Allarme in Liguria: in dieci anni triplicati i ragazzi in difficoltà

Chiappori (Sant'Egidio): «La crisi condiziona anche gli studi. Aumentano i casi di affitto condiviso per sostenere i costi»

Sono per lo più stranieri ma non mancano gli italiani. L'11,3% dei minori che vivono in Liguria si trovano in condizioni di povertà relativa: il numero è triplicato negli ultimi dieci anni, in linea con il dato nazionale, dove si è partiti dal 3,7% del 2008. A denunciare le condizioni di povertà e disagio dei minori è l'organizzazione Save the Children nel report dal titolo "Atlante dell'Infanzia a rischio", diffuso in occasione della campagna "Illuminiamo il futuro" per il contrasto alla povertà educativa. L'associazione indica che non si tratta solo di povertà economica, ma anche educativa e culturale, tanto che anche in Liguria i ragazzi che abbandonano la scuola sono oltre il 12%, con un incremento dello 0,3% negli ultimi dieci anni. Dal dossier emerge come solo il 15,1% dei bambini abbia accesso ai servizi per la prima infanzia.
A Genova, la Comunità di Sant'Egidio aiuta da anni le famiglie in difficoltà con percorsi studiati appositamente per minori. «Purtroppo negli ultimi anni la situazione è peggiorata – racconta il responsabile, Andrea Chiappori – e non posso che confermare numeri sempre più negativi che riguardano i minori in forte difficoltà. Di recente – sottolinea – proprio a causa dell'aumento della povertà tra le famiglie, per lo più straniere, stiamo registrando un fenomeno in forte aumento che è quello dell'affitto condiviso dove più nuclei famigliari si uniscono per affittare un'abitazione visto che da sole non potrebbero sostenere la spesa: questo - prosegue Chiappori – penalizza soprattutto i minori che si trovano a vivere in spazi inadeguati oltre a dovere fare i conti con scarse risorse economiche a disposizione dei genitori».

Secondo la Comunità di Sant'Egidio una delle prime conseguenze della povertà minorile è «lo scarso rendimento scolastico da parte dei ragazzi. Proprio per questo motivo – chiude Chiappori – oltre a consegnare pacchi di alimenti alle famiglie in difficoltà, decine di nostri volontari sono impegnati sul territorio per aiutare in media tre volte alla settimana centinaia di minori che vengono seguiti nel fare i compiti e in tutto il loro percorso scolastico».
La causa principale che porta centinaia di minori in Liguria a vivere in condizioni di povertà è soprattutto la crisi economica: si tratta quasi sempre di bambini che fanno parte di nuclei famigliari monoreddito dove il più delle volte il capofamiglia è rimasto senza lavoro. «Questi ragazzi –dice Enrico Costa, presidente del Ceis Genova – sono portati più di altri a intraprendere brutte strade. Notiamo che spesso, seppur minorenni, hanno piccoli guai con la giustizia e abbandonano la scuola»


[ Matteo Dell'Antico ]