PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera della Vigilia
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera della Vigilia
sabato 1 aprile


Lettura della Parola di Dio

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Chiunque vive crede in me
non morrà in eterno.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Dal libro del profeta Ezechiele 37,21-28

e di' loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni. Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre. Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre".


 

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Il profeta Ezechiele ha appena narrato la straordinaria visione delle ossa aride che per opera dello Spirito si riconnettono e riprendono vita (17,1-14), come a sottolineare che anche nelle condizioni più drammatiche il Signore può far rinascere una nuova vita. È vero che il popolo allontanandosi dal Signore sperimenta l'amarezza della deportazione e dell'esilio. Ma una volta compreso che senza il Signore resta tra i più piccoli popoli della terra in balia dei popoli potenti, Israele sente il bisogno di tornare al Signore. È ancora una volta il Signore che prende l'iniziativa e interviene per liberare il suo popolo dalla schiavitù: "Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni, fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra" (vv. 21-22). Come si vede con chiarezza, è il Signore stesso che si impegna direttamente per riunificare tutti in un solo popolo, senza più divisioni. Manderà il suo servo Davide a essere l'unica guida, l'unico pastore. Ascoltando queste parole alla vigilia della settimana della passione, non possiamo non vedere nell'unico pastore proprio Gesù che domani accompagneremo mentre entra nella città santa. È lui il pastore che raccoglie le pecore, che le conduce in pascoli verdi e che stabilisce per sempre un'alleanza nuova e perenne tra il Padre dei cieli e il popolo dei discepoli che ha raccolto e continuerà a raccogliere nel corso dei secoli.