Una Messa in ricordo di Elisa Cariota

Fu la prima senza fissa dimora a morire per il freddo a Napoli. Da allora le vittime sono state 280

Da oltre vent’anni anni, la Comunità di Sant’Egidio a Napoli ricorda le vittime della povertà e della vita in strada, a partire dalla morte di Elisa Cariota, anziana senza dimora, che viveva nella Stazione Centrale di piazza Garibaldi, morta il 17 febbraio 1997. Da allora, sono più di 280 coloro che hanno preso la vita a Napoli e in Campania.
I loro nomi verranno ricordati nel corso di 5 celebrazioni liturgiche in Campania, che vedranno la partecipazioni di circa mille senza dimora, volontari ed esponenti delle associazioni che operano nel settore. Per ogni nome sarà accesa una candela davanti all’icona di Maria Madre della Misericordia, in ricordo di coloro che sono “caduti” per l’inaccoglienza, segno di una memoria cittadina, che deve restare viva e crescere.
In memoria di Elisa e dei poveri che muoiono per strada a Napoli oggi alle ore 11 nella Basilica dei Santi Severino e Sossio in Largo san Marcellino a Napoli si terrà la celebrazione partenopea, altre messe si svolgeranno ad Aversa, Mergellina, San Giovanni a Teduccio e a Salerno. La Comunità di Sant’Egidio raccoglie l’occasione per esprimere ancora una volta la sua preoccupazione per l’aumento della povertà e per le condizioni di isolamento in cui vivono tanti senza dimora e tante famiglie. Da qui un appello perché vengano aperte nuove strutture di accoglienza diurna e notturna e affinchè ognuno compia gesti di solidarietà verso coloro che vivono per strada.
Dopo la celebrazione liturgica verrà offerto un pranzo ai senza dimora. Si ringraziano: la Fondazione degli Ingegneri della provincia di Napoli, l’Istituto d’istruzione superiore Sannino - De Cillis di Ponticelli, la pasticceria Leopoldo, la pasticceria Scaturchio, la pasticceria Carraturo e il ristorante Amico Bio.