Le reti di aiuto e le donazioni per gli orfani Avviate le raccolte di fondi per i più fragili

Comunità di Sant'Egidio
«Vogliamo dialogare con gli altri territori per incrociare tutti i bisogni e le disponibilità abitative in campo»

Raccogliere le tante disponibilità abitative che stanno arrivando in questi giorni da parte di famiglie che desiderano rendersi utili ospitando profughi in casa propria, «per creare una vera e propria rete del Triveneto. Una rete all'interno della quale si comunicano le diverse esigenze e possibilità, per organizzare al meglio l'accoglienza sul territorio». Lo afferma Loredana Catalfamo, responsabile della Comunità di Sant'Egidio di Trieste, tra i protagonisti, ieri mattina, di un confronto nella sede di Adesso Trieste in piazza Puecher, insieme a Paolo Parisini di Sant'Egidio Trieste, al giornalista Andrea Sceresini in collegamento dall'Ucraina e altri ospiti.
Tra i vari temi, appunto, quello dell'incrocio delle disponibilità e delle necessità abitative - spiega Catal
famo - nel caso i numeri aumentassero e ve ne fosse la necessità. Ovviamente è un tema da affrontare con cautela, con la mediazione delle associazioni e delle realtà che si occupano di questo sul territorio, perché va garantita sempre la sicurezza delle persone, di chi accoglie ed è accolto, anche dal punto di vista sanitario. E chi ospita persone straniere a casa propria - ricorda - ovviamente deve denunciarlo alla Questura, come da prassi».
Catalfamo spiega che «la Comunità di Sant'Egidio è presente da molti anni anche in Ucraina e in questo momento sta lavorando al massimo per dare il proprio contributo. L'obiettivo è portare la pace, fare in modo che questa guerra terribile finisca il prima possibile. E lo facciamo con parole e azioni concrete, di supporto e aiuto a chi soffre».
Tra le iniziative avvitate in questi giorni, oltre a una raccolta fondi per aiutare la popolazione vittima della guerra (per informazioni su come donare visitare il sito web www.santegidio.org), anche una raccolta per l'invio di aiuti e adozioni a distanza di bambini ucraini. «Ci sono 250 bambini orfani o figli di famiglie poverissime a Kiev che seguiamo da tempo in una rete di case famiglia, e che oggi sono in pericolo e necessitano di grande aiuto - spiega ancora la responsabile della Comunità di Sant'Egidio di Trieste -. Chiunque voglia contribuire può farlo attraverso una donazione».

 


[ E. Col. ]