Dalla Siria a Borgomamero Youssef e Mary festeggiano la prima volta senza guerra

Con i loro due figli sono arrivati grazie ai corridoi umanitari

E' uscita dal suo primo giorno di scuola materna tranquilla e sorridente e a chi le ha chiesto come fosse andata la bimba ha risposto stupita «Tutto bene, perché?». Qui c'è la pace, una casa, la scuola e ora Jennifer festeggia il suo primo Natale senza guerra, in un'abitazione vera e non in un campo profughi.
Per i suoi genitori Mary e Youssef Arakil, cristiani di origine armena, sarà un 25 dicembre di serenità a Borgomanero dove lui lavora come panettiere e lei si occupa dei due figli, Jennifer che frequenta la scuola materna e Sarkis che sta per compiere due ann: «Siamo felici qui in Italia».
Youssef è di Aleppo e Mary di Damasco, dove vivevano prima di fuggire nei campi profughi libanesi dove la Comunità di Sant'
Egidio ha stabilito con loro i primi contatti per arrivare poi a definire il trasferimento in Italia con la collaborazione dell'associazione «Compagni di volo» e di altri amici borgomaneresi.
La famiglia siriana ha potuto entrare in Italia con i «Corridoi umanitari», ingressi controllati e programmati in modo da dare accoglienza e lavoro a chi arriva carico di speranza ma anche di fatica e sofferenza per aver lasciato la casa e vissuto in condizioni di precarietà e pericolo.
Sono arrivati all'inizio del 2021, a Borgomanero. Hanno trascorso a Roma la quarantena e i primi giorni poi si sono trasferiti nel Novarese dove i volontari avevano già predisposto tutto per accoglierli: «Ringraziamo la famiglia di Sant'Egidio
 per averci aiutato a venire in Italia e ci auguriamo possano fare lo stesso con tanti altri».
Nonostante l'aiuto di molti amici, lo sradicamento pesa: «All'inizio è tutto difficile - raccontano -, ma passo dopo passo le cose diventano ogni giorno più facili. Speriamo di incontrare presto le nostre famiglie qui perché non possiamo più tornare nel nostro paese, la Siria. A tutti gli italiani auguriamo di cuore un Buon Natale». 


[ n.c. ]