Meditazione di Andrea Riccardi sulla Parola di Dio: Amos 2,6-15

Dio non è indifferente alla storia dei popoli e il mondo non è condannato al male.

Attraverso le pagine del profeta Amos sul giudizio di Dio dei popoli, Andrea Riccardi conduce una riflessione sull'indifferenza degli uomini che condannano il mondo alla violenza e alla guerra, che impoveriscono e affamano le genti. Le parole di Amos (Am 2,6-15) sembrano richiamare il giudizio finale di Matteo: "tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me" (Mt 25,45).

Si può anche avere paura del bene, ma non il timore di spargere sangue innocente – dice Andrea Riccardi parlando degli aggressori che hanno ucciso Nadia De Munari, volontaria che dedicava la sua vita ai bambini delle baraccopoli del Perù.

Mentre dal Malawi invece giunge una notizia che fa sperare che il mondo è condannato alla violenza e all'ingiustizia. La corte costituzionale del paese africano ha dichiarato illegittima la pena di morte: è un passo decisivo verso l'abolizione della pena capitale.

Come Dio non è indifferente alla storia internazionale, anche le donne e gli uomini possono pregare per le terre colpite dalla guerra e dalla violenza e cercare la pace per i più poveri sui quali si abbatte con più forza il male.

Commento al libro del profeta Amos 2,6-15

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