A Ghevio «Puliamo il mondo dai pregiudizi»

E' nel territorio di Ghevio di Meina che, nella mattinata di sabato 27 novembre, Legambiente in collaborazione con il Comune di Meina, la Pro loco, Comunità di Sant'Egidio e la sezione lesiana della Croce rossa hanno organizzato «Puliamo il mondo dai pregiudizi».
L'iniziativa, a latere delle feste dell'albero che sono state portate avanti in diversi comuni del territorio con la donazione di piante ed essenze arboree alle scuole primarie, ha avuto una caratterizzazione in più rispetto alle giornate ecologiche storicamente organizzate da Legambiente, e quel qualcosa in più è stato ben rappresentato e raccontato dalla presenza della Comunità di Sant'Egidio 
a Meina, dove è stata aperta una scuola di italiano per stranieri.
L'evento, che è stata una raccolta di rifiuti abbandonati nell'ambiente, ha fatto leva sulla centralità delle persone proprio nel rispetto dell'ambiente: «Al di là della pulizia fisica delle nostre terre - ha spiegato Caterina Caceres, della comunità di Sant'Egidio 
- dei nostri mari e spiagge, della nostra aria che respiriamo, c'è un altro valore che è tanto più importante ed è quello di creare un ambiente di libertà, uguaglianza e fratellanza, così che insieme possiamo andare avanti e soprattutto lasciare un mondo più pulito e puro in tutti i sensi. Ecco perché per raggiungere questo obiettivo è un compito necessario pulire il nostro mondo dai pregiudizi e in questo caso nei confronti dei migranti, quelle persone diverse, non solo per il loro colore, ma anche per la loro lingua, la loro cultura, i loro costumi e quindi tante altre cose diverse, ma non perché sono diverse, sono peggio o meglio, sono diverse».
«Ma questa è un'ottima opportunità per crescere insieme, in un nuovo mondo globale che è cambiato così velocemente che non eravamo preparati per essere il villaggio globale che siamo oggi. Non posso partire, senza citare la comunità di Sant'Egidio
, che attraverso la Scuola di Lingua Italiana per Stranieri, ha condiviso con noi la conoscenza della lingua, dei costumi, della cultura italiana, nonché la consapevolezza che nell'amicizia, l'incontro tra diversi culture, ogni nostra storia di migranti, sono uno strumento molto prezioso per superare i pregiudizi e quindi ogni giorno per essere persone migliori, per avere empatia per creare un mondo migliore, un mondo trasparente dove possiamo vedere chiaramente che tutti siamo uguali, che siamo fratelli, per creare un mondo in cui si possa respirare aria pura e trasparente e sentirsi tutti una specie, la specie umana».