Un anno di preghiera online e di solidarietà

È passato un anno dal primo lockdown nazionale. Mesi durante i quali la Comunità di Sant’Egidio ha cercato di rispondere al bisogno espresso dalle persone più fragili e vulnerabili, colpite oltre che dall’emergenza sanitaria da una crisi economica senza precedenti. Un anno in cui è cresciuta in modo preoccupante la povertà, in particolare tra le famiglie monoreddito, gli anziani, le donne sole con figli e i lavoratori precari. Al tempo stesso la Comunità ha registrato, in tutto il paese, anche una crescita significativa della solidarietà, testimoniata dall’aumento dei volontari, in gran parte giovani, che si sono rivolti alla Comunità per aggiungersi a chi già da anni offriva il suo aiuto.

Dal 9 marzo 2020 Sant’Egidio ha distribuito circa 300mila pacchi alimentari in tutta Italia, cioè tre volte in più rispetto all’anno precedente.

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Il 9 marzo 2020, mentre in Italia e in altri paesi si chiudevano le porte per la prima volta, si apriva sul web una finestra sulla preghiera quotidiana con la Comunità. Dalla chiesa di Sant'Egidio prima e dalla Basilica di Santa Maria in Trastevere fino a oggi, abbiamo continuato a pregare per il mondo e con il mondo. La preghiera è tradotta in 14 lingue. Viene trasmessa su questo sito quotidianamente in italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese.  Altre lingue, come tedesco, polacco, nederland, cechewa, kirundi, ungherese, indonesiano e cinese si aggiungono in occasioni particolari. Da ieri, 8 marzo 2021 si è aggiunto anche il russo.

Come seguire la preghiera (sito, social, app, radio)

 

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