PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 4 agosto


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Salmo 81 (80), 3-6.10-11

3 Intonate il canto e suonate il tamburello,
la cetra melodiosa con l'arpa.

4 Suonate il corno nel novilunio,
nel plenilunio, nostro giorno di festa.

5 Questo è un decreto per Israele,
un giudizio del Dio di Giacobbe,

6 una testimonianza data a Giuseppe,
quando usciva dal paese d'Egitto.
Un linguaggio mai inteso io sento:

10 Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.

11 Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d'Egitto:
apri la tua bocca, la voglio riempire.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Salmo, cantato nella festa liturgica di commemorazione del cammino di Israele nel deserto, si apre con una esortazione alla gioia: «Intonate il canto e suonate il tamburello, la cetra melodiosa con l'arpa. Suonate il corno nel novilunio, nel plenilunio, nostro giorno di festa» (vv. 3-4). Ma immediatamente, proseguendo la lettura del Salmo, appare un predicatore che rivolge al popolo radunato in assemblea un grave avvertimento: «Ascolta, popolo mio: contro di te voglio testimoniare. Israele, se tu mi ascoltassi! Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo e non prostrarti a un dio estraneo. Sono io, il Signore tuo Dio, che ti ha fatto salire dal paese d'Egitto» (vv. 9-11). Non è a caso che l'ammonimento si apra con l'imperativo: «Ascolta». Ascoltare è il primo atteggiamento da assumere davanti al Signore. Il credente, infatti, è colui che ascolta la Parola di Dio, e non se stesso o la mentalità corrente. «La fede viene dall'ascolto», afferma l'apostolo Paolo (Rm 10,17). Si è troppo convinti di ascoltare, mentre non ci si interroga abbastanza su questo fondamento del nostro rapporto con Dio. Purtroppo, accade spesso quel che il Salmo ricorda: «Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha obbedito» (v. 12). Sappiamo bene per esperienza personale quanto sia facile non ascoltare la Parola di Dio e seguire se stessi. La radice di tanti peccati sta proprio nella caparbietà e nell'orgoglio con cui noi ascoltiamo noi stessi invece di ascoltare il Signore che ci parla con tanto amore e pazienza. Il Salmo ci chiede di compiere una scelta: chi vogliamo ascoltare? Il Signore o gli idoli, che spesso coincidono con noi stessi? E Dio, che rispetta la nostra libertà, non può che continuare a parlarci perché noi ci lasciamo condurre da lui. Il salmista ricorda a Israele chi è questo Dio da ascoltare: è colui che lo ha fatto salire dall'Egitto. Cioè il suo unico liberatore e salvatore. Ricordando la nostra storia di liberazione, sapremo ogni giorno rinnovare il nostro ascolto e tornare a cantare la lode del Signore con gioia assieme alla comunità dei fratelli.