PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 15 giugno


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Matteo 5,27-32

Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: "Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto del ripudio". Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo Vangelo continua l'insegnamento del Discorso della montagna ove Gesù porta a compimento la legge antica. Ora Gesù enuncia il sesto comandamento: «Non commettere adulterio». Era una disposizione che impegnava sia il marito che la moglie a non tradire e quindi a conservare intatto il legame coniugale. Gesù non abolisce tale comandamento, ma sa bene che la sola osservanza esteriore non è sufficiente a garantire l'integrità del matrimonio. C'è bisogno del cuore, ossia di un coinvolgimento interiore profondo con l'altro per costruire una famiglia solida e stabile. Per questo Gesù continua: «Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore». In effetti, è quel che nasce dal cuore ciò che contamina l'uomo. È indispensabile - e non solo nella vita matrimoniale - avere dei legami che coinvolgano profondamente la propria vita con quella degli altri. L'amore - che è impegno a legarsi agli altri - non deve essere lasciato in balia dei propri sentimenti passeggeri o egocentrici. Tale amore è presentato al culmine della creazione, quando Dio disse, dopo aver creato Adamo: «Non è bene che l'uomo sia solo!». È l'affermazione del primato della comunione sulla solitudine. Questo porta a dire che l'uomo e la donna sono immagine di Dio, assieme e non ciascuno per proprio conto. Gesù, consapevole di tale dimensione, porta a compimento quanto è avvenuto nella creazione, richiama l'indissolubilità del vincolo matrimoniale, anche rispetto alla tradizione del divorzio, ed esalta la vocazione originaria che è la stabilità dell'amore tra l'uomo e la donna, e così pure degli altri legami. Per Gesù, l'impegno a edificare la comunione stabile tra gli uomini è la ragione stessa della vita. Non è bene che l'uomo sia solo, non è bene che la famiglia sia sola, non è bene che una città sia sola, non è bene che un popolo sia solo. È bene che il mondo intero sia edificato come un'unica e variegata famiglia, da quella domestica a quella dei popoli. L'amore che Gesù chiede è la decisione di impegnarsi a edificare un mondo con i tratti dell'amore stesso di Dio. Per questo Gesù non esista ad affermare: «Se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te; ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna». E così pure per la mano. Ogni cedimento all'egoismo incrina l'amore.