Oggi non solo corridoi umanitari, ma corridoi umani: l'arrivo dei profughi siriani dal Libano

La prima richiesta dei bambini siriani: "Vogliamo andare a scuola!"

È atterrato questa mattina presto, l'aereo di linea del corridoio umanitario che ha portato in Italia 40 siriani, che vanno ad aggiungersi agli altri 37 arrivati ieri e si vanno ad aggiungere agli oltre 2600 arrivati dal 2016 con questo progetto che si propone come via sicura e legale per chi fugge dai conflitti più terribili del nostro tempo.

"Non sono solo corridoi umanitari, ma guardando a tanta disumanità nel mondo, li chiamerei 'corridoi umani', dove c'è tanta umanità", così ha dato il benvenuto ai profughi Marco Impagliazzo, presidente di Sant'Egidio. "Vorrei chiedere all'Europa e agli Stati Uniti di aprire nuovi corridoi umanitari perché, non essendoci vie legali per entrare oggi, sono una via. I corridoi umanitari hanno dimostrato di essere un programma che funziona bene".

"In questi due giorni tanti bambini sono venuti. Mi hanno detto che il loro sogno è andare a scuola, perché nei campi dove erano non c'era. Allora, viva la scuola!" ha aggiunto Impagliazzo, rispondendo al coro di bambini che entrati nella sala hanno detto "viva l'Italia! viva la pace!"

Paolo Naso, per la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e la Tavola Valdese ha detto: "i corridoi umanitari stanno funzionando, ne sogniamo uno europeo dalla Libia".

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