Summer School 2020 per aiutare i bambini a recuperare i mesi di scuola perduti

L’emergenza sanitaria ha avuto un forte impatto sulla povertà educativa, si stima che 188 paesi abbiano chiuso le scuole nel periodo di lockdown, misura che ha interessato 1.5 miliardi di studenti. In Italia molti minori, soprattutto nelle periferie, hanno avuto un accesso molto scarso alla scuola online e hanno accumulato ritardi nel loro percorso scolastico. Nel mese di maggio Sant’Egidio ha lanciato un appello al mondo della scuola, ai docenti e agli educatori, proponendo di realizzare attività estive e percorsi di reinserimento scolastico su base volontaria per contrastare il learning-gap generato dall’emergenza sanitaria (link).

Anche se l’anno scolastico è ufficialmente finito, le Scuole della Pace non chiudono, anzi diventano Summer School!

Le Summer School vogliono essere il modo semplice e concreto per colmare la povertà educativa aggravata dall’attuale emergenza sanitaria, in particolare il rischio di dispersione scolastica e abbandono scolastico dei minori più fragili, attraverso misure estive multidimensionali di supporto all’educazione e il sostegno allo studio durante la ripresa delle attività scolastiche in presenza.
In questi giorni stiamo raccogliendo le iscrizioni dei bambini e le adesioni di giovani, educatori, docenti e dirigenti scolastici che ci offrono la loro disponibilità di tempo o anche di spazi. Clicca qui per dare la tua disponibilità.

La Summer School è una iniziativa promossa dai Giovani per la Pace, portata avanti dal 2016, che acquista ancora più valore nell’emergenza attuale.

Le attività saranno realizzate nella seconda metà di giugno e nel mese di luglio nella forma di centri estivi. I bambini saranno riuniti in piccoli gruppi con 1 o 2 operatori per ogni gruppo, garantendo le norme di distanziamento fisico nei diversi spazi utilizzati, all’aperto o in ambienti adeguatamente areati.

I bambini parteciperanno alla Summer School dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16, la giornata sarà scandita da attività didattiche intensive perché occorre fare ogni sforzo perché nessuno resti indietro e diventi uno di quegli alunni “dispersi”, che restano ai margini della società.

Unisciti ai giovani volontari della Comunità di Sant’Egidio, aiutiamo i bambini a recuperare i mesi di scuola perduti.