Sant'Egidio in Germania, a Monaco e a Wurzburg, ricorda la deportazione degli ebrei di 82 anni fa, contro ogni risorgenza di antisemitismo, per dire: Mai più!

Il 20 novembre 1941, 1000 uomini, donne e bambini ebrei furono deportati da Monaco a Kaunas. Lì furono imprigionati e poi  fucilati, compresi 94 bambini; pochi giorni dopo, i cittadini ebrei di Würzburg subirono la stessa sorte.

Sant'Egidio ha commemorato questi tragici eventi per ricordare la crudeltà della Shoah con delle marce che hanno attraversato le vie di Monaco e di Würzburg.

Nonostante il maltempo, quest'anno la partecipazione alle manifestazioni è stata particolarmente numerosa, anche per dimostrare la vicinanza e la solidarietà ai concittadini ebrei in questi tempi difficili, dopo l'attacco terroristico del 7 ottobre scorso, ricordato da diversi oratori. Sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni, delle Chiese e delle comunità ebraiche. Josef Schuster, presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, ha ringraziato la Comunità di Sant'Egidio e i partecipanti per la vicinanza, ed ha espresso la preoccupaizone di molti ebrei per i crescenti focolai di antisemitismo.

Ursula Kalb e Angelika Wagner, della Comunità di Sant'Egidio, ricordando il grande silenzio della maggioranza di allora, hanno chiesto di non esitare ad agire laddove si verificano ingiustizie ed emarginazione, e di contrastare ogni forma di antisemitismo, di xenofobia, di istigazione all’odio. La presenza di molti amici immmigrati del movimento Genti di Pace, tra cui molti musulmani, è stata un'importante testimonianza di solidarietà. Anche i Giovani per la Pace hanno proclamato il loro impegno per la pace.