La telemedicina che dona sorrisi. Dal Malawi all’Italia la storia del piccolo Giniyo

La telemedicina che dona sorrisi. Dal Malawi all’Italia la storia del piccolo Giniyo

Buona sanità
Grazie al teleconsulto con la piattaforma della Ght onlus, dal Malawi il piccolo Giniyo o Eugenio, come lo hanno soprannominato i sanitari di Pisa, ha ricevuto una diagnosi ed è stato operato in Italia. La storia di Giniyo rappresenta il primo caso di corridoio umanitario attivato dalla Ght

Si può usare internet in tanti modi. Quello più bello l’ha trovato la Global health telemedicine Onlus che ha ridato il sorriso a un bambino di nove anni del Malawi, operato in Italia per un raro tumore benigno del viso.

Nata dieci anni fa, l’associazione è uno spin-off del progetto “Dream” della Comunità di Sant’Egidio, mirato al contrasto dell’Aids in Africa. “Con l’aiuto di una manciata di medici volontari e di qualche informatico genialoide – spiega il fondatore, il dottor Michelangelo Bartolo, responsabile dell’unità di Telemedicina dell’ospedale San Giovanni di Roma – abbiamo creato una piattaforma di telemedicina che oggi collega 200 specialisti europei a 39 centri aperti in Africa e non solo, anche in Perù, e Brasile”.

Il funzionamento del servizio a distanza è semplice: dalla postazione fissa, l’operatore inserisce le notizie cliniche sul paziente e gli esami utili per il quesito diagnostico. A quel punto, la richiesta viene smistata automaticamente alla rete di specialisti volontari che esamina i dati e invia la risposta tramite la piattaforma web. “Abbiamo iniziato con la cardiologia – continua Bartolo -, tuttora la più richiesta, ma oggi contiamo 23 specialità mediche, fra le quali malattie infettive, dermatologia e pediatria.

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[ Elisabetta Gramolini ]