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martedì 12 aprile

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Memoria dei nuovi martiri.


Lettura della Parola di Dio

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Voi siete una stirpe eletta,
un sacerdozio regale, nazione santa,
popolo acquistato da Dio
per proclamare le sue meraviglie.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Dal vangelo di Giovanni 13,21-33.36-38

Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: "In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà". I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?". Rispose Gesù: "È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò". E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: "Quello che vuoi fare, fallo presto". Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: "Compra quello che ci occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. Simon Pietro gli disse: "Signore, dove vai?". Gli rispose Gesù: "Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi". Pietro disse: "Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!". Rispose Gesù: "Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.


 

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Voi sarete santi
perché io sono santo, dice il Signore.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Gesù sa bene ormai che la sua "ora" è vicina, Giuda sta per tradirlo. Con una indicibile tristezza nel cuore dice a tutti: "Uno di voi mi tradirà". Non basta stare accanto fisicamente a Gesù, quel che conta è la vicinanza del cuore, l'accoglienza del suo disegno di salvezza. Anche noi possiamo vivere nella comunità dei discepoli, seguire i suoi ritmi di vita, ma se non c'è l'adesione del cuore alla sua Parola, se non c'è la pratica concreta dell'amore per i più poveri, se non c'è la comunione con i fratelli, il nostro cuore poco a poco si indurirà e si allontanerà dal Signore. Quel che era amore per Gesù si trasformerà in culto per noi stessi e le nostre cose. E diventerà naturale scivolare verso il tradimento. È nel cuore, infatti, che si gioca la battaglia tra il bene e il male, tra l'amore e la sfiducia. E non ci sono compromessi possibili. Così accadde a Giuda. In questi giorni Gesù più che chiederci di servirlo, ci chiede di stargli accanto, di accompagnarlo, di non lasciarlo solo. Cerca di farlo capire ai discepoli. Ma essi, a partire da Pietro, non lo comprendono. Sono troppo presi da loro stessi per lasciarsi toccare il cuore dalle parole di Gesù. Se mettiamo da parte le parole del Vangelo, prevalgono le nostre parole, i nostri pensieri, i nostri sentimenti che in genere sono pieni di ambiguità. Non dobbiamo confidare in noi stessi, ma affidarci ogni giorno all'amore e alla protezione del Signore.