Preghiera della sera. Meditazione di mons. Marco Gnavi sul secondo libro dei Re (2Re 2,1-9)
22 Июнь 2022 | продолжительность: 28:25
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Per lungo tempo, fino alla domenica di Pentecoste, ogni nostra preghiera è stata accompagnata dal saluto liturgico ad una sola voce che proclama che Cristo è risorto, veramente è risorto. Ne avremo nostalgia? Sì, ma questa gioia e questa consapevolezza ora sono scese nel nostro cuore, non sono più solo sulla bocca, nel canto, ma nella vita. E per questo chiediamo a noi stessi che quanto abbiamo ricevuto, la speranza che c'è stata donata, sia visibile nel cuore, nell'atteggiamento nel volto, siano cariche di amore le nostre parole. Questo nostro tempo è infatti il tempo che è ripieno dello spirito, non ha niente di ordinario, cioè di ovvio, di prevedibile, se è mosso e se è guidato dallo spirito. Se lo sguardo si apre ai popoli della terra, sappiamo ora più di ieri che a ciascuno di questi popoli devono essere portati la parola e i doni che abbiamo ricevuto. Quante volte Dio offerto ai suoi figli la parola dei Profeti e in quante forme si è manifestata la profezia, in ogni epoca e in ogni tempo, in maniera originale. In questo capitolo secondo del libro dei Re ci viene incontro Eliseo discepolo di Elia ed Elia stesso, profeta pieno di zelo contro i Bal, gli dei muti della fertilità. Eliseo chiede al maestro di ricevere ben due terzi del suo spirito e non chiede poco; è ambizioso, afferma di voler accogliere la sua eredità e di vivere in prima persona la missione accrescendo ciò che gli era stato dato. Fra questi due giganti, Elia ed Eliseo, scopriamo però anche un tessuto di discepoli chiamati i figli dei profeti.
0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio
5:48 Lettura del secondo libro dei Re (2Re 2,1-9)
8:45 Commento sul secondo libro dei Re (2Re 2,1-9)
Dal secondo libro dei Re
(2Re 2,1-9)
Quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. Elia disse a Eliseo: "Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a Betel". Eliseo rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". Scesero a Betel. I figli dei profeti che erano a Betel andarono incontro a Eliseo e gli dissero: "Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?". Ed egli rispose: "Lo so anch'io; tacete!". Elia gli disse: "Eliseo, rimani qui, perché il Signore mi manda a Gerico". Egli rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò"; e andarono a Gerico. I figli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: "Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?". Rispose: "Lo so anch'io; tacete!". Elia gli disse: "Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano". Egli rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". E procedettero insieme.
Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elia prese il suo mantello, l'arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull'asciutto. Appena furono passati, Elia disse a Eliseo: "Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te". Eliseo rispose: "Due terzi del tuo spirito siano in me".
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