PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria di Gesù crocifisso
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria di Gesù crocifisso
venerdì 13 luglio


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Matteo 10,16-23

Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un'altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Gesù predice persecuzioni ai suoi discepoli. L'amore evangelico, quell'amore che è totalmente gratuito e senza reciprocità alcuna, disturba l'opera del principe di questo mondo che è opera di divisione. Per questo Gesù dice: «Vi mando come pecore in mezzo ai lupi». E le pecore sono sempre più deboli dei lupi, e sembrano condannate sempre a perdere. Ma è questo il mistero della missione stessa di Gesù che ha confidato alla sua Chiesa. Don Andrea Santoro, ucciso in Turchia, diceva: «Il vantaggio di noi cristiani nel credere in un Dio inerme, in un Cristo che invita ad amare i nemici, a servire per essere "signori" della casa, a farsi ultimo per risultare il primo, in un Vangelo che proibisce l'odio, l'ira, il giudizio, il dominio, in un Dio che si fa agnello e si lascia colpire per uccidere in sé l'orgoglio e l'odio, in un Dio che attira con l'amore e non domina con il potere, è un vantaggio da non perdere». E citava san Giovanni Crisostomo: Cristo pasce agnelli, non lupi. Se ci faremo agnelli vinceremo, se diventeremo lupi perderemo. Pur nell'umiltà e nella semplicità delle "colombe", i cristiani si oppongono, con le loro parole e la loro condotta, all'egoismo e lo smascherano. Da qui nasce la persecuzione e la sofferenza, il tentativo di eliminare i veri testimoni della fede. Per noi che viviamo nel terzo millennio si tratta di imparare dal Vangelo a distinguere quando non sia più possibile arrivare a compromessi con un mondo che intende soffocare la Parola di Dio mettendo a tacere chi la testimonia. Davanti a certe ingiustizie, allo scandalo della sofferenza dei più deboli, all'eliminazione della vita, alle ferite di un mondo sempre più diviso tra tanti poveri e pochi ricchi, il discepolo, anche sapendo di andare incontro a opposizioni, non può tacere e non annunciare con la vita che è figlio di Dio e non di questo mondo. Siamo incoraggiati e consolati dalle parole di Gesù nel Vangelo di oggi: «Chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».