La solidarietà nell'era Covid

Tendoni riscaldati e posti in Seminario. Pronto il piano per l'emergenza freddo
Appello della Caritas: «Servono sacchi a pelo». Strutture mobili gestite dalla Croce Rossa nei municipi, il Comune ripensa il Massoero

Emergenza freddo, per la prima volta il Seminario al Righi apre le porte ai senza fissa dimora mettendo a disposizione, a partire dal mese di dicembre, venti posti letto. Una decisione che segue l'accoglienza data, sempre dalla struttura della Curia, ai profughi afghani.
Non è l'unica novità: il Comune sta ripensando il Massoero, al Molo, come spazio non solo per dare un riparo notturno ma anche come luogo di laboratori e iniziative dedicate ai senza fissa dimora. E sempre il Comune, assieme a Croce Rossa Italiana, affiancherà agli spazi di accoglienza anche le tende da collocare, in base alle necessità, nei diversi Municipi.
È ancora un inverno con due grosse emergenze da fronteggiare, per chi è in strada: perché al calo delle temperature si somma, ancora, l'allarme persistente dovuto al Covid 19. A gennaio di quest'anno per il freddo a perdere la vita era stato 

  • Mario

, senza tetto di 40 anni, stroncato in via Volta a Carignano. Per via della pandemia i bisogni sono aumentati - acuendosi, in certi casi - e, al contempo, tutta una serie di aiuti sono andati incontro a limitazioni.
«Dove prima quaranta persone potevano fare una doccia, ora quel servizio, per mantenere le distanze, è ridotto a venti senza fissa dimora alla volta - spiega Maurizio "Momo" Scala della Comunità di 

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 - anche i centri che donavano vestiti ora, sempre per motivi di sicurezza e per le sanificazioni necessarie, vanno a scartamento ridotto».
Il bisogno è sempre più grande: stando ai dati di Auxilium, in città le persone in condizione di grave emarginazione sono duemila. Numeri che il consigliere incaricato alle Politiche sociali 

  • Mario

 Baroni, però, rimodula: «In città parliamo di 180 persone che abitualmente sono presenti e aiutate. In questo numero abbiamo una cinquantina di irriducibili: pensiamo alle undici persone alla Foce o al gruppo presente a Borgo Incrociati».
«Il posto c'è. Certo, il seminario è un po' fuori mano rispetto al Massoero o ad altri spazi utilizzati in passato, ma le porte, per chi avrà bisogno di un posto al caldo, saranno aperte». Don Gianfranco Fully Doragrossa commenta così la novità pronta a entrare in vigore per chi, senza una casa, deve ora affrontare il periodo più duro in strada.
Proprio in questo mese la Caritas diocesana e gli enti di carità promuovono una raccolta di sacchi a pelo, coperte e zaini a favore di quanti non riusciranno a trovare posto nei punti di accoglienza di emergenza: il primo centro di raccolta sarà presso la parrocchia di 

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a Maria Assunta a Sestri Ponente il 20 e 21 novembre dalle 9 alle 12.30. «Quest'anno come Caritas daremo due punti di riferimento per l'accoglienza: allo spazio già attivo in centro storico, in via San Bernardo, si sommano i venti posti al Seminario del Righi – conferma Monica Boccardo, responsabile dello sportello di accoglienza di Caritas Genova e coordinatrice del servizio Emergenza freddo – per via della pandemia non è più possibile fare la turnazione che si poteva mettere in atto prima del Covid 19. Questo, unito all'aumento delle necessità, porta a un quadro complesso. Il Seminario è una struttura grande, ha fino a ses

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a posti letto: già gestirne venti, però, rappresenta una spesa ingente».
Ogni persona che è in strada ha una storia diversa. E c'è anche chi avrebbe bisogno di un`accoglienza pensata in modo particolare: «Dalle cinquanta alle ses

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a persone hanno una fragilità così forte da rifiutare ogni possibile ingresso in posti al chiuso assieme ad altri – sottolinea ancora Boccardo – per loro servirebbe un'accoglienza pensata in modo diverso, senza regole di entrata e uscita». Servono coperte, sacchi a pelo, zaini ma anche volontari per i nuovi posti notturni attivati: «Ogni volontario ha la propria stanza dove dormire. A chi può chiediamo di farsi avanti alla segreteria della Caritas diocesana, c'è grande bisogno».
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 serale e notturno viene fatto quattro giorni, ogni settimana, dalle volontarie e dai volontari della Comunità di 

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: i punti più "monitorati" sono le stazioni di Brignole e Principe, la zona di Piccapietra, Caricamento e la zona dell'Acquario, le parti della città più a levante. «Nelle iniziative con l'Asl a Palazzo San Giorgio almeno ses

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a se non settanta persone del 

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 di strada sono state vaccinate – afferma Scala - le persone che sono in strada già prima della pandemia subivano un distanziamento sociale e con il Covid 19 questa emergenza è diventata ancora più grave. I servizi sono stati rimodulati per via delle regole di sicurezza e anche fra i volontari le persone di età avanzata hanno, loro malgrado, dovuto mettersi in sicurezza. Ci sono i giovani, sì».
Quasi 4 milioni di euro (3.737.735,32 milioni di euro) che, nella logica della coprogettazione, saranno per un 70 per cento a finanziamento comunale e per un 30 per cento a carico dell'associazione temporanea di scopo formata da tutta una serie di realtà che operano nel terzo settore: è il patto di sussidiarietà che è stato firmato nei giorni scorsi.
«Usciamo dalla logica dell'emergenza freddo - riflette il consigliere incaricato alle Politiche sociali del Comune, 

  • Mario

 Baroni - e parliamo di piano inverno. Non vogliamo che ci sia un'emergenza per nessuno, stiamo mettendo in campo tutto il necessario. Il piano inverno è stato inserito con tutta una serie di interventi all'interno del patto di sussidiarietà. Dal ripensamento del Massoero come spazio di accoglienza non solo di notte alle tende riscaldate che, con Croce Rossa e in collaborazione con i Municipi, siamo pronti ad allestire dove si reputerà necessario anche per evitare l'accentramento in pochi punti e mantenere il distanziamento e le misure di sicurezza». 

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[ Silvia Pedemonte ]