Il Papa domenica tra i migranti a Lesbo per avvicinare «una umanità ferita»

Oggi al via il 35simo viaggio apostolico

Da oggi al 6 dicembre Papa Francesco sarà a Cipro e in Grecia per il suo 35esimo viaggio all'estero, ancora nel segno dei migranti, visto che una delle tappe più significative sarà, per la seconda volta, Lesbo.
Alla vigilia della partenza, al termine dell'udienza generale, il Pontefice ha parlato del suo «viaggio alle sorgenti della fede apostolica e della fraternità tra cristiani di varie confessioni». «Avrò anche l'opportunità - ha detto - di avvicinare un'umanità ferita nella carne di tanti migranti in cerca di speranza: mi recherò a Lesbo. Vi chiedo, per favore, di accompagnarmi nella preghiera».
Nell'isola greca, "limbo" dei profughi in eterna attesa, da lui già visitata nell'aprile 2016, il Papa tornerà domenica; forse non ci saranno più i contorni invivibili del campo di Moria, distrutto da un incendio a settembre dell'anno scorso, ma le condizioni nel Centro di identificazione di Mavrovouni rimangono difficili.
Intanto, prende sempre più corpo la possibilità - data peraltro come ufficiale dal governo cipriota - che Francesco da Cipro faccia trasferire in Italia un gruppo di rifugiati, replicando quanto fece proprio a Lesbo cinque anni fa. «La Comunità di 

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 è al lavoro - ha confermato all'agenzia Sir padre Jerzy Kraj, religioso francescano, vicario patriarcale per Cipro -. Il Governo avrebbe parlato di 50 migranti le cui posizioni sarebbero ora al vaglio delle autorità».
Un "ricollocamento" di profughi, che avrebbe, nelle intenzioni del Papa, il significato di un appello a tutta l'Europa ad aprire le porte a chi chiede asilo anziché costruire muri o circondarsi di filo spinato. Altro aspetto al centro del viaggio, i rapporti ecumenici con la Chiesa ortodossa, maggioritaria in entrambi i Paesi, con gli incontri con l'arcivescovo cipriota Chrysostomos II e quello greco leronymos II.