera dalla paura e dal timore e diviene madre della forza nell'amore. Se pensiamo ai profeti o alle loro paure, ai discepoli spesso spaventati anche in presenza di Gesù, alla prima comunità che attende la discesa dello Spirito Santo che stava con le porte chiuse o alle paure che accompagnano la nostra vita, capiamo perché la parola del Signore risuona come una consolazione e una protezione. “Se dovrai attraversare le acque starò con te, i fiumi non ti sommergeranno, se dovrai passare in mezzo al fuoco non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare, poichè io sono il Signore tuo Dio”. C'è una bellissima espressione del Signore che accompagna la vocazione del profeta Geremia “Non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro”. E’ un versetto profondo, perché connette lo spavento alla paura e il Signore ci libera da tutto questo “Non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro”. Così una parola di grande consolazione giunge anche a noi questa sera, attraverso il profeta Isaia “Tu sei prezioso ai miei occhi, per questo sei degno di stima e ti amo”. E’ la parola che ciascuno di noi questa sera riceve personalmente dal profeta, dalla parola di Dio, perché, se entriamo in contatto profondo con questa parola, ci sentiamo dire non solo oggi, ma ogni giorno, “Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e ti amo”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:28 Lettura del libro del Profeta Isaia (Is 43,1-4) 8:07 Commento sul libro del Profeta Isaia (Is 43,1-4) Dal libro del Profeta Isaia (Is 43,1-4) Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha plasmato, o Israele: "Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare, poiché io sono il Signore, tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore. Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, do uomini al tuo posto e nazioni in cambio della tua vita. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPresentazione del libro Xu Guangqi e gli studi celesti
27 Aprile 2022 | durata: 1:27:36
sant'egidiocomunità di sant'egidio PRESENTAZIONE DEL LIBRO "XU GUANGQI E GLI STUDI CELESTI". Dialogo di un letterato cristiano dell'epoca Ming con la scienza occidentale a cura di Elisa Giunipero Mercoledì 27 aprile 2022 Ore 17.30 Basilica di San Bartolomeo all'Isola Piazza di san Bartolomeo all'Isola 22, Roma Intervengono: Agostino Giovagnoli Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano Padre Federico Lombardi SJ Fondazione Joseph Ratzinger Federico Masini Università La Sapienza Roma S. E. Card. Luis Antonio Gokim Tagle Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli Modera Valeria Martano Comunità di Sant'Egidio #santegidio #cina #libri • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera per la pace. Meditazione di Andrea Riccardi sul Libro del Profeta Isaia (Is 40,1-11)
26 Aprile 2022 | durata: 34:36
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorepaceUcrainaAndrea Riccardigius Questa sera preghiamo per la pace e abbiamo in mente i paesi che soffrono. Abbiamo ascoltato le parole con cui inizia il secondo Isaia in particolare quelle del Libro della Consolazione. Il secondo Isaia mostra un Dio che è nel cuore della storia, la quale non è affidata agli insensibili dei delle nazioni, che le guidano le une contro le altre o al terribile minaccioso Caos, paura risorgente nelle pagine bibliche. Il popolo ebraico era perduto, era esiliato, aveva smarrito il centro della sua vita, il Tempio ormai distrutto e la terra era abbandonata per sempre. Che posto avrebbe avuto nel futuro del mondo? Il suo Dio non l'amava più? Sarebbe sopravvissuto? Sono domande che si pongono i popoli in esilio, i popoli aggrediti, come l'Ucraina, in grave difficoltà, come gli Etiopi e i Tigrini, impoveriti e violentati come i Sudanesi, in esilio come i Venezuelani o abbandonati come i Rohingya. Non abbiamo paura di nominare questi ed altri popoli, perché in essi oggi vive il dramma di Israele abbandonato, in un angolo della storia, come ai tempi del Profeta, in preda agli dei delle nazioni. Ma Isaia annunzia che Dio non dimentica, la sua è giustizia, ma una giustizia compassionevole, che non esiste tra le nazioni o tra gli uomini. E’ scontata la sua iniquità perché ha ricevuto dalla mano del Signore doppio castigo per tutti i suoi peccati. Dal cielo, dal consesso dei cieli, presieduto dal Signore, Dio parla e Dio non è uno degli dei delle nazioni, è il Creatore e Signore della storia. E la parola di Dio rompe un silenzio preoccupante per il popolo e il Salmo 28 spiega la disperazione di questo popolo “A te grido Signore non restare in silenzio, mio Dio, perché se tu non parli sono come chi scende nella fossa”. Allora Dio parla “Consolate, consolate il mio popolo. Parlate al cuore di Gerusalemme, gridatele che è finita la sua schiavitù”. E questa parola è una vera consolazione. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:16 Lettura del libro del Profeta Isaia (Is 40,1-11) 12:15 Commento sul libro del Profeta Isaia (Is 40,1-11) Dal libro del Profeta Isaia (Is 40,1-11) Consolate, consolate il mio popolo - dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati". Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato". Una voce dice: "Grida", e io rispondo: "Che cosa dovrò gridare?". Ogni uomo è come l'erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo. Secca l'erba, il fiore appassisce quando soffia su di essi il vento del Signore. Veramente il popolo è come l'erba. Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre. Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri". #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera serale. Meditazione di Don Marco Gnavi sullla prima lettera di Pietro (1Pt 5,5-14)
25 Aprile 2022 | durata: 34:44
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùDon Marco Gnavi1Pt 5 5-14M Noi partecipiamo allo spirito universale di questa prima lettera, che la tradizione attribuisce all'apostolo Pietro, scritta da Babilonia cioè da Roma, nella fraternità che circonda il primo dei Dodici al cui si associano tanti nomi: Silvano, ma anche quello di Marco che lui chiama figlio mio. E questo indizio ci aiuta a vivere la festa dell'Evangelista che celebriamo oggi nella chiesa, portando dentro di noi le stesse indicazioni e gli stessi sentimenti che l'apostolo Pietro suggerisce. Vigilare in questo tempo è essere sobri, vigilare, perché il nostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. E quando Pietro, accompagnato e assistito dal figlio suo Marco, scrive, si rivolge a comunità che nell'Asia Minore soffrivano, erano ferite dal male, avevano bisogno di coraggio. Oggi noi stessi festeggiamo l'apostolo Marco, avendo sotto gli occhi le nostre comunità sorelle in tanti luoghi del mondo e particolarmente in Ucraina. Marco ha raccolto da Pietro i racconti sulla vita del Signore Gesù e Marco appartiene alla seconda generazione di questa comunità credente, gli Apostoli, ai quali siamo tutti debitori. Marco, raccogliendo ciò che Pietro gli aveva trasmesso, riporta anche nel suo Vangelo tanti detti del Signore Gesù, i suoi discorsi, i miracoli e nel suo Vangelo si trasmette in maniera misteriosa la verità della nostra fede: Gesù è il figlio, il Cristo, l'amato dal Padre. E’ lui che viene confessato da Pietro nell'ottavo capitolo:”Tu sei il Cristo”. Ma solo dopo la Resurrezione questa rivelazione si troverà sulla bocca del centurione, che riconoscerà in lui il figlio di Dio. Tutto il vangelo di Marco sembra dirci che il Signore Gesù lo si capisce solo dopo la Resurrezione. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:17 Lettura della prima lettera di Pietro (1Pt 5,5-14) 14:20 Commento prima lettera di Pietro (1Pt 5,5-14) Dalla prima lettera di Pietro (1Pt 5,5-14) Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo opportuno, riversando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo. E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. A lui la potenza nei secoli. Amen! Vi ho scritto brevemente per mezzo di Silvano, che io ritengo fratello fedele, per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio. In essa state saldi! Vi saluta la comunità che vive in Babilonia e anche Marco, figlio mio. Salutatevi l'un l'altro con un bacio d'amore fraterno. Pace a voi tutti che siete in Cristo! #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera in occasione della Pasqua ortodossa con i profughi dall'Ucraina
24 Aprile 2022 | durata: 1:04:15
sant'egidiocomunità di sant'egidiopreghiera della seravangelobibbiaGv 20 1-18Maria di MagdalaResurrezioneGesùSignorepreghieraamorelucegioiamaestrosepolcroAndrea Riccardiviolenza #santegidio #pasqua • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PII di Pasqua. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
23 Aprile 2022 | durata: 51:55
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera del Tempo di Pasqua. Meditazione di Andrea Riccardi sul Vangelo di Giovanni (Gv 20,1-18)
22 Aprile 2022 | durata: 31:25
sant'egidiocomunità di sant'egidiopreghiera della seravangelobibbiaGv 20 1-18Maria di MagdalaResurrezioneGesùSignorepreghieraamorelucegioiamaestrosepolcroAndrea Riccardiviolenza E’ bene, in questa settimana di Pasqua, soffermarsi sul Vangelo della Resurrezione e leggere e rileggere tutti i Vangeli della Resurrezione, ma anche le parole dell'apostolo Paolo sulla Resurrezione, nella prima e nella seconda lettera ai Corinzi, perché i nostri pensieri sono spinti indietro; in un certo senso si riposizionano a prima della Pasqua. La Pasqua è sempre una novità nella vita e, proprio perché novità, è imprevedibile in quell’impatto tra il Vangelo della Resurrezione e la nostra vita. E la nostra storia quest'anno è anche purtroppo storia di tante guerre e della guerra in Ucraina. Il Vangelo narra che Maria di Magdala andò al Sepolcro. La pietra era ribaltata, Gesù non c'era più. Dopo il processo, la tortura, la crocifissione, un’ulteriore violenza: Maria corre da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quasi non facendocela più a trattenere il dolore, perché un dolore condiviso resta un dolore, ma è diverso. E’ disperata, dice loro:”Hanno portato via il Signore dal Sepolcro e non so dove l'hanno messo”. Hanno rubato il corpo del Signore ed è quello che ripete al giardiniere:” Signore se l'hai portato via tu, dimmelo dove l'hai posto e andrò a prenderlo”. La violenza non ha fine ed è quello che vediamo nella guerra in Ucraina; violenza dopo violenza fino all'impensabile. Violenza genera violenza e la violenza ubriaca gli uomini rendendoli ancora più violenti. Lo abbiamo visto in Siria e vorrei dire che la guerra è madre di violenze impensabili. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:22 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 20,1-18) 14:18 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 20,1-18) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 20,1-18) Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!". Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. I discepoli perciò se ne tornarono di nuovo a casa. Maria invece stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto". Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo". Gesù le disse: "Maria!". Ella si voltò e gli disse in ebraico: "Rabbunì!" - che significa: "Maestro!". Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"". Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: "Ho visto il Signore!" e ciò che le aveva detto. #santegidio #pasqua • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PYuriy Lifanse di Sant'Egidio: la situazione di Leopoli di questi giorni e l'impegno della Comunità
22 Aprile 2022 | durata: 01:57
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera del Tempo di Pasqua. Meditazione di Don Marco Gnavi sul vangelo di Luca (Lc 24,36-48)
21 Aprile 2022 | durata: 31:00
sant'egidiocomunità di sant'egidiopreghiera della seravangelobibbiaResurrezioneGesùSignorepreghieraamorelucegioiamaestropassioneLc 24 36-48Padrechiodilancia La Risurrezione cerca e chiede la nostra fede. I vangeli non nascondono la fatica di tutti i discepoli ad accogliere Il loro Maestro, che pensavano sconfitto sulla croce e perduto nel Sepolcro. L'evidenza del dolore della morte è sembrata più forte dell'amore di Dio per loro, è sembrata più forte della fiducia e della preghiera di Gesù al Padre, è sembrata più forte del segreto che contengono le Scritture. Ma quelle Scritture ci vengono riproposte da Gesù stesso vivente e ci dicono che niente è vano nella Passione di Gesù. Anzi proprio i fori dei chiodi nei piedi e nelle mani, il corpo squarciato dal colpo di lancia, non sono la certificazione della fine della speranza; mostrano invece un nuovo inizio. Le evidenze delle piaghe nel corpo del Signore sono infatti sigillo dell'amore più grande, che tutta l'umanità abbia mai conosciuto. Ed è qui lo scandalo: il crocifisso è il risorto, il crocifisso è il risorto, non è un corpo rianimato e non è solo un segno, come lo fu invece Lazzaro riportato alla vita, perché noi potessimo credere. E’ tutta la potenza del Padre scritta nella carne del figlio Gesù e nello spirito, che dopo la sua morte e Resurrezione. ora unisce tutti i discepoli. Così la Resurrezione non cancella la passione, ma la esalta, la spiega, la illumina. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:20 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 24,36-48) 14:36 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 24,36-48) Dal Vangelo di Luca (Lc 24,36-48) Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho". Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: "Avete qui qualche cosa da mangiare?". Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: "Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi". Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: "Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. #santegidio #pasqua • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Luca (Lc 24,13-35)
20 Aprile 2022 | durata: 28:10
sant'egidiocomunità di sant'egidiopreghiera della seravangelobibbiaGv 20 11-18Maria di MagdalaResurrezioneGesùSignorepreghieraamorelucegioiaDon Angelo Romanomaestrosepolcro “Resta con noi perché si fa sera”. Ascoltiamo fratelli e sorelle questa invocazione dei due discepoli di Emmaus, raccolti in questa sera in cui continuiamo ad ascoltare i Vangeli della Resurrezione. “Resta con noi perché si fa sera”. La sera è il momento in cui il giorno volge al tramonto, quindi nella Scrittura - lo sappiamo - è un momento particolare della giornata, ricco di significati. Lo stesso Gesù parla, durante la passione, di un'ora decisiva, l'ora delle tenebre, il tempo del suo arresto, che porterà al momento della Croce, segnato dal buio su tutta la terra. La sera è il tempo in cui si comincia a pensare con preoccupazione al domani e tante volte non si riesce a leggere il futuro. C'è una sera della storia che attraversa il mondo e oggi pensiamo ancora alla guerra in Ucraina, che continua a mietere vittime, nella violenza. Il camminare triste dei discepoli di Emmaus è tanto simile all'incedere rassegnato di tanti uomini e donne in questo tempo. Il Signore è risorto, ma quanti se ne sono accorti? i discepoli di Emmaus tornano per la strada di sempre e l'annuncio della Resurrezione fatica ad arrivare a cuori stanchi e ripiegati su di sé. Ma quel viandante, che si fa loro compagno di strada, ha qualcosa da dire anche alla nostra vita. Stolti e lenti di cuore li chiama Gesù ed è vero quanto il non conoscere la Scrittura impedisce di capire la vita. Intelligenza della Scrittura è saper leggere la vita con gli occhi del Signore, del Signore risorto. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:50 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 24,13-35) 15:20 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 24,13-35) Dal Vangelo di Luca (Lc 24,13-35) Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: "Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?". Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: "Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?". Domandò loro: "Che cosa?". Gli risposero: "Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto". Disse loro: "Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto". Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: "Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?". Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!". Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. #santegidio #pasqua • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PLa solidarietà è l'unica buona notizia della guerra: Marco Impagliazzo
20 Aprile 2022 | durata: 02:20
sant'egidiocomunità di sant'egidio La solidarietà è l'unica buona notizia della guerra: Marco Impagliazzo #santegidio #marcoimpagliazzo #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di don Angelo Romano sul Vangelo di Giovanni (Gv 20,11-18)
19 Aprile 2022 | durata: 29:01
sant'egidiocomunità di sant'egidiopreghiera della seravangelobibbiaGv 20 11-18Maria di MagdalaResurrezioneGesùSignorepreghieraamorelucegioiaDon Angelo Romanomaestrosepolcro Continuiamo ad ascoltare a confrontarci con la luce di gioia e di speranza del Vangelo della Resurrezione del Signore. E’ una notizia sconvolgente quella che una donna, Maria di Magdala, comunica a Pietro e a Giovanni. E’ andata al Sepolcro, ma lo ha trovato vuoto. “Hanno portato via il Signore dal Sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto”. Così Maria dice a Pietro e a Giovanni. Maria aveva vissuto i momenti tremendi della passione di Gesù, quando era stato arrestato, torturato, ucciso sulla croce. Spinta dall'amore per Gesù, dalla compassione verso il suo corpo martoriato, Maria aveva voluto compiere un ultimo gesto di amore verso il Signore, ma aveva trovato la tomba vuota. Maria teme sia stato compiuto un estremo oltraggio verso il Signore: ”Hanno portato via il suo corpo”. C'è un amore, una tenerezza per quel corpo ferito, martoriato, che muove Maria di Magdala e che così la rende prima testimone di quel Sepolcro vuoto. E’ forse inutile tutta questa sua preoccupazione, è forse inutile questo suo amore? Cari amici anche se il male cerca di intristirci, dobbiamo restare saldi in una verità: che l'amore non è mai inutile. Non è mai inutile quel gesto di amore di Maria di Magdala: la rende Infatti la prima testimone della resurrezione di Gesù. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:26 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 20,11-18) 14:10 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 20,11-18) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 20,11-18) Maria invece stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto". Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo". Gesù le disse: "Maria!". Ella si voltò e gli disse in ebraico: "Rabbunì!" - che significa: "Maestro!". Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"". Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: "Ho visto il Signore!" e ciò che le aveva detto. #santegidio #pasqua • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PLunedì dell'Angelo. Meditazione sul Vangelo di Matteo (Mt 28, 1-10)
18 Aprile 2022 | durata: 31:40
sant'egidiocomunità di sant'egidio Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore la gioia e la luce della Pasqua. Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci rende partecipi della scena della Risurrezione; l'evangelista Matteo descrive davanti ai nostri occhi questo momento: l'Angelo del Signore scende dal cielo, rotola la pietra e si mette a sedere sopra di essa, quasi in una posizione regale, per esprimere la vittoria della vita sulla morte. La posizione dell'Angelo sulla pietra è la posizione del Signore, una posizione regale e sovrana sulla storia. La tradizione, il lunedì dell'Angelo, ci invita a entrare in questa scena; tramite gli angeli infatti il nostro sguardo si spinge al di là delle cose visibili. Attraverso di essi, attraverso gli angeli, si manifesta la gloria di Dio, la sua presenza nella storia degli uomini. L'Angelo del Signore, in questo Vangelo di Matteo, è menzionato sia all'inizio che alla fine e interviene sempre per salvare la vita, come fece con Giuseppe, in sogno, per salvare la vita di Maria e un'altra volta per salvare la vita del Bambino Gesù. Ora l'Angelo del Signore interviene non più in un sogno, ma in modo diretto su quella pietra pesante. Per smuovere quella pietra ci fu un gran terremoto, un terremoto non solo cosmico, ma anche dei cuori, nella vita. In un mondo vecchio, intrappolato dai lacci delle armi delle guardie e della morte, l'Angelo del Signore fa un annuncio della Risurrezione, di un cambiamento radicale, l'annunzio di un dell'inizio di un nuovo mondo, l'inizio di una nuova vita, una vita libera dalla paura, una vita libera dal confidare nelle armi. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:08 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 28, 1-10) 15:10 Commento sul Vangelo di Matteo (Mt 28, 1-10) Dal Vangelo di Matteo (Mt 28, 1-10) Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L'angelo disse alle donne: "Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: "È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete". Ecco, io ve l'ho detto". Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. 9Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: "Salute a voi!". Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: "Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno". #santegidio #pasqua • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPasqua di solidarietà con Sant'Egidio: dare una famiglia a tutti
18 Aprile 2022 | durata: 01:45
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PProfughi, migranti, senzatetto, insieme per questa Pasqua di solidarietà di Sant'Egidio
18 Aprile 2022 | durata: 01:28
sant'egidiocomunità di sant'egidio È una Pasqua per tutti, ma al centro le donne ucraine. La fila si allunga, profughi, migranti, senzatetto, insieme per questa Pasqua di solidarietà di Sant'Egidio. Servizio del TG5 #santegidio #pasqua • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Tanta solidarietà per il giorno di Pasqua
18 Aprile 2022 | durata: 01:12
sant'egidiocomunità di sant'egidio Nessuno deve essere lasciato solo, soprattutto le persone più fragili e vulnerabili. È una Pasqua di solidarietà e accoglienza alla mensa della Comunità di Sant'Egidio a Roma. Servizio del TG1 #santegidio #pasqua #solidarietà • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Il grande cuore degli italiani: la storia di una delle famiglie ucraine accolte nel nostro paese
18 Aprile 2022 | durata: 01:27
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #ucraina #italia Abbiamo visto le immagini terribili della #guerra in Ucraina e abbiamo deciso di offrire alla Comunità di Sant'Egidio l'appartamento pronto per il matrimonio di nostra figlia per ospitare una famiglia ucraina". Il grande ♥️ dell'Italia che accoglie. • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPapa Francesco: "Servono gesti di pace in questo tempo segnato dagli orrori della guerra"
18 Aprile 2022 | durata: 06:54
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #ucraina Papa Francesco: "Servono gesti di pace in questo tempo segnato dagli orrori della guerra". Il commento di Andrea Riccardi (speciale TG1) • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Liturgia della Resurrezione del Signore
16 Aprile 2022 | durata: 1:45:14
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #pasqua • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PImpagliazzo: "Chiediamo tregua pasquale, arrivare alla pace è difficile ma bisogna tentare"
15 Aprile 2022 | durata: 02:08
sant'egidiocomunità di sant'egidio Chiediamo a tutti i responsabili di fermarsi per una tregua pasquale che porti al cessate il fuoco il più presto possibile, perché la gente sta morendo. Continuiamo a sostenere l'Ucraina e a resistere alla guerra con la solidarietà e l'impegno umanitario". È l'appello lanciato da Marco Impagliazzo, presidente della Comunità Sant'Egidio a 50 giorni dall'inizio della guerra. “Chiediamo aiuto perché la necessità più grande che si sta presentando negli ultimi giorni sono le richieste di medicinali per le cure ai feriti di guerra, tra cui antiemorragici e anestetici”, ha precisato Impagliazzo. La Comunità di Sant'Egidio oggi accoglie in Italia 621 persone, di cui 210 a Roma e in tante altre regioni. 2.500 persone frequentano i corsi lingua o ricevono sostegno economico o alimentare e stanno dando sostegno ad un centinaio di malati che devono fare la dialisi. In tutta Europa ospitano 1.500 profughi, sia in Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, sia negli altri Paesi dove sono presenti comunità ucraine. Dall'Italia sono partiti tir con 110 tonnellate di aiuti, 73.000 confezioni di medicinali e materiale sanitario, tra cui farmaci per la tiroide - di cui gli ucraini soffrono a causa di Chernobyl - e insulina per malati di diabete. La tregua pasquale richiesta da Papa Francesco, ha proseguito, "vuole risparmiare il sangue dei civili che stanno morendo a migliaia. Tanti anziani muoiono bloccati negli istituti, sono malati, non autosufficienti o isolati senza cibo acqua e cure". "Sappiamo che arrivare alla pace dopo tanto odio, sangue e violenza a causa dell'aggressione russa è difficile, ha osservato, ma bisogna tentare e pensare al domani. Noi speriamo e preghiamo che si possa iniziare a parlare di ricostruzione dell'Ucraina e ritorno a casa dei profughi". Oggi in Italia sono accolti 91.000 ucraini, di cui 83.000 da famiglie ucraine e italiane. • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PGiovedì Santo, Messa nella Cena del Signore
14 Aprile 2022 | durata: 1:30:51
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignore1Ts 1 1-7Paolofraternitàlontan #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PConferenza stampa: Ucraina, 50 giorni di guerra - resistere con la solidarietà
14 Aprile 2022 | durata: 30:00
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PIl Peace Mob dei Giovani per la Pace insieme alle scuole medie a Piazza di Spagna a Roma
14 Aprile 2022 | durata: 01:25
sant'egidiocomunità di sant'egidio "La guerra è una cosa vecchia, la guerra appartiene al passato!" Sono colorati, sono tanti, sono gli studenti delle scuole medie che insieme ai Giovani per la Pace di #SantEgidio si sono raccolti a Piazza di Spagna perché in Ucraina si depongano le armi Servizio del TG1 #santegidio #ucraina #roma • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PMercoledì Santo. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Vangelo della Lavanda dei piedi (Gv 13,1-15)
13 Aprile 2022 | durata: 29:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoremercoledì santosettimana santap Preghiera del Mercoledì Santo E' l’ultima sera della vita di Gesù. A cena inoltrata Gesù si alza da tavola, depone le vesti e si cinge i fianchi con un asciugatoio, poi prende un bacile con dell’acqua, si dirige verso ognuno dei dodici, si inginocchia davanti a loro e gli lava i piedi. E fa così con ogni discepolo, anche con Giuda che sta per tradirlo. Pietro, appena vede avvicinarsi Gesù, reagisce: “Signore, tu lavi i piedi a me?”. Ma come il Maestro lava i piedi al discepolo? È un gesto che non si capisce con la logica normale di questo mondo. E Pietro preso ancora tanto da questa logica non capisce, vuole rifiutare il gesto affettuoso di Gesù che però aveva prima spiegato: “Chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come uno che serve”. Ma com’è difficile capire un amore che si fa servizio! E possiamo dire in questa Pasqua come è difficile disarmare il cuore, lasciare che l’amore lo tocchi. Il Vangelo della lavanda piedi esorta i discepoli a chinarsi e a lavarsi i piedi gli uni gli altri. È un comando nuovo. Anche per noi. Lo abbiamo sentito varie volte. Ma oggi è nuovo. Sì, davvero è nuovo. Mentre gli uomini si combattono e fanno la guerra, Gesù lava i piedi ai discepoli: quale abisso! Gesù è il nostro Maestro e vogliamo seguirlo con maggiore attenzione mentre i tempi che viviamo ci parlano del dolore della guerra, della divisione. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:30 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 13,1-15) 10:16 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 13,1-15) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 13,1-15) Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo". Gli disse Pietro: "Tu non mi laverai i piedi in eterno!". Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me". Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!". Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti". Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete puri". Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera del Martedì Santo. Meditazione di Andrea Riccardi sul Vangelo di Luca (Lc 22,39-46)
12 Aprile 2022 | durata: 27:11
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoremartedì santosettimana santapas In questo martedì della Settimana Santa il Vangelo della passione ci parla della preghiera. Perché questo, quello che abbiamo ascoltato, è un Vangelo sulla preghiera, collocato in un momento drammatico della vita di Gesù e della sua comunità, proprio quando il maestro sta per essere arrestato. Gesù pregava e rialzatosi andò dai discepoli e li trovò addormentati. Dormivano per la tristezza, cioè concentrati sulla loro tristezza. Avevano preferito mettere la barriera dl sonno con la realtà, e il maestro chiede loro: Ma perché dormite? Forse non è una domanda rivolta solo ai discepoli di allora, ma è rivolta anche a noi oggi: perché dormite? Perché dormiamo? perché l’umanità dorme? Questo non è solo passare facilmente dalla preghiera al sonno. Il sonno è un atteggiamento di distacco, apatico, insensibile rispetto ala realtà. I discepoli non stanno nemmeno vicino a Gesù che visibilmente soffre, visibilmente, tanto che il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. Loro stessi, vedendolo o ascoltandolo, avrebbero potuto accorgersi che aveva bisogno di vicinanza e di conforto, ma dormivano e il sonno giustifica la lontananza. Gesù non aveva chiesto di essere assistito, almeno nel Vangelo di Luca, ma solo di pregare. Ma c’è uno stretto legame tra la preghiera e la vicinanza attenta e sensibile agi altri. Chi prega è sensibile al bisogno altrui, chi è sensibile al bisogno altrui è spinto alla preghiera non fosse che per chiedere aiuto al Signore proprio a causa dei bisogni che incontra. Donne e uomini addormentati nella preghiera o spenti dell’interiorità, si aggirano tra la gente senza vederla, come sonnambuli ripiegati su di sé. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:30 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 22,39-46) 10:16 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 22,39-46) Dal Vangelo di Luca (Lc 22,39-46) Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: "Pregate, per non entrare in tentazione". Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà". Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: "Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PAtterrati a Fiumicino 42 profughi dal Corno d’Africa e dallo Yemen con i corridoi umanitari
12 Aprile 2022 | durata: 01:38
sant'egidiocomunità di sant'egidio Sono atterrati questa mattina a Fiumicino, con un volo di linea dell’Ethiopian Airlines proveniente da Addis Abeba, 42 profughi del Corno d’Africa. Il loro ingresso in Italia è stato reso possibile grazie a un Protocollo d’intesa con lo Stato italiano, firmato nel 2019 dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Cei, che prevede l’arrivo di 600 persone vulnerabili con i corridoi umanitari. La partenza è stata facilitata dalla fattiva collaborazione dell’Ambasciata d’Italia ad Addis Abeba, del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno e della Direzione Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Le 42 persone, in maggioranza giovani singoli, erano da tempo rifugiati nei campi in Etiopia. Tra loro anche due nuclei familiari: una donna somala, vedova con sette figli, e una donna yemenita, con due minori. Ad accoglierli a Fiumicino all’alba sono stati i volontari ed alcuni familiari, da anni residenti nel nostro Paese, in qualche caso già cittadini italiani. Saranno ospitati a Roma e in ben sette regioni italiane (Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana) presso associazioni, parrocchie, appartamenti di privati e istituti religiosi, con il supporto di famiglie italiane che si occuperanno di accompagnare il percorso d’integrazione sociale e lavorativa sul territorio, garantendo servizi, corsi di lingua italiana, inserimento scolastico per i minori, cure mediche adeguate. Tutto ciò grazie a un progetto totalmente autofinanziato con l’8x1000 della Cei, fondi raccolti dalla Comunità di Sant’Egidio e la generosità non solo di associazioni e parrocchie ma anche di cittadini che hanno offerto le loro case e il loro impegno gratuito e volontario. #santegidio #corridoiumanitari #cornoafrica • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera del Lunedì Santo. Meditazione di don Marco Gnavi sul Vangelo di Giovanni (Gv 12, 1-11)
11 Aprile 2022 | durata: 30:11
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoresettimana santa 2022pasqua 2022 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio. Settimana Santa 2022 Siamo entrati nella Settimana Santa, questa Settimana Santa così eccezionale E il primo dono che ci offre la Scrittura è questo passaggio del Vangelo di Giovanni, quando a Betania, sei giorni prima della Pasqua, si svolge il banchetto che vuole celebrare la resurrezione di Lazzaro. Il ritorno alla vita di questo amico caro di Gesù aveva scosso profondamente i Giudei e anche le sorelle di Lazzaro. Infatti sappiamo come dopo 4 giorni nel sepolcro, i rabbini insegnavano che il corpo tornava ad essere definitivamente polvere e Dio riprendeva quel soffio di vita, che era stato donato all'inizio. Gesù quindi è datore di vita, è portatore del soffio della vita che viene dal Padre e la resurrezione di Lazzaro non è un prodigio, ma è la presenza di Gesù in mezzo a loro e a noi, che riesce a portare la vita, anche dove la morte si è già affermata. E vero segno è Gesù stesso, che in questa Settimana Santa siamo invitati ad amare, a scoprire attraverso i Vangeli della Passione. La casa di Betania, dove si svolge la cena, è sospesa fra la gratitudine delle due sorelle e dei Giudei, per la vita ritrovata di Lazzaro, e l'invidia di coloro tra i Farisei e capi dei Sacerdoti, che sono inquietati dalla forza della preghiera del Signore, che si dice il Figlio di Dio. Sono inquietanti dal suo modo di leggere le Scritture, che si intreccia nella vita e la cambia. Sono inquietati dall'annuncio che lui fa del Regno di Dio e della sua grande libertà. E Gesù vive tutto questo - lo abbiamo scoperto - sempre più da disarmato, consapevole di essere vicino alla sua morte. Ma Gesù, disarmato e consapevole della sua fragilità, resta fra di loro; sa infatti che alla fine sarà riconosciuto per ciò che è, il Figlio di Dio, anche da chi non l'ha capito, da chi l'ha irriso, da chi era lontano, ma tutto questo avverrà dopo la croce, addirittura dopo la resurrezione, addirittura dopo la Pentecoste. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:54 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 12, 1-11) 12:25 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 12, 1-11) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 12, 1-11) Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: "Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?". Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: "Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me". 9Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PStoria della lotta alla pandemia di AIDS in Africa. Lezione del prof. Roberto Morozzo Della Rocca -
11 Aprile 2022 | durata: 51:53
sant'egidiocomunità di sant'egidiostoria dell'aidsaids in africaaidshivprevenzione aidsprevenzione hivcura hivcura aidsroberto morozzo della roccala strage silenziosapandemiaterapia antiretroviraledreamprogramma dream Iscriviti al canale YouTube e attiva le notifiche per seguire la prima visione. Storia della lotta alla pandemia di AIDS in Africa. Lezione del prof. Roberto Morozzo Della Rocca 0:15 Parte 1 - Prevenire senza curare? 19:19 Parte 2 - Accanimento anti-terapeutico e afro-pessimismo 33:21 Parte 3 - Efficacia del modello DREAM DREAM - Disease Relief through Excellent and Advanced MeansProgramma della Comunità di Sant'Egidio per il diritto alla salute, la lotta all'AIDS e alla malnutrizione in Africahttps://www.santegidio.org/pageID/30168/langID/it/DREAM--HIVAIDS-IN-AFRICA.html Roberto Morozzo della Rocca, è autore del libro di recente pubblicazione "La strage silenziosa, come l'Africa ha rischiato di morire di AIDS e come si è invertita la rotta" #santegidio #Africa #AIDS • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PFerragosto di solidarietà con la Comunità di Sant'Egidio alla mensa per i poveri di via dandolo
11 Aprile 2022 | durata: 01:31
sant'egidiocomunità di sant'egidioferragostosolidarietàanzianisenzatettogiovanidisoccupazione Anziani soli, stranieri, senzatetto, ma anche giovani e disoccupati, le vittime economiche di quasi 2 anni di pandemia. È lunga come non mai quest'anno la fila davanti la Comunità di Sant'Egidio di Roma, tutti in attesa di rricevere il pranzo di feragosto. Servizio del TG5 #santegidio #ferragosto • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/La nostra vita ricomincia da qui
11 Aprile 2022 | durata: 01:53
sant'egidiocomunità di sant'egidiocorridoi umanitarietiopia Dopo aver vissuto in strada, Carmine e Carlotta hanno coronato un doppio sogno grazie al progetto Housing First Roma; hanno ritrovato una casa e sono andati a vivere insieme. Nel video la loro testimonianza e quella degli amici della Comunità di Sant’Egidio. Il progetto, realizzato da Sant’Egidio, Cisco e fio.PSD ha avuto inizio nel gennaio 2020 e finora ha dato un alloggio stabile a 27 persone che ne erano prive. Per saperne di più https://www.housingfirstroma.it/Dall'Ucraina in Italia con il supporto di Sant'Egidio pazienti dializzati in fuga dalla guerra
11 Aprile 2022 | durata: 01:07
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Liturgia della Domenica delle Palme
9 Aprile 2022 | durata: 1:11:05
liturgiadomenica delle palmesettimana santasettimana santa 2022pasqua 2022pasqua di risurrezionegesùparola di diovangelo del giornopreghiera del giornoliturgia del giornopreghiera in streamingComunità di Sant'Egidiobasilica di santa maria in Liturgia della Domenica delle Palme #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per la Chiesa. Memoria del genocidio in Ruanda nel 1994
7 Aprile 2022 | durata: 30:10
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloDon Francesco TedeschiUcrainaassedioreQoeletQo #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1P7 aprile, Giornata Mondiale della Salute: 20 anni di programma DREAM in Africa #WorldHealthDay
7 Aprile 2022 | durata: 02:22
sant'egidiocomunità di sant'egidio In occasione della Giornata mondiale della Salute, la direttrice di DREAM Paola Germano racconta i progressi sanitari fatti dal programma in 20 anni di presenza in Africa. Il Programma DREAM, nato per la prevenzione e il trattamento dell’AIDS, del virus HIV e la sua “strage silenziosa”, ha messo a frutto la sua esperienza per la cura di altre malattie. Nella pandemia di Covid-19 DREAM ha applicato i suoi standard sanitari per garantire la vaccinazione, grazie ai sostenitori, molti dei quali coinvolti nella raccolta fondi istituita da Coop che ha permesso di raggiungere migliaia di beneficiari in Africa. Dal centro DREAM di Zimpeto, visitato da papa Francesco nel suo viaggio in Mozambico nel 2019, Paola Germano pone l’accento sull’importanza della diffusione di una cultura della salute, per evitare che le risposte della scienza e della medicina siano vanificate dalle fake news: una sfida che il programma affronta dai suoi inizi, per salvare il maggior numero di vite. #santegidio #WorldHealthDay #DREAM • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul libro di Daniele (Dn 3,13-24.46-51)
6 Aprile 2022 | durata: 22:36
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignore1Ts 1 1-7Paolofraternitàlontan Il libro di Daniele è un grande libro sulla profezia, di quel popolo che visse l'esilio a Babilonia. In esso troviamo vari racconti che riguardano non solo la vita del profeta in esilio, ma anche quello dei suoi compagni, dei suoi amici e vuole essere nel suo insieme una lettura della storia. Il racconto, in fondo, di questi tre giovani Sadrac, Mesac e Abednego nella fornace è un po' un paradigma dell'esperienza di un popolo di credenti, che vive nella fornace della storia, in mezzo a persecuzioni, conflitti, lotte. E’ anche la vicenda di un popolo di esiliati, che vive in una terra straniera; e allora quanto in realtà questo racconto ci parla anche del nostro tempo, proprio mentre vediamo crescere il numero di profughi esiliati che dall'Ucraina, ma non solo, da ogni conflitto che ancora c'è nel mondo, sono in fuga e cercano pace. E non c'è differenza di sofferenza di dolore, perchè l'esperienza dell'esilio è il segno di una fraternità nel dolore che supera ogni frontiera. Così quei giovani scendono insieme nella stessa fornace, parte di uno stesso popolo. La loro storia ci parla però anche della forza della preghiera; sì la forza di quel popolo è la preghiera, che protegge dal male ed è un'immagine questa che illumina anche la nostra preghiera della sera.Questo è il simbolo: quella fornace è il simbolo di un mondo in fiamme, dove non sembra esserci riparo, fiamme che bruciano ad un certo punto anche gli stessi che hanno acceso il fuoco. La preghiera però è ciò che permette a quei tre giovani non solo di sopravvivere, ma anche di testimoniare la propria fede. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 0:28 Commento del libro del profeta Daniele (Dn 3,13-24.46-51) Dal libro del profeta Daniele (Dn 3,13-24.46-51) Allora Nabucodònosor, sdegnato e adirato, comandò che gli si conducessero Sadrac, Mesac e Abdènego, e questi comparvero alla presenza del re. Nabucodònosor disse loro: "È vero, Sadrac, Mesac e Abdènego, che voi non servite i miei dèi e non adorate la statua d'oro che io ho fatto erigere? Ora se voi, quando udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, sarete pronti a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatto, bene; altrimenti, in quel medesimo istante, sarete gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Quale dio vi potrà liberare dalla mia mano?". Ma Sadrac, Mesac e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: "Noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito; sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re. Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto". Allora Nabucodònosor fu pieno d'ira e il suo aspetto si alterò nei confronti di Sadrac, Mesac e Abdènego, e ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito. Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadrac, Mesac e Abdènego e gettarli nella fornace di fuoco ardente. Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, i calzari, i copricapi e tutti i loro abiti, e gettati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. Poiché l'ordine del re urgeva e la fornace era ben accesa, la fiamma del fuoco uccise coloro che vi avevano gettato Sadrac, Mesac e Abdènego. E questi tre, Sadrac, Mesac e Abdènego, caddero legati nella fornace di fuoco ardente. Essi passeggiavano in mezzo alle fiamme, lodavano Dio e benedicevano il Signore. I servi del re, che li avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare il fuoco nella fornace, con bitume, stoppa, pece e sarmenti. La fiamma si alzava quarantanove cubiti sopra la fornace 48e uscendo bruciò quei Caldei che si trovavano vicino alla fornace. Ma l'angelo del Signore, che era sceso con Azaria e con i suoi compagni nella fornace, allontanò da loro la fiamma del fuoco della fornace e rese l'interno della fornace come se vi soffiasse dentro un vento pieno di rugiada. Così il fuoco non li toccò affatto, non fece loro alcun male, non diede loro alcuna molestia. Allora quei tre giovani, a una sola voce, si misero a lodare, a glorificare, a benedire Dio nella fornace. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera in streaming. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Vangelo di Giovanni (Gv 4,46-54)
5 Aprile 2022 | durata: 28:31
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiopaceguerraUcrainaGv 4 46-54Marco Impa Questo secondo segno, che Gesù compie a Cana, dopo aver cambiato l'acqua in vino, vede protagonista un funzionario del re, che aveva un figlio malato; e questo funzionario, come abbiamo ascoltato, venne a chiedere aiuto a Gesù. Viene a chiedere aiuto a Gesù con insistenza, come fa un uomo che prega, secondo l'insegnamento di Gesù che raccomanda l'insistenza nella preghiera. Il maestro, il Signore, dopo la sua insistenza gli disse:”Va tuo figlio vive”. Abbiamo ascoltato ciò che dice il Vangelo di Giovanni: quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Il discepolo è colui che si mette in cammino, credendo alla parola che Gesù gli dice e si trova trasformato; come quel funzionario che vede trasformata la vita di suo figlio, ma si trova trasformato, anche perché il suo stesso cuore viene trasformato dall'annuncio. Quell'uomo torna diverso, torna nuovo, risollevato da quella notizia e quella guarigione - Il funzionario - sa che viene da Dio. Lui era un uomo potente, ma capisce che quella guarigione non è certo venuta da lui, ma da quel primo passo fiducioso di quando si è messo in cammino, confidando nel Signore. Così questo racconto dell'evangelista Giovanni è un racconto che troviamo tante volte nel Vangelo: uomini e donne che, confidando nella parola del Signore, nell'incontro con Gesù, trovano il loro cuore cambiato, proprio perché hanno ascoltato la parola. E mentre viviamo Il cammino della Quaresima - quell'uomo si mise in cammino ci dice il Vangelo - sentiamo ogni giorno che il Signore, il quale ci tocca il cuore con la sua parola, ci guarisce dalla malattia che tocca la nostra vita, che inquina le nostre abitudini, che è l'amore per noi stessi. Quell'uomo si era messo in cammino per amore di suo figlio ed era stato liberato, proprio perché si era messo in cammino ed era stato cambiato il suo cuore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:30 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 4,46-54) 14:29 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 4,46-54) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 4,46-54) Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire. Gesù gli disse: "Se non vedete segni e prodigi, voi non credete". Il funzionario del re gli disse: "Signore, scendi prima che il mio bambino muoia". Gesù gli rispose: "Va', tuo figlio vive". Quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: "Tuo figlio vive!". Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: "Ieri, un'ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato". Il padre riconobbe che proprio a quell'ora Gesù gli aveva detto: "Tuo figlio vive", e credette lui con tutta la sua famiglia. Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per i malati. Meditazione di Andrea Riccardi sulla Lettera di Giacomo (Gc 5, 13-19)
4 Aprile 2022 | durata: 27:31
sant'egidiosanta maria in trasteverevangelopreghierabibbialetturapreghiera ogni giornopregarePreghiera della seracomunità di sant'egidioparola di dio del giornopreghiera del giornopreghiera della serapreghiera della sera di oggipreghiera di La lettera di Giacomo si conclude con queste parole sulla preghiera, che evidentemente riflettono l'esperienza della comunità cui si rivolgeva. C'è gente malata, c'è chi è nel dolore, c'è chi sente il peso dei suoi peccati, ci sono poi le dimensioni più grandi: Giacomo parla di Elia di fronte al dramma della siccità, al cielo e alla pioggia. In fondo di fronte al nostro stesso corpo, come di fronte a situazioni grandi e piccole della vita e della storia, ci sentiamo irrilevanti, si cerca di non pensare, ma come non pensare alla propria malattia, a quella di una persona cara? Come non pensare al grande dolore della guerra in Ucraina, ai morti alle stragi, che ogni giorno sono sotto i nostri occhi? Cresce in noi un senso di impotenza e di irrilevanza, allora meglio non pensare, meglio ridurre le questioni e i problemi allo stretto necessario e preoccuparsi solo di questi. In realtà il Vangelo ci spinge a vivere e a sentire in ben altro modo: a sentire i lontani, se nel bisogno soprattutto, come vicini. Così preghiamo per la pace in Ucraina, nonostante ogni giorno si allineino davanti a noi notizie di sventura e la nostra preghiera è quasi una protesta di fronte a Dio, per qualcosa che è profondamente inumano e ingiusto. Non solo preghiamo, ma viviamo la solidarietà con i profughi e quelli che sono sotto i bombardamenti e senza il necessario. La preghiera per tutti, per i malati, per la pace, deve divenire una dimensione della nostra vita; la preghiera non è irrilevante, scrive Giacomo “molto potente è la preghiera fervorosa del giusto” o nella vecchia traduzione “molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:02 Lettura della Lettera di Giacomo (Gc 5, 13-19) 11:11 Commento sulla Lettera di Giacomo (Gc 5, 13-19) Dalla Lettera di Giacomo (Gc 5, 13-19) Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode. Chi è malato, chiami presso di sé i presbìteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati. Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto. Elia era un uomo come noi: pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto. Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce, costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore lo salverà dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati. #santegidio #preghiera #malati • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/V di Quaresima. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
2 Aprile 2022 | durata: 46:45
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PL'incontro con Papa Francesco e l'arrivo in Italia di Giulia, fuggita dalla guerra in Ucraina
2 Aprile 2022 | durata: 01:31
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Angelo Romano sul Vangelo di Giovanni (Gv 7,37-53)
1 Aprile 2022 | durata: 27:36
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaD Il Vangelo di Giovanni riporta l’episodio della visita di Gesù a Gerusalemme, durante la festa delle Capanne. Questa visita è preceduta da una discussione di Gesù con i suoi parenti, che sembrano molto preoccupati del riconoscimento sociale della sua predicazione; i parenti vorrebbero, da parte di Gesù, una maggiore esposizione pubblica per raccogliere maggiori consensi. Gesù non vuole perseguire questi obiettivi di successo e inizialmente sembra rifiutare l'ipotesi di andare a Gerusalemme per la festa; ma poi ci va e pronuncia le parole che abbiamo ascoltato nel giorno culmine della festa delle Capanne. In quel giorno il rito prevedeva una solenne libazione fatta con l'acqua attinta dalla piscina di Siloe. Si intendeva così implorare la pioggia per l'annata che incominciava, ma allo stesso tempo si chiedeva anche il rinnovamento spirituale della Città Santa, annunciato da Ezechiele e la sua profezia, nella quale si usava l'immagine di una sorgente d'acqua, che scaturiva dal Tempio e fecondava tutta la terra al suo passaggio. Il fiume che scaturiva dal tempio veniva descritto da Ezechiele come enorme, tanto profondo che non si poteva attraversare, segno dell'abbondanza della misericordia di Dio. L'acqua Infatti è segno biblico della benedizione di Dio e i cieli aperti segnano proprio la discesa dell'acqua sulla terra, la pioggia, segno della sua misericordia verso tutti - come dice Gesù - verso i giusti e gli ingiusti. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:33 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 7,37-53) 15:15 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 7,37-53) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 7,37-53) Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: "Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva". Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato. All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: "Costui è davvero il profeta!". Altri dicevano: "Costui è il Cristo!". Altri invece dicevano: "Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?". E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: "Perché non lo avete condotto qui?". Risposero le guardie: "Mai un uomo ha parlato così!". Ma i farisei replicarono loro: "Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!". Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: "La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?". Gli risposero: "Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!". E ciascuno tornò a casa sua. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PA Leopoli e Ivano-Frankivsk Sant'Egidio al fianco dei più deboli che fuggono dalla guerra
1 Aprile 2022 | durata: 02:18
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #ucraina #leopoli • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul libro di Qoelet (Qo 9,13-18)
31 Marzo 2022 | durata: 28:21
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloDon Francesco TedeschiUcrainaassedioreQoeletQo Il libro di Qohelet, di cui abbiamo ascoltato questo brano, è stato scritto in un periodo in cui la terra di Israele era sotto la dominazione straniera del regno egiziano dei Tolomei. Questo esempio, di una città assediata da un grande re, non può non evocare questa realtà che l'autore stesso del libro dice di aver visto sotto il sole, cioè come una realtà evidente. E qui la scrittura sembra quasi voler mettere a confronto ciò che è evidente, la potenza militare, la forza delle armi, con ciò che invece appare nascosto, ma non per questo meno efficace. Ecco stiamo vivendo fratelli e sorelle in un tempo di guerra, in cui il conflitto in Ucraina sembra mostrare l'ineluttabilità dello scontro, in cui il clima umano che vediamo affermarsi è quello di una città, che vive come sotto assedio. La guerra è come un assedio che si stringe attorno alla vita degli uomini, alla loro convivenza; e nelle città colpite dalla guerra vediamo ferito lo scorrere pacifico della vita di ogni città, di ogni uomo, di ogni donna. La forza del male, la forza di questa guerra e di ogni guerra appare come un grande re, che costruisce grandi fortificazioni, che si arma per mostrare la sua potenza e la sua forza, contro quella piccola città che è simbolo, in realtà, come ogni città, di coabitazione e convivenza, vita comune, pace. E davanti a questa forza preponderante, la Scrittura indica però un'altra forza, quella di un uomo solo, povero ma saggio, che si oppone ai disegni dei violenti. Ecco davanti al male anche un uomo solo, dice la Scrittura, può opporsi, può rappresentare un argine e salvare quella città. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 15:10 Lettura del libro di Qoelet (Qo 9,13-18) 16:53 Commento sul libro di Qoelet (Qo 9,13-18) Dal libro di Qoelet (Qo 9,13-18) Anche quest'altro esempio di sapienza ho visto sotto il sole e mi parve assai grave: c'era una piccola città con pochi abitanti. Un grande re si mosse contro di essa, l'assediò e costruì contro di essa grandi fortificazioni. Si trovava però in essa un uomo povero ma saggio, il quale con la sua sapienza salvò la città; eppure nessuno si ricordò di quest'uomo povero. Allora io dico: "È meglio la sapienza che la forza, ma la sapienza del povero è disprezzata e le sue parole non sono ascoltate". Le parole pacate dei sapienti si ascoltano meglio delle urla di un comandante di folli. Vale più la sapienza che le armi da guerra, ma un solo errore può distruggere un bene immenso. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Andrea Riccardi sulla prima lettera ai Tessalonicesi (1,1-7)
30 Marzo 2022 | durata: 33:36
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignore1Ts 1 1-7Paolofraternitàlontan L'inizio della prima lettera ai Tessalonicesi è raramente oggetto di attenzione. Eppure fin dalle prime parole, questa lettera ci trasmette qualcosa di molto profondo, che giunge sino a noi: ci trasmette la passione, la memoria di Paolo, Silvano e Timoteo, da lontano, per la comunità di Tessalonica. Questo sentimento, vorrei dire questo atteggiamento, viene comunicato da un testo, che è una vera reliquia della scrittura cristiana, il più antico tra i testi cristiani; la sua datazione è stata attribuita intorno al 51 dopo Cristo, davvero una reliquia della fede e della vita dei primi tempi, da accogliere e da venerare. La lettera mostra come i discepoli della giovanissima comunità non vivono solo nel loro ambiente comunitario, ma siano spinti a un legame fraterno con le altre comunità. Non è solo il sentimento dell'apostolo Paolo, ma anche di Silvano e di Timoteo, che sono con lui e che scrivono con lui. Così seguono le difficoltà che la comunità di Tessalonica sta vivendo. Vogliono mantenere vivo il rapporto con quei cristiani, tanto che la lettera si chiude con uno scongiuro: vi scongiuro per il Signore che si legga questa lettera a tutti fratelli. L'amore fraterno che Gesù comanda e raccomanda, su cui per esempio il Vangelo di Giovanni insiste tanto, non è solo quello tra i fratelli, con cui si vive, ma riguarda una fraternità ben più larga. Per questo nei primi secoli e fin dal primo secolo la chiesa si chiamava “la fraternità”, un nome che sembra non utilizzato per altre associazioni. Lo si ritrova nella prima lettera di Pietro: i discepoli sono divenuti fratelli e sorelle, anche al di là della singola comunità. Ma la lettera si apre con questa manifestazione di gratitudine al Padre, per avere fratelli credenti lontani; lontani, non vicini, non che in una qualche misura possono essere di conforto o di aiuto prossimo. E’ un modo di vivere questo il grande mondo in una fraternità che sorpassa le frontiere. E’ l'esperienza del primo secolo, quando fu scritta questa lettera, ma è anche l’esperienza di oggi, in tutte quelle che, nei loro limiti, sono fraternità cristiane. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:45 Lettura della prima lettera ai Tessalonicesi (1Ts 1,1-7) 10:59 Commento sulla prima lettera ai Tessalonicesi (1Ts 1,1-7) Dalla prima lettera ai Tessalonicesi (1Ts 1,1-7) Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace. Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l'operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedonia e dell'Acaia. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PLa solidarietà degli italiani: accolta una famiglia dell'Ucraina fuggita dalla guerra
30 Marzo 2022 | durata: 01:36
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #ucraina #accoglienza • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul libro del profeta Geremia (6,9-17)
29 Marzo 2022 | durata: 29:21
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiopaceguerraUcrainaarmiDon Marco Gnavi La parola di Dio è come l'opera di un agricoltore, di un vendemmiatore; essa entra nella nostra vita per cercare di raccogliere frutti e non si spaventa dei tempi aridi, del deserto del mondo, dell’asprezza e della durezza dei cuori. Viene proclamata sempre, senza sosta, con forza e pazienza, come avviene nella nostra preghiera ogni sera, come avviene nella santa liturgia della chiesa. Si rivolge a noi, quasi ci implora, perché la accogliamo e la ascoltiamo. A chi parlerò, chi scongiurerò perché mi ascolti? E’ la sollecitudine di Dio che ci implora, che, per mezzo del Profeta, fa sentire la sua voce, comunica la sua preoccupazione per noi e per il mondo, come ha fatto in questo tempo, quando in tanti si sono raccolti ogni giorno per implorare le ragioni della Pace per l'Ucraina. A chi parlerò? Chi ascolterà la sua parola nel nostro mondo? Chi ne sentirà ancora il bisogno, in un mondo a volte è distratto dal benessere e da tante paure ed egoismi? Non è estranea talvolta lontana dal cuore? Non siamo tutti presi a volte dagli affanni, dalle paure di questo tempo difficile, per fermarsi ad ascoltarla? L’orecchio di questo mondo sembra a volte incirconciso, poco pronto ad aprirsi a questa parola di pace e di amore, per gustarne il senso, per accogliere la proposta di alleanza ed essere parte di un popolo, che ne fa sorgente di vita e di umanità. Ma Dio non accetta l'incirconcisione del cuore. Da questo la sua ira; l’ira non è però la rabbia di un Dio che non sa perdonare o di un Dio giustiziere, come a volte erroneamente viene dipinto, ma è il rifiuto dell' indifferenza, l'opposizione a un mondo che ascolta poco e non vede, ripiegato su se stesso. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:08 Lettura del libro del profeta Geremia (Ger 6,9-17) 16:03 Commento sul libro del profeta Geremia (Ger 6,9-17) Dal libro del profeta Geremia (Ger 6,9-17) Così dice il Signore degli eserciti: "Racimolate, racimolate come una vigna il resto d'Israele; stendi ancora la mano verso i tralci come un vendemmiatore". A chi parlerò, chi scongiurerò perché mi ascolti? Il loro orecchio non è circonciso, non sono capaci di prestare attenzione. La parola del Signore è per loro oggetto di scherno, non ne vogliono sapere. Perciò sono pieno dell'ira del Signore, non posso più contenerla. "Riversala sui bambini nella strada e anche sul gruppo dei giovani, perché saranno presi insieme uomini e donne, l'anziano e il decrepito. Le loro case passeranno a stranieri, insieme con i loro campi e le loro donne, perché io stenderò la mano sugli abitanti della terra". Oracolo del Signore. Perché dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna. Curano alla leggera la ferita del mio popolo, dicendo: "Pace, pace!", ma pace non c'è. Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. "Per questo cadranno vittime come gli altri, nell'ora in cui li visiterò crolleranno", dice il Signore. Così dice il Signore: "Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita". Ma essi hanno risposto: "Non la prenderemo!". Ho posto sentinelle per vegliare su di voi: "Fate attenzione al suono del corno". Hanno risposto: "Non ci baderemo!". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul libro del Deuteronomio (Dt 15, 4-11)
28 Marzo 2022 | durata: 26:56
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaM In questa preghiera della sera, oggi, lunedì, preghiamo per i poveri e abbiamo ascoltato ciò che il Signore chiede al suo popolo in occasione dell'anno sabbatico, cioè il tempo in cui mettere al centro della vita la Parola. Abbiamo ascoltato ciò che dice il Signore riguardo i poveri; è un un comandamento d'amore verso i poveri molto chiaro “Non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi e se vi sarà non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la tua mano. La mano il cuore vengono mossi dalla parola di Dio; questo lo crediamo, lo viviamo, lo abbiamo sperimentato, perché l'amore per i poveri è protetto ed è accresciuto dalla Parola, che suscita in noi la fede, suscita in noi le opere. La parola del Signore difende i poveri presso noi stessi, a scapito della nostra eventuale avarizia, pigrizia, ritrosia, paura. E la parola di Dio suscita e resuscita il nostro cuore, affermando il primato del cuore di fronte alla vita, ai poveri, il primato del cuore e non dell'interesse. La Scrittura parla anche di un pensiero iniquo, che si esprime nell’avere un occhio cattivo verso il fratello bisognoso. Cosa significa occhio cattivo? E’ l'occhio che non vede, perché è concentrato su di sé, che vede solo se stesso, è l'occhio che non vuole vedere e che poco si preoccupa di chi è nel bisogno. E noi sappiamo che l'occhio è molto importante, perché ci sono poveri vicini a noi, ma ci sono anche i poveri lontani e questa sera vorremmo elevare la nostra preghiera al Signore per i poveri dell'Ucraina, che soffrono drammaticamente delle conseguenze della guerra, quei poveri che anche i nostri fratelli e sorelle delle comunità in Ucraina continuano a servire e a visitare, nonostante il gravissimo momento di difficoltà. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:43 Lettura del libro del Deuteronomio (Dt 15, 4-11) 13:12 Commento sul libro del Deuteornomio (Dt 15, 4-11) Dal libro del Deuteronomio (Dt 15, 4-11) Del resto non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi; perché il Signore certo ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà in possesso ereditario, purché tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, avendo cura di eseguire tutti questi comandi, che oggi ti do. Quando il Signore, tuo Dio, ti benedirà come ti ha promesso, tu farai prestiti a molte nazioni, ma non prenderai nulla in prestito. Dominerai molte nazioni, mentre esse non ti domineranno. Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue città nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso, ma gli aprirai la mano e gli presterai quanto occorre alla necessità in cui si trova. Bada bene che non ti entri in cuore questo pensiero iniquo: "È vicino il settimo anno, l'anno della remissione"; e il tuo occhio sia cattivo verso il tuo fratello bisognoso e tu non gli dia nulla: egli griderebbe al Signore contro di te e un peccato sarebbe su di te. Dagli generosamente e, mentre gli doni, il tuo cuore non si rattristi. Proprio per questo, infatti, il Signore, tuo Dio, ti benedirà in ogni lavoro e in ogni cosa a cui avrai messo mano. Poiché i bisognosi non mancheranno mai nella terra, allora io ti do questo comando e ti dico: "Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nella tua terra". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PIV di Quaresima. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
26 Marzo 2022 | durata: 1:01:00
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PFesta dell'Annunciazione. Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Giovanni (Gv 19,25-37)
25 Marzo 2022 | durata: 34:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiopaceguerraUcrainaarmiDon Marco Gnavi 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:46 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 19,25-37) 13:15 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 19,25-37) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 19,25-37) Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!". E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: "È compiuto!". E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera in ricordo di coloro che in questi ultimi anni hanno offerto la vita per il Vangelo
24 Marzo 2022 | durata: 1:12:35
sant'egidiocomunità di sant'egidio Veglia di Preghiera in ricordo di coloro che in questi ultimi anni hanno offerto la vita per il Vangelo presieduta dal Cardinale Vicario Angelo De Donatis #santegidio #martiri • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul libro del profeta Isaia (21,11-15)
23 Marzo 2022 | durata: 27:26
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreDon Francesco TedeschiMt 20 17-2 Quanto resta della notte? La Scrittura ci mette davanti questa domanda, la domanda di questo tempo, la domanda di quanti attendono, nella notte della storia, l'arrivo del mattino, la fine della notte. E’ la domanda che arriva alle sentinelle di una città assediata e questa sera facciamo nostra questa domanda nella preghiera, pregando ancora per la pace in Ucraina. Quanto resta della notte, nelle notti delle città in Ucraina, sotto i bombardamenti, nella notte di questa guerra; non bisogna smettere di porsi questa domanda proprio nella speranza che la notte della guerra finisca. Che cos'è la notte? E’ l'assenza della luce ed è anche quella paura della notte, che aveva accompagnato Abramo nel suo peregrinare del deserto, e che si prolunga nel tempo e nella storia per ogni uomo è per ogni donna, che è costretto a lasciare la propria casa. C'è sempre nella vita degli uomini e delle donne un tempo in cui non si vede la luce, non si vede un futuro, manca una speranza e questi oracoli del libro del profeta Isaia sono raccolte delle testimonianze di un tempo di guerra, un tempo antico, ma allo stesso tempo attuale. Tempo di guerre, come dice il profeta di visioni tremende di saccheggi, distruzioni e nella notte si vive la paura del futuro. Cosa verrà dal deserto? Si aspetta un nemico, che porta distruzione, ma proprio in questa notte c'è bisogno di chiedere. In questa domanda, quanto resta della notte, ritroviamo quei gemiti inesprimibili della creazione, di cui ci parla l'apostolo Paolo, proprio parlando della preghiera che viene dallo Spirito, che solo sa interpretare i gemiti di una creazione, che attende, con speranza, la manifestazione dei figli di Dio. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:41 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 21,11-15) 11:13 Commento sul libro del profeta Isaia (Is 21,11-15) Dal libro del profeta Isaia (Is 21,11-15) Oracolo su Duma. Mi gridano da Seir: "Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?". La sentinella risponde: "Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!". Oracolo nella steppa. Nella boscaglia, nella steppa, passate la notte, carovane di Dedan; andando incontro agli assetati, portate acqua. Abitanti della terra di Tema, presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro. Perché essi fuggono di fronte alle spade, di fronte alla spada affilata, di fronte all'arco teso, di fronte al furore della battaglia. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sul libro del profeta Ezechiele (Ez 11,14-21)
22 Marzo 2022 | durata: 28:10
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiopaceguerraUcrainaarmiDon Marco Gnavi Ezechiele si rivolge a una parte del popolo di Israele che fu risparmiata dalla deportazione in Babilonia. Non furono condotti lontano, non gli fu sottratta la terra; gli abitanti di Gerusalemme, rimasti nella Città Santa, vissero però un grande equivoco religioso ed umano. Se la potenza straniera aveva scavato un solco, fra loro e quanti erano stati condotti prigionieri, ancora più dolorosa era la distanza che questi abitanti avevano posto credendo di essere la parte eletta del popolo. Sentivano, loro che erano rimasti a Gerusalemme, di avere il possesso del Tempio e credevano di essere estranei alla sciagura, che aveva colpito gli altri. Già Geremia, nel capitolo ventiquattresimo, aveva combattuto questa presunzione, annunciando al contrario che gli esiliati, proprio gli esiliati, sarebbero stati preferiti dal Signore. Ora invece Ezechiele scuote la coscienza di chi, pur avendo assistito alla deportazione, si sente sicuro, perché vicino al Tempio, perché risparmiato dallo strappo, subito dai suoi fratelli. Se ci consideriamo noi, oggi, una sola e unica famiglia umana, molti potrebbero riconoscersi nell'equivoco, di cui parte degli ebrei furono interpreti. Davanti ai nostri occhi infatti ogni anno centinaia di migliaia, milioni, di deportati hanno cercato salvezza nel continente europeo. Ed oggi sta venendo qualcosa di grande e di terribile: il conflitto ha svegliato il nostro continente, che sta aprendo infine le proprie porte, uscendo dallo stordimento e dall'oblio colpevole delle sofferenze altrui. Chiediamo al Signore di fermare le armi, sappiamo alla luce della Parola di Dio, ancora una volta, che non ci si salva da soli. Se cerchiamo DIo, lo troveremo accanto ai feriti e non nelle nostre certezze che oggi sembrano essere minacciate. Per questo chiediamo che ci sia data la grazie comunicata da Dio per mezzo di Ezechiele “Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo metterò dentro di loro. Toglierò dal loro petto il cuore di pietra, darò loro un cuore di carne, perché seguano le mie leggi”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:46 Lettura del libro del profeta Ezechiele (Ez 11,14-21) 16:05 Commento sul libro del profeta Ezechiele (Ez 11,14-21) Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 11,14-21) Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa d'Israele: "Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in possesso questa terra". Di' loro dunque: Dice il Signore Dio: Se li ho mandati lontano fra le nazioni, se li ho dispersi in terre straniere, nelle terre dove sono andati sarò per loro per poco tempo un santuario. Riferisci: Così dice il Signore Dio: Vi raccoglierò in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre in cui siete stati dispersi e vi darò la terra d'Israele. Essi vi entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini. Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo metterò dentro di loro. Toglierò dal loro petto il cuore di pietra, darò loro un cuore di carne, perché seguano le mie leggi, osservino le mie norme e le mettano in pratica: saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e i loro abomini farò ricadere la loro condotta". Oracolo del Signore Dio. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Vangelo di Matteo (Mt 26, 47-56)
21 Marzo 2022 | durata: 29:21
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreuomopaceUcrainaabissoguerraM Tra qualche giorno faremo memoria dei nuovi Martiri della fede nell’anniversario del barbaro assassinio di Monsignor Romero, arcivescovo di San Salvador e santo della chiesa universale. Monsignor Romeo fu ucciso dalla violenza che avvolgeva il suo piccolo paese, mentre tentava con tutte le forze di dare la sua testimonianza di discepolo del Vangelo e della pace. Quante volte abbiamo detto che il sangue, come quello dei martiri del ventesimo e del ventunesimo secolo, non deve essere sparso invano. Un cristiano, di fronte alla violenza, ha solo le armi della parola, della preghiera e dell'amore. Da violenza nasce violenza e misuriamo, anche in questi giorni, come sia difficile in questa spirale di violenza che produce violenza, testimoniare la pace. Mai come in questi giorni giorni di turbamento e di sconvolgimento, per la guerra che sta devastando l'Ucraina, comprendiamo bene l'insegnamento del Vangelo che abbiamo adesso ascoltato. “Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno”. Sono le parole di Gesù, mentre vittima innocente sta per essere arrestato. E questa parola ci conferma e ripropone quello che il Signore stabilì nell’alleanza con Noè, quindi con tutte le genti della terra: il sangue dell'uomo non è indifferente per Dio. Il Signore disse “del sangue vostro anzi della vostra vita io domanderò conto a ogni essere vivente. Chi sparge sangue dell'uomo, dall'uomo il suo sangue sarà sparso, perché ad immagine di Dio egli l'ha fatto”. I popoli lo hanno dimenticato spesso, nella storia e anche ai giorni nostri, ma Dio non lo ha dimenticato e la sua parola ce lo ricorda. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:27 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 26, 47-56) 10:47 Commento Vangelo di Matteo (Mt 26, 47-56) Dal Vangelo di Matteo (Mt 26, 47-56) Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!". Subito si avvicinò a Gesù e disse: "Salve, Rabbì!". E lo baciò. E Gesù gli disse: "Amico, per questo sei qui!". Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. Allora Gesù gli disse: "Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno. O credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici legioni di angeli? Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?". In quello stesso momento Gesù disse alla folla: "Come se fossi un ladro siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Ma tutto questo è avvenuto perché si compissero le Scritture dei profeti". Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPresentazione del libro "Vangelo in periferia"
21 Marzo 2022 | durata: 1:40:21
sant'egidiocomunità di sant'egidio Presentazione del libro "Vangelo in periferia" a cura di Mario Marazziti, premessa di Carlo M. card. Martini. Morcelliana - Comunità di Sant'Egidio, 2021. Roma, 21 marzo 2022. Intervengono: Massimo Naro, Giuseppina Paterniti, Andrea Riccardi, Michelina Tenace, José Tolentino Calaça de Mendonça #santegidio #vangelo #periferia • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/III di Quaresima. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
19 Marzo 2022 | durata: 50:50
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Giovanni (Gv 12, 20-28)
18 Marzo 2022 | durata: 28:51
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiac Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci spinge a stringerci attorno al Signore Gesù, in questo tempo di Quaresima, mentre lui si avvicina alla Pasqua; siamo ancora in un mondo che vive un tempo tragico di guerre di passione e continuiamo nella nostra preghiera ogni sera ad invocare il Signore. Insieme facciamo nostra quella domanda, che i due Greci posero a Filippo:”Vogliamo vedere Gesù”. E’ una domanda che sale intensamente, soprattutto dalle labbra dell'intero popolo ucraino, quello che è rimasto sotto i bombardamenti, i milioni di profughi, costretti alla fuga. Potremmo dire che dall'Ucraina come da tante altre parti di questo nostro mondo, sentiamo questo grido, “Vogliamo vedere Gesù”. Solo in lui infatti riposa la nostra speranza, perché giunga la pace e la salvezza. Quando Filippo e Andrea vanno a riferire a Gesù questa richiesta, egli rispose che era giunta la sua ora, un'ora del tutto diversa da quella della vittoria sugli altri, da quella della prevaricazione sui deboli, da quella dei bombardamenti sugli interni; anche per Gesù era un'ora molto difficile e lo disse al Padre “L'anima mia è turbata e che devo dire Padre salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora”. Gesù parlava della sua Passione e spiegava quell'ora con una piccola parabola “Se il chicco di grano caduto in terra, non muore rimane solo, se invece muore produce molto frutto”. Per Gesù non era bastato venire sulla terra e porre la sua tenda in mezzo a noi, mostrando già così un’amore inimmaginabile agli uomini, ma si è spinto ancor più oltre, ha amato gli uomini fino all’esagerazione, al limite estremo: dare la sua stessa vita fino all'ultima goccia di sangue sulla croce. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:53 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 12, 20-28) 14:12 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 12, 20-28) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 12, 20-28) Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: "Signore, vogliamo vedere Gesù". Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: "È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifica il tuo nome". Venne allora una voce dal cielo: "L'ho glorificato e lo glorificherò ancora!". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPresentazione del libro "Luca Attanasio. Storia di un ambasciatore di pace"
18 Marzo 2022 | durata: 1:10:31
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #lucaattanasio #congo Comunità di Sant'Egidio - Piemme Edizioni Presentazione del libro "Luca Attanasio. Storia di un ambasciatore di pace" di Fabio Marchese Ragona Ne discutono con l'autore: Stefano Capparucci Zakia Seddiki Ettore Francesco Sequi Angelo Romano Andrea Rustichelli • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera. Meditazione di don Angelo Romano sul Vangelo - Il ricco e il povero Lazzaro (Lc 16,19-31)
17 Marzo 2022 | durata: 26:05
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloDon Angelo RomanoriccoLazzaroLc 16 19-31Abramo Il Tempo di Quaresima ci invita a lasciarci interrogare dalla parola di Dio, rimettendo in questione non aspetti esteriori e superficiali della nostra vita, ma quello che possiamo definire l'orientamento fondamentale della nostra esistenza. La parabola che abbiamo ascoltato è contenuta in un capitolo del Vangelo di Luca, dedicato ad ammonire i discepoli e anche i farisei a rivedere il proprio uso dei beni. Poco prima Gesù aveva affermato “nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza”. La parabola spiega meglio questo concetto. Gesù descrive il ricco in modo dettagliato, sembra essere un uomo fortunato, che gode dei suoi beni. Gesù non ci dice se quel ricco aveva acquisito i suoi beni in modo disonesto. Nulla viene accennato a riguardo. In realtà nella scena viene introdotto un altro protagonista, un povero di nome Lazzaro. Stava alla sua porta coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco, ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. E’ da notare che questa parabola sia contenuta nel capitolo successivo a quello dedicato alle parabole sulla misericordia, capitolo in cui troviamo le tre parabole della misericordia, quella sulla pecora perduta, sulla dramma perduta e quella del figliol prodigo. E’ come se l'evangelista Luca, ci volesse ammonire chiaramente ad ascoltare ora la parola di Dio, a rientrare in noi stessi ora come Il figliol prodigo, a tornare ora verso il padre, prima che sia troppo tardi. Il ricco aveva giudicato inutile occuparsi di Lazzaro, anzi evidentemente era convinto bastassero gli scarti della sua tavola per considerarsi già a posto con la sua coscienza. Ma in un altro passo il Signore Gesù aveva affermato "con la misura, con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio". 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:17 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 16,19-31) 13:57 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 16,19-31) Dal Vangelo di Luca (Lc 16,19-31) C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: "Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma". Ma Abramo rispose: "Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi". E quello replicò: "Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento". Ma Abramo rispose: "Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro". E lui replicò: "No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno". Abramo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti"". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Matteo (Mt 20,17-28)
16 Marzo 2022 | durata: 27:16
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreDon Francesco TedeschiMt 20 17-2 “Voi sapete i governanti delle Nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono.Tra voi non sarà così”. Ecco queste parole di Gesù fratelli e sorelle illuminano in maniera tutta particolare la preghiera di questa sera, in cui continuiamo a pregare per la pace in Ucraina. La guerra, le violenze, le sofferenze di questi giorni sono il frutto di una logica, quella del dominio e dell'oppressione. Gesù e discepoli conoscono questa logica; è la logica del potere violento degli uomini, che pensano di poter decidere sulla vita delle persone. Ma Gesù specifica:”Tra voi non sarà così”. E questa parola ci interroga, perché in fondo il Signore ci mette in guardia dal fatto che quella logiche di potere e prevaricazione non appartengono solo al mondo della politica o degli Stati, ma si possono insinuare anche nel cuore dei discepoli. “Tra voi non sarà così”: il Vangelo di Matteo usa questo verbo al futuro, mostrando tutta la preoccupazione del Signore per quella comunità di discepoli, che dovrà crescere nella storia in mezzo ai pericoli, le lotte i dissidi, le guerre. Ecco in questo tempo in cui vediamo tutta la forza del male nel conflitto in Ucraina, c'è una chiamata da parte di Gesù a vigilare anche sul nostro cuore e sui nostri sentimenti. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:51 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 20,17-28) 11:14 Commento sul Vangelo di Matteo Dal Vangelo di Matteo (Mt 20,17-28) Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: "Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà". Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno". Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo". Ed egli disse loro: "Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato". Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: "Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul libro del profeta Isaia (Is 2,1-5)
15 Marzo 2022 | durata: 23:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioMarco ImpagliazzopaceguerraUcrainaIsa La parola del profeta Isaia esprime una grande fiducia nel Signore, Signore che è la speranza del popolo di Israele, come giudice misericordioso tra le genti e arbitro tra molti popoli. Si, noi sentiamo, vediamo in questi giorni, popoli che si combattono, popoli che hanno armato le loro mani e le loro menti in tante parti del mondo e siamo toccati ancora da ciò che accade in Ucraina, in queste ore. Così il profeta vede l’urgenza dell'intervento del Signore, per ricondurre i popoli alla saggezza del far cadere le armi e del tornare a vivere insieme. Poi ci sono i popoli, che non hanno conosciuto e non conoscono il dolore della guerra, e hanno creduto che chiudendosi in se stessi ci si sarebbe salvati, non aiutando chi era nel bisogno. Ma oggi tutti siamo sfidati a capire come il dolore della guerra ci tocca e ci chiede giustamente di aiutare chi è nel bisogno. Sorelle e fratelli, di fronte a tanta sofferenza, ci chiediamo che cosa fare ancora. Noi preghiamo ogni giorno per la pace in Ucraina e in altre parti del mondo, mettiamo a disposizione la vita della comunità, le sue opere, per l'accoglienza, per portare aiuto, conforto, ma vogliamo soprattutto rivolgersi al Signore Lui che sarà giudice tra le genti e arbitro tra molti popoli, Lui che può far spezzare le spade, perché diventino aratri, perché può spezzare le lance perché diventino falci, che può insegnare a ogni nazione a non alzare più la spada contro un'altra, che può insegnare un'altra arte, quella della pace e non della guerra. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:11 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 2,1-5) 10:53 Commento sul libro del profeta Isaia Dal libro del profeta Isaia (Is 2,1-5) Messaggio che Isaia, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme. Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e s'innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: "Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione, non impareranno più l'arte della guerra. Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Andrea Riccardi sul primo libro di Samuele (24, 2-12)
14 Marzo 2022 | durata: 31:26
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaA Spesso nella Bibbia incontriamo racconti di guerra e di violenza. In realtà nella Bibbia ci sono tanti messaggi di pace, non solo nel Vangelo, ma anche in tante parole delle scritture ebraiche, quali quelle ascoltate adesso. Per caso Saul si viene a trovare nella stessa caverna dov’era anche Davide; una vera fortuna, lo si può uccidere e finire la guerra folle, che il re fa al cantore d'Israele. I suoi amici sono convinti che sia un dono di Dio e che bisogna approfittare di quella vittoria che Davide ha in pugno, potendo assassinare l'avversario. Ma Davide riconosce la sacralità della vita del re ed è un coraggioso, che non teme lo scontro, come fin da giovane aveva mostrato col gigante Golia. Chi ha fiducia in Dio ed è un coraggioso, è un uomo di pace. Ma perché considerare Saul un nemico? Perché lo odia? Perché ucciderlo? Quante persone sono state considerate nemiche, sono state uccise in questi giorni, inermi e indifese. Ho visto in questi giorni tanti rifugiati che lasciano l'Ucraina: donne, bambini, con poche cose, dignitosi, camminando dignitosi verso un futuro che non conoscono, Fuggono distruzioni e morti, le donne lasciano i loro uomini e cercano pace, con i loro bambini, strappati dal padre, dalla casa, in fondo orfani di qualcosa. Le donne ci dicono che la guerra è un grande male e lo è per tutti, per chi vince e per chi perde. Vorremmo sventolare come una bandiera della pace, il lembo del mantello di Saul, dicendo che ogni vita è sacra. Ogni vita è sacra, non solo quella del re. Ogni uomo, ogni donna, ogni anziano, ogni bambino sono dei consacrati. Molti lo sono stati, consacrati con il medesimo battesimo, compiuto nello stesso rito e con lo stesso crisma, dopo il battesimo, come avviene in Oriente. Il crisma consacra tutti i fedeli, come fossero un re, come fossero un popolo regale, anche se sono ridotti a profughi. Ma nella loro dignità di profughi c'è qualcosa di regale; ogni vita è in sé consacrata. Guai a chi la tocca insegna il Re David. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:50 Lettura del primo libro di Samuele (1Sam 24, 2-12)) 14:40 Commento sul primo libro di Samuele Dal primo libro di Samuele (1Sam 24, 2-12)) Quando Saul tornò dall'azione contro i Filistei, gli riferirono: "Ecco, Davide è nel deserto di Engàddi". Saul scelse tremila uomini valorosi in tutto Israele e partì alla ricerca di Davide e dei suoi uomini di fronte alle Rocce dei Caprioli. Arrivò ai recinti delle greggi lungo la strada, ove c'era una caverna. Saul vi entrò per coprire i suoi piedi, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna. Gli uomini di Davide gli dissero: "Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: "Vedi, pongo nelle tue mani il tuo nemico: trattalo come vuoi"". Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere. Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul. Poi disse ai suoi uomini: "Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore". Davide a stento dissuase con le parole i suoi uomini e non permise loro che si avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via. Dopo questo fatto, Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: "O re, mio signore!". Saul si voltò indietro e Davide si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. Davide disse a Saul: "Perché ascolti la voce di chi dice: "Ecco, Davide cerca il tuo male"? Ecco, in questo giorno i tuoi occhi hanno visto che il Signore ti aveva messo oggi nelle mie mani nella caverna; mi si diceva di ucciderti, ma ho avuto pietà di te e ho detto: "Non stenderò le mani sul mio signore, perché egli è il consacrato del Signore". Guarda, padre mio, guarda il lembo del tuo mantello nella mia mano: quando ho staccato questo lembo dal tuo mantello nella caverna, non ti ho ucciso. Riconosci dunque e vedi che non c'è in me alcun male né ribellione, né ho peccato contro di te; invece tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PIn collegamento da Varsavia, la testimonianza di Andrea Riccardi sulla situazione degli ucraini
13 Marzo 2022 | durata: 01:11
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #ucraina #polonia In collegamento da Varsavia, la testimonianza di Andrea Riccardi sulla situazione degli ucraini che fuggono dalla guerra e giungono in Polonia. Servizio del TG1 • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/II di Quaresima. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
12 Marzo 2022 | durata: 51:21
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Marco Gnavi sul libro del profeta Ezechiele (Ez 18,21-32)
11 Marzo 2022 | durata: 27:46
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiac Ezechiele è un deportato chiamato ad essere profeta e tutta la sua vita si svolge, e così la sua predicazione, fra una prima deportazione e una successiva catastrofica nel 586 a.C., quando tutta Gerusalemme viene rasa al suolo. Il profeta e i suoi ascoltatori rimasero a contemplare, da esuli, lontano, come alla finestra, le vicende dolorose della loro patria. Questo profeta e sacerdote trentenne vive lontano dalla sua terra rimasta vuota e desolata, ma il suo sguardo non l'abbandona mai, ne segue le vicende con apprensione. Ezechiele desidera e anela la sua salvezza, così anche gli altri deportati con lui più interessati alla loro terra, che alla vita quotidiana, che sembra straziata da tanto dolore. E flussi di deportati continuavano a portare notizie sulla città santa, anche quando negli ultimi anni del suo ministero profetico, la parola di Ezechiele sembra tacere. Per lui potrebbero parlare i salmi, che descrivono Il dolore e la nostalgia della pace. Il Salmo 137, tanto noto, racconta lo strazio dei deportati sui fiumi di Babilonia: ”Lì sedevamo, piangendo al ricordo di Sion, ai salici di questa terra appendemmo le nostre cetre”. E quando gli oppressori di questi esuli li irridevano, chiedendo di cantare i canti festosi della loro terra, nel cuore di queste donne di questi uomini sorgeva un proposito; continua il Salmo: “se ti dimentico Gerusalemme si paralizzi la mia destra, mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia”. E poi il linguaggio del salmo si fa durissimo contro l'oppressione imposta da Babilonia. Ma per Ezechiele la retribuzione divina è qualcosa di più della giustizia umana. Infatti, lo abbiamo ascoltato, all'orizzonte cupo del castigo si fa invece spazio la possibilità della redenzione, del cambiamento; la prevalenza della promessa di vita si fa visibile sulla morte, sulle minacce di morte e in questa parola vi è la speranza che Dio possa infine capovolgere i destini, possa convertire i cuori possa fare trionfare la vita, anche di fronte al malvagio. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:30 Lettura del libro del profeta Ezechiele (Ez 18,21-32) 14:46 Commento sul libro del profeta Ezechiele Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 18,21-28.30-32) Ma se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio - oracolo del Signore - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l'empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà. Voi dite: "Non è retto il modo di agire del Signore". Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà. Eppure la casa d'Israele va dicendo: "Non è retta la via del Signore". O casa d'Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non sono rette le vostre? Perciò io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta, o casa d'Israele. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l'iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o casa d'Israele? Io non godo della morte di chi muore. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e vivrete. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PAndrea Riccardi al confine tra Slovacchia ed Ucraina
11 Marzo 2022 | durata: 07:22
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #andreariccardi #ucraina In collegamento con Andrea Riccardi alla frontiera tra Slovacchia ed Ucraina. Servizio del Tg3 • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Preghiera, con la meditazione del presbitero Marcelo Figueroa della Chiesa Presbiteriana Argentina
10 Marzo 2022 | durata: 43:30
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloecumenismosangueMarcelo FigueoraBuenos AiresPap Il Signore ci benedica e aggiunga benedizioni al suo santo Vangelo. È un onore spirituale essere qui questa sera; sento una profonda unione di decenni con la Comunità di Sant'Egidio a Buenos Aires e qui a Roma. I due brani, che sono stati letti, ci possono illuminare in questo pellegrinaggio della Quaresima, in un carisma importante della Comunità di Sant’Egidio, al quale durante tanti anni ho cercato di dare il mio contributo attraverso le Scritture, vale a dire l’incontro profondo, fraterno, genuino, con quei fratelli e sorelle delle altre confessioni cristiane, diverse dalla mia. L’Ecumenismo non è un'invenzione umana, non è una serie di gesti e scambi di cortesie, non è diplomazia religiosa; in tutti questi anni abbiamo ascoltato Papa Francesco aggettivare l’ecumenismo in molti modi: ecumenismo della carità, della preghiera, della solidarietà e in un senso ancora più profondo l’ecumenismo del sangue. Quando si sparge il sangue di un cristiano non ci si chiede a quale confessione cristiana appartenga. Il sangue dei martiri cristiani ci invita tutti i giorni ad approfondire la nostra unione ecumenica spirituale. Per questo il Papa Francesco ha parlato dell'importanza dell’ecumenismo nelle viscere, cioè essere disposti ad offrire il proprio corpo per la vita del fratello. Gesù ha insegnato che non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici I due testi fanno riferimento al rapporto tra ebrei e samaritani; erano quasi nemici non solo per differenze a livello teologico, c’erano rancori secolari, al punto che nemmeno volevano parlare fra di loro. Non è possibile tra i cristiani concepire questo tipo di scontro tra fratelli in Cristo. Al contrario l’unione nel sangue e nelle viscere è oggi più necessaria che mai. Ci sono tre concetti per me più importanti, che si trovano in questi brani: l’importanza della carità ecumenica, l'importanza della preghiera ecumenica e l’importanza di capire il kairos, il momento opportuno, ecumenico. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:26 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 10,33-35) e del Vangelo di Giovanni (Gv 4,23-26) 14:31 Commento sul Vangelo di Luca e di Giovanni del presbitero Marcelo Figueroa Dal Vangelo di Luca (Lc 10,33-35) Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: "Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno". Dal Vangelo di Giovanni (Gv 4,23-26) Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità". Gli rispose la donna: "So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa". Le dice Gesù: "Sono io, che parlo con te". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul libro di Giona (Gn 3,1-10)
9 Marzo 2022 | durata: 26:15
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreSaulSamueleNicodemouomoprofet Il brano che abbiamo letto si colloca alla metà del breve libro di Giona un uomo per lo più sconosciuto, cifra di un tempo difficile, in cui Israele si chiede il senso della parola di Dio ricevuta in abbondanza, in un mondo cambiato, dove una cultura estranea rischiava di offuscarne l'efficacia. E poi la domanda era:”Quella parola così preziosa per noi avrebbe potuto parlare anche ad altri ad altri, lontani, sconosciuti, adoratori di altre divinità?”. Ma quanta fatica per il Signore parlare a quell'uomo, perché ne fosse portatore! Capiamo il rifiuto di Giona, chiamato ad andare a Ninive, una città simbolo del nemico peggiore del suo popolo, capitale di un impero potente e distruttore. Ma Dio non si perde d'animo davanti alla paura di Giona e alla sua fuga e di nuovo si rivolge a lui una seconda volta, rinnovando l'invito dell'inizio:”Alzati va a Ninive, la grande città e annuncia quanto ti dico”. E Giona questa volta si fidò e andò. Dio cerca profeti sempre, ma soprattutto nei tempi difficili, quando l'ingiustizia, la violenza, sembrano prevalere tanto da indebolire la speranza e la ricerca di soluzioni e di risposte. Pensiamo oggi ancora una volta all’Ucraina e alla sofferenza e distruzione della guerra. Dio non cessa di parlare e cerca i suoi profeti, qualcuno che accetti di farsi carico di una parola, che possa cambiare persino la violenza di un conflitto. La preghiera è la nostra prima risposta, perché qui noi accogliamo l'invito della parola di Dio a percorrere i luoghi di dolore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:53 Lettura del sul libro di Giona (Gn 3,1-10) 10:06 Commento sul sul libro di Giona Dal libro sul libro di Giona (Gn 3,1-10) Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: Àlzati, va' a Ninive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico". Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: "Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta". I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Ninive questo decreto: "Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!". Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul libro della Genesi (Gen 18,17-33)
8 Marzo 2022 | durata: 26:46
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioMarco ImpagliazzoparolericchezzaPaolo Abbiamo ascoltato fratelli e sorelle questo racconto antico dal libro della Genesi, la preghiera di intercessione di Abramo sulla città di Sodoma; e quando ci raccogliamo nella preghiera della sera noi in fondo seguiamo sempre i passi di Abramo, amico di Dio. Egli ci insegna ad essere amici di Dio e fratelli degli uomini. Oggi lo sentiamo molto vicino a noi con questa preghiera di intercessione per la salvezza della città. “Il grido di Sodoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave” dice il Signore. Questo grido oggi si leva dalle terre dell'Ucraina, dalle città ferite dalla guerra, dai profughi. Ecco il grido che il Signore ascolta “Voglio scendere e vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me. Lo voglio sapere”. Dio non è indifferente al male degli uomini; dice la scrittura che vuole scendere a vedere, rendersi conto, vuole sapere. E’ la discesa di Dio in mezzo agli uomini, al loro dolore, alle loro sofferenze causate da altri uomini, fratelli della stessa umanità. Ecco allora la preghiera ci ricorda questa discesa di Dio sulla terra; è un modo per vedere negli occhi e per sapere cosa gli uomini hanno fatto della terra e della Pace, che è stata donata loro. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:04 Lettura del libro della Genesi (Gen 18,17-33) 13:29 Commento sul libro della Genesi Dal libro della Genesi (Gen 18,17-33) Il Signore diceva: "Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? Infatti io l'ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso". Disse allora il Signore: "Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!". Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?". Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo". Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque". Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta". Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta". Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti". Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci". Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PMeditazione di Andrea Riccardi sul libro del profeta Geremia (Ger 30,15-18)
7 Marzo 2022 | durata: 28:16
sant'egidiosanta maria in trasteverevangelopreghierabibbialetturapreghiera ogni giornopregarePreghiera della seracomunità di sant'egidioparola di dio del giornopreghiera del giornopreghiera della serapreghiera della sera di oggipreghiera di Il libro della Consolazione del profeta Geremia, due densi capitoli rivolto a un popolo in gravissima difficoltà, si apre con questa parola del Signore:”Verranno giorni nei quali cambierò la sorte del mio popolo”. In questi giorni, pensando all’Ucraina e ad una vicenda che di giorno in giorno va deteriorandosi a partire dall' invasione, imploriamo il Signore che cambi la sorte del suo popolo. Il suo popolo è ogni popolo che soffre e per questo è prediletto. Lo facciamo con fede e insistenza, mentre sembra che le parole non abbiano più spazio e sia l’ora delle armi. Questo è terribile, è come sbattere la faccia contro un muro, camminando al buio, una sensazione violenta, che scuote. Ma resta aperta la porta della preghiera, quella che ci raccoglie qui, quella che introduce alla sala del trono del Dio della Storia, come si legge nell'Apocalisse: “Una porta era aperta in cielo”. Questa è la visione che si apre innanzi a noi, dopo che tante porte sono state chiuse. La pace sembra lontana, la guerra è una realtà con il suo carico dolente di morti e di feriti. Oggi siamo raccolti qui per pregare, come ogni mese, per i malati e vorremmo rivolgere la nostra preghiera, in modo particolare, per quanti sono stati ammalati dalla guerra, cioè i feriti, persone talvolta in strutture di cura che sono senza il necessario. Pensiamo anche a loro oggi in questa nostra preghiera e non possiamo dimenticare i caduti, che sono tantissimi, nonostante il fatto si combatta da pochi giorni. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:53 Lettura del libro del profeta Geremia (Ger 30,15-18) 9:40 Commento sul libro del profeta Geremia Dal libro del profeta Geremia (Ger 30,15-18) Perché gridi per la tua ferita? Incurabile è la tua piaga. Ti ho trattato così per la tua grande iniquità, perché sono cresciuti i tuoi peccati. Però quanti ti divorano saranno divorati, i tuoi oppressori andranno tutti in schiavitù; i tuoi saccheggiatori saranno saccheggiati, diverranno preda quanti ti hanno depredato. Curerò infatti la tua ferita e ti guarirò dalle tue piaghe - oracolo del Signore -, poiché ti chiamano la ripudiata, o Sion, quella che nessuno ricerca. Così dice il Signore: Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe e avrò compassione delle sue dimore. Sulle sue rovine sarà ricostruita la città e il palazzo sorgerà al suo giusto posto. #santegidio #preghiera #malati • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/"No alla guerra, si alla pace": la manifestazione dei giovani delle scuole medie per l'Ucraina
7 Marzo 2022 | durata: 1:48:36
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #ucraina Non si deve fermare la protesta contro la guerra e la volontà di far vincere la pace per il bene dell’Ucraina e del mondo intero. Dopo il successo della manifestazione di venerdì 4 marzo in piazza Vittorio, a cui hanno partecipato migliaia di studenti delle superiori, continua la mobilitazione dei Giovani per la Pace, movimento giovanile della Comunità di Sant’Egidio. Lunedì 7 marzo 2022, alle 10.00, è la volta degli studenti delle scuole medie inferiori in piazza del Campidoglio. Aprirà la manifestazione la conferenza “Sì alla pace, no alla guerra!”, con interventi di Paolo Impagliazzo, esperto in processi di pace della Comunità di Sant’Egidio e Lea Polgar, scampata alla deportazione degli ebrei, insieme ad alcune voci e testimonianze dalla Siria e dall’Ucraina e il saluto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. I Giovani per la Pace concluderanno l’incontro con un flash mob sulla scalinata del Campidoglio. Nel corso di questa manifestazione verrà rilanciata la proposta di esibire un fazzoletto/foulard bianco per aderire, con questo gesto simbolico, alla richiesta di un immediato cessate il fuoco e della fine delle ostilità. • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/I di Quaresima. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
5 Marzo 2022 | durata: 48:36
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. meditazione di Don Angelo Romano sul libro del profeta Isaia (Is 58, 4-12)
4 Marzo 2022 | durata: 28:00
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiad Il digiuno è uno degli elementi che caratterizza per i credenti il tempo di Quaresima, sull'esempio del tempo passato da Gesù nel deserto, preparandosi alla sua vita pubblica, la sua predicazione e resistendo alle tentazioni del male. E questa Quaresima si è aperta con l'invito di Papa Francesco a digiunare il Mercoledì delle Ceneri e a pregare per la pace. Il digiuno è una pratica antichissima, già conosciuta da Israele e il popolo di Israele aveva tutta una serie di prescrizioni a riguardo, considerando Infatti il digiuno come qualcosa prescritto a tutto il popolo, teso a riscoprire il primato di Dio nella vita. Il vero messaggio del digiuno è comunque profondo, pur rimanendo molto concreto. Mangiare è una pratica necessaria, ma è facile anche dimenticarsi degli altri, mangiando per soddisfare se stessi e nel digiuno si è posti nella stessa condizione di chi, non per scelta, ma per povertà, non ha il necessario. Per questo il digiuno contiene in se stesso un messaggio di forte contestazione ad una vita egoista, competitiva e predatoria; è un messaggio non di un rito tra gli altri o magari di una pratica salutista, ma di profonde connessioni spirituali, che ci chiamano a una diversa visione della vita. E proprio di questo parla il passo che abbiamo ascoltato dal profeta Isaia, che critica una preghiera e un digiuno ridotti a dimensione rituale, come un obbligo da assolvere con il minimo sforzo possibile, che però non rappresenta una occasione di conversione e di ripensamento sul proprio modo di vivere. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:18 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 58, 4-12) 15:10 Commento sul libro del profeta Isaia Dal libro del profeta Isaia (Is 58, 4-12) Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!". Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all'affamato, se sazierai l'afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. La tua gente riedificherà le rovine antiche, ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni. Ti chiameranno riparatore di brecce, e restauratore di strade perché siano popolate. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PFlashmob dei Giovani per la Pace: NO alla guerra
4 Marzo 2022 | durata: 29:10
sant'egidiocomunità di sant'egidioguerrapaceucrainaguerra in ucrainaflashmobmanifestazioneno alle armigiovanigiovani per la paceromapiazza vittorio emanuele #santegidio #ucraina #flashmob • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/I Giovani per la Pace dicono NO alla Guerra
4 Marzo 2022 | durata: 1:0:10
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #ucraina #giovaniperlapace • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul libro del Deuteronomio (Dt 30,15-20)
3 Marzo 2022 | durata: 27:01
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolapaceguerrabenemalesceltaDeuteronomioDt 30 15-20Mosè Il libro del Deuteronomio, da cui abbiamo ascoltato questa parola del Signore, apre il nostro cuore alla memoria. Tutto il libro del Deuteronomio è un libro scritto per ricordare e non dimenticare; la memoria per il popolo di Israele è vita, non si può vivere senza memoria della propria storia. E davanti ai fatti di guerra, a cui stiamo assistendo in questi giorni drammatici in Ucraina, sentiamo molto vero che la perdita della memoria di ciò che è stata la guerra in Europa, anche per noi, non è fonte di vita, ma di morte. Allora la preghiera della sera, che ci riunisce, ci aiuta a ricordare nell'ascolto della parola e a guardare al futuro. Il testo che abbiamo ascoltato fa parte degli ultimi discorsi di Mosè, prima della sua morte, e sono come un'introduzione a quell’ingresso nella Terra promessa, a cui però lo stesso Mosè non parteciperà. E’ Mosè a ricordare allora, a tutto il popolo, questa parola del Signore che cioè davanti a lui sono poste due vie: quella della vita e del bene, quella del male e della morte. C'è quindi una scelta da compiere per ogni uomo e ogni donna, per ognuno di noi e sentiamo come questo tempo di Quaresima, in questo tempo di guerra, sia veramente il tempo delle scelte, non di una scelta di campo tra amici e nemici, ma tra la vita e la morte, tra la pace e la guerra. Oggi scegliere la via della vita vuol dire intraprendere la via della pace. La parola di Dio è una maestra di vita, da cui non allontanarsi mai in questi giorni e che va meditata giorno e notte; e questa è la luce che possiamo offrire in questo tempo oscuro. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:46 Lettura del libro del Deuteronomio (Dt 30,15-20) 13:53 Commento sul libro del Deuteronomio Dal libro del Deuteronomio (Dt 30,15-20) Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PVoci da Kiev di Sant'Egidio
3 Marzo 2022 | durata: 04:48
sant'egidiocomunità di sant'egidio #santegidio #ucraina Nel racconto di Yuriy da Kiev a La vita in diretta emerge tutta la drammaticità della guerra in Ucraina. Nella sua casa le finestre sono tutte oscurate dagli armadi, gli zaini sempre pronti per ogni evenienza, si dorme vestiti e tutti nella stessa stanza per stare insieme ed avere meno paura. Ma nonostante la situazione, estremamente difficile, Sant'Egidio a Kiev continua ad essere vicina alle persone in difficoltà: proprio ieri, le persone della Comunità sono andate nelle metropolitane, che in questi giorni sono usate come rifugio, per portare del tè e del cibo. Per sostenere il loro lavoro abbiamo aperto una raccolta fondi, aiutaci su https://dona.santegidio.org/iniziativa/ucrainaLiturgia delle Ceneri. Meditazione di Marco Impagliazzo sul libro del profeta Gioele (Gl 2,12-17)
2 Marzo 2022 | durata: 43:05
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiocomunitàQuaresimaceneriMarco ImpagliazCondividi su